Faccio anche io una considerazione in merito alla mancata nomina di La Penna, che mi ha lasciato sorpreso ma non deluso. Ritengo che La Penna sia un arbitro solido, forte e sicuramente costante, probabilmente avrebbe ottenuto questa nomina se fosse arrivato alla CAN A un paio di stagioni prima. Secondo la mia lettura la scelta di lasciare Valeri nella liste è volta a tenere il posto occupato per un altro anno, quando sarà lanciato un arbitro più giovane che ad oggi non si ritiene ancora pronto. Non so dire chi possa giocarsi questo posto ma credo che questa non promozione sia un segnale importante da parte dell'AIA che sulla scia delle maggiori federazioni europee pare voglia tentare uno svecchiamento anche in campo internazionale. Credo che da una parte sia una scelta coraggiosa ma dall'altra anche necessaria, probabilmente le prospettive internazionali per La Penna (1983, 38 anni ad Agosto 2021) non sarebbero state a giudizio di Rizzoli quelle di cui ha bisogno la nostra associazione. Bisogna anche ammettere che se ci lamentiamo del lavoro delle ultime commissioni dalla divisione delle CAN, dobbiamo accettare di buon grado i cambiamenti rispetto al passato, un nuovo modo di ragionare è l'unica soluzione per progredire, per andare avanti più veloci. A mio modo di vedere se il ragionamento fosse questo sarebbe assolutamente condivisibile perchè anche noi abbiamo bisogno di lanciare arbitri giovani e freschi quando negli ultimi anni abbiamo sempre proposto arbitri forti ma per ragioni anagrafiche dalle scarse prospettive internazionali (Doveri, Maresca, Irrati). Credo sia inutile nascondere che l'AIA stia cercando una nuova casta di internazionali da lanciare a livello élite: può essere eccessivo lanciare un 1995 ma oramai l'età giusta per la nomina se si vuole fare una seria carriera internazionale si aggira sui 33/35 anni.
Mi sembra che Rizzoli abbia iniziato un difficile lavoro sui più giovani che deve continuare con questa logica per dare il ricambio che la classe arbitrale italiana si merita: in alcuni casi ha già ottenuto ottimi risultati, in altri ancora troppo altalenanti e per alcuni serve un vero cambio di passo. Io penso che per Rizzoli questa scelta sia stata anche sofferta, l'impiego di La Penna mi lascia immaginare che il designatore l'abbia testato e tenuto in ballo fino all'ultimo. In ogni caso mi è parsa una scelta logica e non scellerata, ma adesso il compito del bolognese sarà quello di confermare e aumentare la fiducia a Federico che comunque ha sicuramente ottime prospettive di crescita e non deve perdersi per strada. Se invece il mio ragionamento fosse totalmente fuori strada e si scegliesse di nominare Federico l'anno prossimo, allora la decisione di oggi sarebbe sicuramente scellerata.