da aladar il mar gen 22, 2008 11:10 am
Francamente.....nomi nuovi.....
Ma a che serve????
Io sono convinto che tutto il sistema, a partire dalle categorie regionali, sia sbagliato. Ed é ovvio che forse non sempre i migliori arrivino in alto. D'altronde la politica anni 90 dell'arbitraggio (che é poi quella che ha portato questi arbitri ai livelli CAN) era quella della linea verde. Invece di privilegiare esperienza e campo, campo e ancora campo, si é teso a mandare brevemente la gente su di categoria ad età francamente basse.
VI porto un esempio statistico: ai tempi di Agnolin designatore della C (due anni se non erro) abbiamo avuto le seguenti promozioni dalla CAN C alla CAN (permettetemi di dimenticare qualcuno): il primo anno di gestione: COLLINA di Bologna, RODOMONTI di Teramo, CONOCCHIARI di Macerata, BRIGNOCCOLI di Ancona, DINELLI di Lucca e ARENA di Ercolano; c'é da presupporre che il primo anno Agnolin si trovo' con un retaggio di arbitri di precedenti gestioni. Di questi, solo due hanno avuto lunga vita alla CAN e tutti sappiamo chi.
E' il secondo anno che c'é una differenza abissale. Vengono promossi alla CAN: BRASCHI di Prato, RACALBUTO di Gallarate, BOLOGNINO di Milano, BORRIELLO di Mantova, PELLEGRINO di Barcellona PDG. Cioé 5 su 5 hanno esaurito i loro anni possibili alla CAN e 3 su 5 sono diventati internazionali. Questo vuol dire, nel bene o nel male, avergli dato una formazione già dai tempi della CAN C molto più valida di quella attuale. Se guardiamo le gestioni successive (escludendo quella di Benedetti, terminata malamente grazie allo scandalo SENZACQUA-PERUGIA) posso elencarvi tutta una serie di fallimenti arbitrali dovuti a svariati motivi: vuoi tecnici, vuoi di opportunità, vuoi di arbitri che non hanno nemmeno avuto la possibilità di guardare in tv la serie A. Penso a gente come ZALTRON di Bassano, GRONDA di Genova, PACIFICI di Roma1, CALABRESE di Avezzano, SIROTTI di Forli', PIRETTI di Ravenna, NEPI di Viterbo, FAUSTI di Milano e via dicendo.
C'é da domandarsi: erano cosi' scarsi oppure non hanno avuto la possibilità di crescere e farsi vedere? E se erano cosi scarsi, chi li ha giudicati in serie C ( e lo ha fatto per molto tempo) perché é stato ancora li a rovinare altre generazioni di arbitri (uno di questi designatori é il futuro designatore A/B Pairetto)?
Purtroppo la gestione arbitrale italiana, per le conseguenze economiche che il calcio ha, é, nel bene o nel male una gestione molto politica. Politica nel senso della distribuzione degli arbitri negli organi tecnici (pensate solo alla distribuzione numerica dei passaggi dalla regione alla CAN D).
Ci sono poi arbitri che erano dei signori arbitri in serie C che ora fanno gli assistenti alla CAN (come contentino) e che forse avrebbero meritato miglior sorte arbitrale e che non sono passati solo perché la loro regione era già ampiamente rappresentata.(penso alla mia Liguria dove la famosa quaterna delle meraviglie della CAN C, De Marco, Bergonzi, Vicinanza e Liberti ha prodotto due arbitri e due assistenti, quando forse tutti e 4 avrebbero meritato miglior sorte arbitrale). Invece ci troviamo un Liberti, con 110 gare di C e una esperienza fantastica alle spalle, a sbandierare ad arbitri che magari dopo solo 3 anni di Can C sono stati ritenuti idonei alla categoria superiore (!) e dopo 2 o 3 anni di CAN se ne vanno mestamente a casa. Tanto un posto da OT in qualche commissione o CRA lo trovano sempre.....
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aladar il gio gen 24, 2008 12:29 pm, modificato 1 volta in totale.
Se volevo stare muta, facevo la pianista!