Daniele Orsato verso l'ultima stagione

[BlueLord]

Daniele Orsato in vena di interviste o catalizzatore di giornalisti, oggi per lui un'altra intervista sulla Gazzetta, dal ritiro di Cascia.

«IO, DA ELETTRICISTA A DESIGNATORE? IMPARO DA ROCCHI MA PRIMA EURO 24»

INVIATO A CASCIA (PERUGIA) ,DI MATTEO DALLA VITE

È vero che diventerò designatore quando smetterò? Mi piacerebbe stare ancora coi più giovani, sono a disposizione del nostro presidente e ora sto cercando di imparare da Rocchi. Si vedrà… adesso penso ad arbitrare. Perché ho sempre quella passione di quando sognavo di fare, e facevo, l’elettricista…». Pausa. «E lo sa? L’elettricista lo faccio ancora. Dopo le partite, scarico le tensioni». Ecco Daniele Orsato, anni 47, sveltezza e ironia, la possibilità di arbitrare fino al 2026 (teoricamente), il “capitano” che a fine raduno si rivolge ad arbitri/assistenti dicendo «se posso imparare io che sono il più vecchio allora potete farlo anche voi», ricevendo un’ovazione.

Per tutti Orsato è il migliore. Per lei?

«Macché migliore. Sono contento del discreto Mondiale che ho fatto, ora assieme a Massa, Mariani e altri punto all’Europeo 2024 e non mi stanco mai di dare concretezza a un insegnamento che mi ha dato proprio Rocchi: “Guarda anche le gare dei più giovani, c’è sempre da imparare”. È vero. E poi i giovani corrono. E finché tengo il ritmo, va bene. Al Mondiale avevo colleghi classe ’85, ’86: io che sono un ’75 devo stare al passo, capisce? Ma una cosa i giovani devono capire: di assorbire ogni istante, imparare. E di non perdere mai la passione: io mi sento la stessa di quando sognavo di diventare proprio un elettricista».

Da elettricista a primo arbitro di oggi: pareva impossibile.

«Un giorno di molti anni fa resto affascinato dall’idea di un mio amico, torno a casa e dico ai miei: “Fra 16 anni arbitrerò in A”. Quando venni inserito da Casarin nella Can, mio fratello tirò fuori un biglietto fatto in segreto il giorno della mia profezia e lasciato in un cassetto. C’era scritto: “La cazzata del giorno, arbitrerò in A fra 16 anni”. Beh...».

Cosa significa arbitrare alla… Orsato?

«Lo si dice adesso che sono più vecchio… Da giovane guardavo Braschi, Morganti, Farina, anche Rocchi, amico col quale siamo stati compagni di trasferte: per me significa farsi accettare anche quando sbagli. Farina me lo diceva sempre. Il mio primo grande errore fu in Samp-Atalanta, diedi un rigore e invece la palla prese lo stomaco. Me ne accorsi dopo ma lì difesi la mia scelta. Cerco di essere il più umile e deciso possibile, non sopporto le proteste sguaiate. Provo ad essere accettato col rispetto, tratto tutti alla stessa maniera. Porto sempre ad esempio Zanetti. Inter-Samp i nerazzurri protestavano, lui venne da me: “Non ti preoccupare, vai avanti”».

Sinisa Mihajlovic diceva: Orsato, il numero uno.

«Grande. Lui era diverso, particolare, diretto. Sinisa era uno, ce ne fossero come lui: mi diceva che gli piacevo perché trattavo tutti alla stessa maniera».

Ha più rivisto Modric?

«In Chelsea-Real. Ci siamo dati uno sguardo, detti due parole, stretta di mano e via. Robe di campo, giusto vada così».

Il suo primo cartellino giallo?

«Ne ricordo uno a Paolo Maldini. Milan-Siena. Lui protestò, poi venne da me Vergassola e disse: “Ma sei un ragazzino e a San Siro hai avuto il coraggio di ammonire Maldini. Grande”. Avevo 33 anni credo, ci misi mezz’ora per guardare il terzo anello. Trattavo già tutti alla stessa maniera».

L’insulto più pesante?

«Sei scarso è il peggiore per ogni arbitro».

Il più ridicolo?

«Ah, tanti. Uno una volta mi disse “Hai più corna di un cesto di lumache”». Sorride.

I calciatori non in carriera dovrebbero provare l’arbitraggio?

«Prendete Marchiniak: ha giocato nella B polacca credo, ha un passo diverso. Le dico: mi piacerebbe che anche solo una volta un giocatore si mettesse a dirigere una partita di A. Lo farei provare a quelli che protestano: non si potrà mai capire un arbitro fino a quando non lo si fa».

Si dice: Orsato detesta andare al Var.

«Il Var è diventato importantissimo. E comunque non è vero: se la ricerca della perfezione e della precisione tecnica è giusta, allora al Var ci vai poco».

I var giovani non si azzardano a richiamarla al video. Vero?

«Ma dai…».

Maria Sole è la prima donna arbitro. Ne verranno altre?

«Sì. L’importante è capire che è una di noi. E che se fischia un fallo è l’arbitro che giudica».

Che annata sarà la prossima?

«Avremo tempi di recupero più alti anche in base alle esultanze. Cosa dico ai giovani? L’intervento tecnico è l’unico segreto, più si è puntuali e giusti meglio si è».

Intemperanze da panchina?

«Mi capita spesso di salutare a fine gara i tecnici e gli dico di avere pazienza così come fanno loro coi giovani calciatori».

Due cose per chiudere: il giocatore più difficile?

«De Rossi, preciso. Sapeva il regolamento alla perfezione. Ci sono ex che rivedo ai raduni-Uefa. Seedorf, Cambiasso, Zanetti: altri livelli, mai stati maleducati».

Il suo tifo per il Vicenza?

«Negli anni mi appassionai del Vicenza di Paolo Rossi. Paolo mi regalò la sua maglia con dedica. Qui si va oltre, ben oltre…».

[OldRef]

Leggendo l'articolo mi è tornato in mente, in positivo, il Rizzoli di 6 anni fa, quando, seppure già confermato come internazionale, rinunciò ad un anno di attività al top sul campo per fare il designatore risolvendo i problemi legati alle diatribe Nicchi/Messina, spero che fra un anno anche il buon Nicola possa essere d'aiuto nel rifondare una Associazione che va rifondata.

[quagliabella]

leggere di De Rossi che conosce perfettamente il regolamento mi ha fatto sorridere... perchè ricordo benissimo che in una partita della Roma (mi pare con l'Inter) De Rossi si alzò il pallone e lo passò con la testa al proprio portiere, senza che Orsato proferisse fischio (e cartellino giallo). Ricordo ancora il buon Fabio Caressa, che può piacere o no ma le regole le sa, gridare subito " ma non si può!!". dimenticavo, qualche domenica dopo capitò un episodio uguale a Tagliavento, solo che lui concesse il fallo indirettoe l'ammonizione conseguente

[Americo]

Mi sembra di aver inteso che Orsato si proporrà come designatore ad un Rocchi Presidente Aia . Ho capito bene ?
È davvero un bel progetto, facile facile, che renderà omaggio alle loro competenze.
Peccato che in politica non funziona così e si troveranno con un pugno di mosche perché tutti i dirigenti, locali e nazionali, che sudano da anni, non resteranno a guardare inermi .
E sia chiaro : i tecnici non portano un voto .
Come è sempre stato anche in Puglia !

[bw90]

Mi sembra di aver inteso che Orsato si proporrà come designatore ad un Rocchi Presidente Aia . Ho capito bene ?
È davvero un bel progetto, facile facile, che renderà omaggio alle loro competenze.
Peccato che in politica non funziona così e si troveranno con un pugno di mosche perché tutti i dirigenti, locali e nazionali, che sudano da anni, non resteranno a guardare inermi .
E sia chiaro : i tecnici non portano un voto .
Come è sempre stato anche in Puglia !

Cioè quindi se ci fosse, ad esempio, una sfida Rocchi - Pacifici vincerebbe a mani basse il secondo? Per favore…..

[mercarte]

Orsato in campo non deve dimostrare più nulla a nessuno: è un mostro sacro dell'arbitraggio.
Orsato come designatore deve ancora dimostrare tutto. Catapultarlo in serie A sarebbe un grande errore.

[ATAF]

Se guardate l'intervista fatta a Rizzoli, disponibile sul suo profilo Instagram, alla domanda come vede il suo futuro...Nicola ha risposto che lo vede sempre di più all estero.

[luponero]

Parliamo dello stesso Rocchi che deve già fronteggiare diverse spaccature alla CAN e che sta lì perché voluto e scelto da Gravina? Per gestire politicamente l’AIA servono grandi dirigenti e non esiste l’equivalenza grande tecnico arbitrale = grande dirigente nazionale.

La partita per la prossima presidenza è solo agli albori e ci saranno ancora molte sorprese.

[OldRef]

Se guardate l'intervista fatta a Rizzoli, disponibile sul suo profilo Instagram, alla domanda come vede il suo futuro...Nicola ha risposto che lo vede sempre di più all estero.

Link intervista: https://video.sky.it/sport/calcio/altro ... deo-855222

[emiro1965]

Ecco il motivo per cui la CONCACAF corre velocissima.

Provo della sana invidia.