Elezione Presidente AIA 2023

[Observer]

Descrivi Zappi come una persona di grandissimo cuore e di integerrima tempra.

Non ho mai avuto occasione di conoscerlo, ma ci ho lavorato assieme per interposte persone. Per quel che so, so che è persona che mantiene sempre la parola data.

Altro non so aggiungere.

comunque grazie per questo intervento, lo trovo il più bello, e il più accalorato, e il più sincero di tutti fino ad ora.

[bracco75]

Antonio Zappi è l'unico del CN uscente che avrebbe avuto buone ragioni per esserne deluso. Persona preparata, perbene e molto umana. Poche come lui nell'AIA.

[marblearch]

Mi ha incuriosito un passaggio scritto da Marberch e allora ieri ho ascoltato quasi tutta l’assemblea in differita. Molta fuffa generale, a me Zaroli non piace molto e trovo Pacifici un presidente grigio. I nuovi ingressi non mi sembrano fulmini di guerra. La Senesi era offesa ma mi piace la sua personalità, Archinà non è pervenuto e Marconi invece mi assomiglia sempre ad un amico agricoltore della bassa padovana. Essendo veneto ho ascoltato Zappi con grande attenzione perché mi interessava anche personalmente. Conosco bene Antonio, è l’unico che ha affrontato l’amarezza per quello che è successo a dicembre, è probabilmente tra i pochi del Comitato che aveva idee diverse su come affrontare la disgrazia associativa capitata e che ha la competenza anche professionale per trovare soluzioni per prevedere anche futuri controlli.
Non sono sorpreso dalla sua durezza ma se la deve prendere soprattutto con sé stesso. Forse non si aspettava sgambetti da persone a cui aveva teso una mano, come Marberch ha ben segnalato.
Ma lui è così, è questo il suo grande pregio ed il suo per me grave difetto.
Quando Trentalange e Baglioni si inventarono Gava alla Can che gli era sempre stato contro, e probabilmente lui invece avrebbe proposto Tommasi o qualche altro, ai presidenti veneti Zappi disse che comunque Gava per quel livello nazionale era il migliore organo tecnico possibile che il Veneto avesse pur di difendere il suo Comitato Nazionale. Incassò così tante critiche soprattutto dagli amici che dopo una settimana venne pure ricoverato in ospedale, ma non ha mai cambiato di una virgola la sua posizione continuando a dire che Gava era comunque un dirigente capace e che era comunque da ritenere il completamento della presenza veneta in ogni organo tecnico nazionale.
Alcuni suoi ex amici delusi l’hanno spernacchiato per settimane e non gliel’hanno ancora perdonato.
Mai e poi mai Trentalange e Baglioni avrebbero nominato Cra Stevanato, lui invece sì, perché Giovanni era il tecnico migliore, non certamente un fedelissimo alla loro causa ma era il migliore disponibile e Antonio ha proposto Giovanni e non suoi amici più stretti, come invece è stato fatto invece in altre parti d’Italia.
Quando Tommasi venne rimosso dagli Scambi per un diktat dei piani alti del Comitato Nazionale, Zappi si impegnò a trovargli comunque un ruolo a livello nazionale ed anche un paracadute economico. Pure i sassi in Veneto questo lo sanno, ma Zappi non lo ha mai detto a nessuno.
In tanti peraltro forse hanno dimenticato che Tommasi è stato per anni il fedele Cra di Nicchi e poi capo della Cai sempre con Nicchi e al fianco di Perinello.
Ma Zappi di questo se ne è sempre fregato ed ha sempre sostenuto che la sua qualità tecnica andava difesa.
In questa Associazione incredibile pagherà anche questo, ha fatto incazzare tutti i suoi amici che volevano passare all’incasso e silurare Tommasi e poi ha incassato pure la sua irriconoscenza, anche se si dice che Dino dopo aver valutato la candidatura con Messina abbia fatto tempestivamente mea culpa.
Al Cra Veneto c’era un vicepresidente della
Sezione di Venezia che nel 2021 gli aveva fatto campagna elettorale contro e lui che fa? Lo conferma vice presidente e l’anno dopo, avendo finito gli anni di permanenza al Cra, lo promuove alla Can D perché disse che chi era stato 10 anni al Cra era l’investimento migliore per andare a ritrovare nella crescita i ragazzi che aveva formato e promosso. Risultato ? Il presidente della sezione di Venezia si è messo subito a capofila del malcontento post D’Onofrio insieme a quello di Bassano. Un capolavoro.
Della sezione di Verona ha fatto nominare un numero di dirigenti più di quanti ne abbiano alcune intere regioni, compreso la nomina di un dirigente benemerito che, come sempre in questi casi, ha poi generato i malumori di altre sezioni venete che ritenevano di avere parrucconi altrettanto meritevoli. Risultato ? Insieme a Messina gli si stava per candidare contro anche un veronese, un suo amico componente del Cra, di cui lui parlava sempre benissimo ad ogni passo e che sarebbe stato il prevedibile prossimo Cra in quanto gradito pure a Trentalange. Un altro capolavoro.
A me Zappi per non avermi dato retta per questi e altri motivi ha fatto spesso incazzare in questi due anni tante volte, ma se l’Aia avesse più dirigenti così capaci e meno amanti di porcherie e manfrine, forse avremmo meno problemi e invece ecco che chi agisce correttamente rischia sempre pugnalate.
Io glielo avevo detto di puntare solo su quella metà della regione che si farebbe fatta ammazzare per lui. Gli avevo detto che è un dirigente troppo serio ed onesto ma che gli altri lo avrebbero trattato da bischero e lui invece mi rispose che per fare il bene della sua regione e dell’Aia era disposto a rischiare di passare anche per coglione.
Ieri gli hanno dedicato oltre 10 schede bianche firmate Veneto. Alleluia. Ma almeno gliele ha dette quattro. Bravo Zappi ma ora ascolta di più gli amici dei nemici

Ahahah.....mi hai fatto morire con quel "un amico agricoltore della bassa padovana"...( non ci avevo mai pensato, anche perché la bassa padovana non la conosco...ahaha)
Conosci molto bene le storie della Regione Serenissima che, come tu ben sai , è sempre stata una spina nel fianco dei Dirigenti veneti...prima dell'avvocato veneziano (quante gliene hanno fatte passare...povero Perinello) e poi in tempi recenti di Antonio Z.
Credo che mai si potrà fare in Veneto, quel che il Presidente lombardo ha fatto Domenica..."a nome della intera Regione"; in Veneto è sempre un 50 e 50 e non ho mai capito il perché. Ed è un peccato perché una Regione così grande ed importante del Nord dovrebbe fungere da stabilizzatore, non da destabilizzatore del Sistema. Ho cari amici che lì vivono e la tua ricostruzione degli eventi degli ultimi due anni è reale. Non credo che Antonio Z. pagherà alcunché per la sua voglia di "inclusione" ( termine da lui usato in Assemblea) , ma credo che il 30 giugno farà valutazioni a 360°, con qualche cicatrice in più. Ma ci sta, quel ruolo è impegnativo per le responsabilità che si assumono nei confronti degli associati e per la capacità di "gestione" dell'"apparato". Ma la vivacità appassionata dell'intervento di Domenica, ci ha dato la misura di un Dirigente ulteriormente maturato.

[Observer]

Non conosco le vicissitudini del Veneto, che è una Regione che mi è lontanissima. Però posso dire una cosa a cui credo molto: nonostante tutte le cicatrici, e nonostante tutte le delusioni, la strada dell'inclusione è l'unica possibile per tentare di pacificare questa Associazione.

Perché altrimenti, non ne usciamo.

Poi quando rimani deluso ti incavoli e ci rimani male, perché avevi riposto una fiducia in una persona a cui avevi affidato un messaggio, o un ramoscello di ulivo per usare una metafora cara ad Alfredo ... e questo gesto è rimasto lettera morta.

Ma non ci sono alternative, non ci sono altre strade. Includere, è l'unico modo per tentare di ricostruire un tessuto sociale associativo unitario.

E ricordo sempre il Cristo del'Altar Maggiore che diceva a Don Camillo che si lamentava del comportamento dei "compagni": se alla violenza, rispondi con la violenza ... chi spezzerà mai questa catena?

[cammello]

Esatto...ricordiamoci tutti dei 3000 procedimenti aperti da Rambo nel silenzio dei portatori di ramoscello d'ulivo. Ricordiamoci di chi disse "sarò il prsidente di tutti" (mi preoccupa sia stata ripetuta questa frase) ed il 1° Luglio fece partire le note ispezioni in una sezione. Davvero mi auguro che Carlo (come amate chiamarlo) sappia spezzare questa catena

[napisan]

Continuo, lo faccio per essere chiari dai tempi di MN, a non comprendere davvero il valore aggiunto che avrebbe una porzione di territorio votante tutta in modo omogeneo/bulgaro...
Zappi mi piace, è appassionato e preparato, invece trovo che dopo tutto quello che è successo (tutto...) sarebbe stato decisamente più auspicabile un atteggiamento più moderato invece che ingiustamente rancoroso, verso coloro che sono rimasti delusi da una lunga serie di situazioni emerse, ma ogni botte dà il vino che ha...

P.S. permettetemi una battuta sulle campagne elettorali in genere... se in due anni è stato fatto l'80% del programma, significa che da qui all'anno prossimo ne avranno fatto il 120%, mica poco!

[rospilio]

Antonio Zappi è l'unico del CN uscente che avrebbe avuto buone ragioni per esserne deluso. Persona preparata, perbene e molto umana. Poche come lui nell'AIA.

Senza esagerare con inutili santificazioni porto però anche io il mio contributo, non essendo mistero peraltro che io sia un suo tifoso da sempre.
A chi in una festa sezionale, scherzando ma non troppo, gli fece notare che in quel clima di confusione aveva tutto per essere lui il possibile candidato presidente e che avrebbe potuto cercare l’accordo con la Campania ma lui tagliò subito il discorso dicendo che a volte la storia ti impone di candidarti alla presidenza, altre volte di saper portare il secchio dell’immondizia e che stavolta ci toccava il secchio. Perché Pacifici era il migliore e più autorevole candidato possibile di un gruppo che non avrebbe mai spaccato e a cui era comunque riconoscente e perché altrimenti Zaroli già con tre mandati da componente sarebbe rimasto fuori gioco se non avesse fatto il vice.
Ridendo aggiunse che sarebbe stato ricordato nella storia dell’Aia per essersi candidato quando era meglio portare il secchio e viceversa.
Grande senso dell’ironia, intelligenza e per me il grande rammarico che non accadrà mai più quello che doveva accadere già nel 2016. Ma Zappi rimane un numero uno e rimane anche nel Comitato e questa per me è comunque una grande soddisfazione

-- mar apr 18, 2023 9:14 am --

Antonio Zappi è l'unico del CN uscente che avrebbe avuto buone ragioni per esserne deluso. Persona preparata, perbene e molto umana. Poche come lui nell'AIA.

Senza esagerare con inutili santificazioni porto però anche io il mio contributo, non essendo mistero peraltro che io sia un suo tifoso da sempre.
A chi in una festa sezionale, scherzando ma non troppo, gli fece notare che in quel clima di confusione aveva tutto per essere lui il possibile candidato presidente e che avrebbe potuto cercare l’accordo con la Campania ma lui tagliò subito il discorso dicendo che a volte la storia ti impone di candidarti alla presidenza, altre volte di saper portare il secchio dell’immondizia e che stavolta ci toccava il secchio. Perché Pacifici era il migliore e più autorevole candidato possibile di un gruppo che non avrebbe mai spaccato e a cui era comunque riconoscente e perché altrimenti Zaroli già con tre mandati da componente sarebbe rimasto fuori gioco se non avesse fatto il vice.
Ridendo aggiunse che sarebbe stato ricordato nella storia dell’Aia per essersi candidato quando era meglio portare il secchio e viceversa.
Grande senso dell’ironia, intelligenza e per me il grande rammarico che non accadrà mai più quello che doveva accadere già nel 2016. Ma Zappi rimane un numero uno e rimane anche nel Comitato e questa per me è comunque una grande soddisfazione

[marblearch]

Esatto...ricordiamoci tutti dei 3000 procedimenti aperti da Rambo nel silenzio dei portatori di ramoscello d'ulivo. Ricordiamoci di chi disse "sarò il prsidente di tutti" (mi preoccupa sia stata ripetuta questa frase) ed il 1° Luglio fece partire le note ispezioni in una sezione. Davvero mi auguro che Carlo (come amate chiamarlo) sappia spezzare questa catena

Nessuno vuole aprire procedimenti (comunque Camello, riferirsi a 3000 provvedimenti come fossero vendette, mi pare una lettura "pro domo tua").
C' è da fare una seria valutazione su qualcuno per ruoli apicali e di vertice che, oltre che essere tecnici, sono anche fiduciari.
Un vecchio Componente del Comitato Nazionale diceva sempre: "non si fanno prigionieri", che mi sembra un battuta oltre che stupida, di pessimo gusto.
L' AIA non deve avere guerre, pertanto nemmeno prigionieri.
La costruzione dello spoil system è peraltro pratica che ha un senso, perché non ci sono "divinità" insostituibili. Si possono trovare figure tecniche di valore a 360° in AIA.

[OldRef]

...Mai e poi mai Trentalange e Baglioni avrebbero nominato Cra Stevanato, lui invece sì, perché Giovanni era il tecnico migliore, non certamente un fedelissimo alla loro causa ma era il migliore disponibile e Antonio ha proposto Giovanni e non suoi amici più stretti, come invece è stato fatto invece in altre parti d’Italia...

OK il Veneto, ma dell’Emilia non vogliamo parlare ? Una regione fortemente penalizzata da MN, fino ad allora dal CRA uscivano Arbitri preparati, senza scomodare il passato dei vari Rizzoli / Collina pensiamo ai 5 su 50 CAN del presente (Aureliano, Rapuano, Fabbri, Piccinini, Prontera, l’ultimo uscito dal CRA nel 2009/2010), sono tutti “pre-Zuccolini” (l’amico di MN/Iori messo improvvisamente al CRA al posto di Gregori dalla sera alla mattina a Luglio 2013), ed i risultati si vedono, da allora sono usciti dalla regione in tanti ma se non vado errato solo 3 su 93 sono in serie C (più un 4°oggi di parma, ma cresciuto in altra regione) … e poi qui sul forum c’e’ chi mi sfotte perché critico il vertice da MN in poi … comunque in regione il dissenso è forte e motivato, non a caso diverse bianche vengono da qui, e non a caso nessun emiliano è intervenuto in Assemblea per interventi "a nome della regione" come fatto da altri.

[frank84]

Buongiorno, la butto lì: quante sono le possibilità che entro fine estate vi sia un adeguamento dei rimborsi?