Oggi nella moviola della GdS di Roma-Milan, Edoardo Lusena sdogana il giallo di Guida a Fazio dicendo "giusto il rigore, come il giallo a Fazio che applaude beffardo l'arbitro".
Chi conosce il regolamento ben sa che sarebbe dovuto uscire un cartellino di un altro colore, chi non lo conosce ritiene congruo il provvedimento assunto da Guida. Lo ritiene congruo forse anche per colpa degli arbitri (non tutti fortunatamente) che accettano, come ha fatto Guida, di essere trattati in questo modo. Tanto per fare un nome a caso, il signor Fazio non si sarebbe permesso questo lusso se al posto di Guida ci fosse stato Orsato. Poi vallo a spiegare ad un Fazio qualunque in terza categoria che viene espulso per lo stesso gesto cha l'arbitro ha agito secondo regolamento.
E' ovvio che domenica prossima nessun giornalista rivolgerà al nostro collega che andrà a 90° minuto una domanda a questo proposito, e vengo al dunque. Secondo voi non sarebbe giusto spiegare che Guida ha sbagliato e affermare una volta per tutte che questi comportamenti devono essere sanzionati con il provvedimento di espulsione?
In un solo colpo faremo autocritica, daremo forza a tutta la classe arbitrale, soprattutto a chi arbitra in contesti inferiori, e lanceremo un chiaro messaggio al mondo del calcio professionistico che si aspetta tolleranza su queste situazioni.
Mi è piaciuto tantissimo Orsato ieri a 90° minuto ma temo che se lasciamo il pallino in mano al giornalista di turno pian piano si corre il rischio di essere strumentalizzati. Se vogliamo divulgare la cultura del regolamento dovremmo essere anche noi a prendere l'iniziativa ponendo l'accento su episodi simili. E se qualcuno non fosse convinto della gravità di un gesto simile basterebbe chiedergli di immaginarsi lo stesso episodio a parti invertite.
Se vogliamo essere rispettati non possiamo sdoganare questi atteggiamenti, a chi ha visto la partita non può essere sfuggito che dopo quel giallo i calciatori della Roma si sono sentiti legittimati a reiterare nei confronti dell'arbitro plateali gesti di dissenso.