Salt ha scritto:Il problema di fondo è che in questa fase le società hanno perso fiducia negli arbitri complice una difformità totale di molte decisioni e di un Var che è stato imbarazzante. Ora tutti attaccano, non è solo Mourinho: è stato Gasperini mercoledì, sempre Pioli mercoledì, prima Motta, il turno scorso il Verona e l'Empoli (per nulla), la Salernitana. In sostanza quando è cosi non è solamente un problema di una squadra o un allenatore: è diminuita la fiducia e la colpa è anche della squadra arbitrale e soprattutto del Var, usato in maniera disastrosa. Questo non vuole in nessun modo giustificare quanto visto nelle ultime partite ma è evidente un malessere generale: e ogni tanto bisogna fare un mea culpa come ha fatto Gervasoni domenica sera e non dire che il bilancio è positivo come ha detto oggi Pacifici.
Posto che apprezzo quanto detto da Rocchi in vena sfogatoria, e sono il primo ad auspicare reali applicazioni delle intenzioni con un taglio netto sul passato, non posso fare altro che concordare con te su Pacifici: quel che ha detto non si può francamente ammettere oggi come oggi, e contribuisce ad alimentare benzina sul fuoco da parte dei tifosi.
Ora, non si chiede di dire che si stia facendo un fallimento perché questo non è: vanno riconosciuti tuttavia gli errori e si può dire non è un momento facile, non stiamo facendo bene, commettiamo errori, ecc.
Ma purtroppo una delle caratteristiche in negativo di questa associazione, come avevo scritto spesso anche in passato, è non riuscire a cambiare le proprie relazioni ed aperture nei confronti degli altri. Non c'è nessuna vergogna a non poter dire, per una volta: "no, non va bene, non siamo soddisfatti". E basta, magari aggiungendo di lavorare per il futuro. Dire invece il bilancio è positivo, va bene, sono parole da cattedra, ormai dai tempi della preistoria, col discorso dei giovani in maturazione ecc.. Cosa questa che è vera, ma ci saranno sempre giovani in maturazione e appare un discorso eterno. Alla fine una assunzione di responsabilità ci vuole, renderebbe agli occhi degli esterni l'AIA più umana, invece questo auto lodarsi, sempre, a prescindere, non ha senso. Discorso che ripeto, non applico tanto alla commissione, che alla fine ha ammesso i suoi errori, ma alle dirigenze AIA, che da tempi ormai lunghissimi, puntualmente ripetono sempre le stesse storie.