Collina: "L'arbitro moderno è un atleta completo"

[arbitro87]

dal sito della nostra associazione aia-figc.it

Il designatore della CAN A-B, Pierluigi Collina, in occasione della giornata nel quadro del Top Executive Programme (TEP) Uefa, che si svolgerà a Roma domani e venerdì parlando ai giornalisti ha voluto ricordare come il Centro Tecnico di Coverciano è la casa degli arbitri, dove si riuniscono 24 volte durante la stagione sportiva oltre al raduno estivo di preparazione che si tiene a Sportilia. “Con questi impegni e con il lavoro specifico stiamo cercando di introdurre concetti forti poichè crediamo che gli arbitri siano atleti e che l'arbitraggio sia una disciplina che richiede una preparazione specifica e adeguata”. Questo cammino e' perfettamente in linea con la filosofia propria del Top Executive Program, infatti già da qualche tempo partecipano agli stage AIA anche arbitri provenienti da altre federazioni. Lo scorso anno tra gli altri da Malta, Montenegro, Russia, e contiamo che possa proseguire in futuro, come avvenuto anche in agosto con ben 12 arbitri internazionali ospiti durante il raduno a Sportilia. “L'arbitraggio e' un punto chiave nella struttura del calcio. La UEFA ritiene sia importante investire negli arbitri, non solo nel vertice, ma anche alla base". Collina è poi entrato più nello specifico della preparazione atletica con l’analisi delle novità introdotte nel corso delle ultime due stagioni, un progetto che contempla una preparazione fisica mirata con relativo controllo dei parametri attraverso i cardiofrequenzimetri che tutti gli arbitri ed assistenti arbitrali della CAN A-B utilizzano regolarmente, sedute di allenamento differenziate in funzione del ruolo e dell’impiego in gara.
Un commento è stato poi rilasciato a margine dell’esperimento relativo ai due arbitri di linea schierati dietro le porte, condotto di recente in Slovenia e che ha visto coinvolti cinque arbitri italiani, Collina ha espresso una valutazione positiva. ''E' stato un grande onore per i nostri arbitri, penso però che sia più importante ascoltare i commenti dagli arbitri che lo hanno testato, peraltro positivi. Questa soluzione – prosegue Collina - sembra fornire il pieno controllo su ciò che accade in campo. Se il prossimo test a Cipro sarà positivo, ritengo che dovremmo elevarne il livello su uno standard superiore. La cosa più importante e' che rimanga centrale la figura dell'arbitro".