Dispiaciuti di dover tornare a parlare di un episodio intollerabile come gli atti di discriminazione razziale, il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi e il Commissario CAN A-B Pierluigi Collina ribadiscono quanto stabilito dalle norme attualmente vigenti in tema di sospensione di una gara, potere che in nessun modo è attribuito all’arbitro.
In base al disposto dell’art. 62, comma 6 delle NOIF, così come modificato dal Consiglio Federale lo scorso 5 maggio 2009, è il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, incaricato dal Ministero dell’Interno, che in presenza di cori razzisti o altre manifestazioni discriminatorie costituenti fatto grave ordina all’arbitro di non iniziare o di sospendere la gara.
Fonte: aia-figc.it