peppafiest ha scritto:innanzitutto l'aia dovrebbe distribuire tutto e dico tutto il materiale necessario all'arbitraggio, dal cronometro alla borsa alle scarpette taccuino e fischietto
Ora non esageriamo. Certe sezioni regalano ai nuovi taccuino e fischietto, un tempo mi pare di ricordare venisse erogato un contributo per le scarpe, ma adesso non si può pretendere tanto. Considera che buona parte dei giovani arbitri si dimette entro il primo anno di attività, ed è questo che va combattuto.
Se ci sta sulle balle il dover pagare un fischietto o un taccuino, su, non siamo tanto seri. Per le scarpe, io devo girare dieci negozi per trovare un paio che mi stia comodo, non si può pretendere che venga fornito un modello "comunitario" che vada bene a tutti.
peppafiest ha scritto:poi dovrebbe fare in modo che le società professionistiche siano obbligate a riservare un buon numero di accrediti per l'igresso stadio (non come succede a napoli, che senza alcuna cortesia e rispetto ci sbattono in tribuna laterale dove al massimo si vede la bandierina)
Hai ragionissima sul fatto che bisognerebbe garantire un congruo numero di accrediti... ma una tribuna laterale non mi sembra così malvagia. Se poi lo stadio è costruito in maniera che non si vede una mazza, non è colpa dell'AIA né della società: considera che c'è gente che paga per vedere la partita dallo stesso posto. Comunque è ovvio che per un giovane arbitro la prospettiva di vedere la partita gratis sia fondamentale, e non bisognerebbe certo complicarla così... specie in quegli stadi dove a dir tanto si raggiunge il 20% della capienza massima, ma le società si ostinano a limitare il numero degli accrediti.
Sulla scarsità di arbitri, mi permetto di dire che le locandine purtroppo non bastano: come ha detto Andrea la figura dell'arbitro non gode più del prestigio che un tempo le veniva riconosciuto, anzi è costantemente bersagliata... bisognerebbe fare una promozione più "diretta", dare modo ai giovani arbitri di entrare nelle scuole a parlare della loro esperienza, coinvolgerli in prima persona nelle lezioni del corso arbitri... un ragazzo ha bisogno di essere messo da subito a suo agio per appassionarsi a un'attività... purtroppo non è facile pretendere che la gente si assuma simili impegni.