Il lavoro impossibile degli arbitri

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda admin il mar mar 27, 2012 1:43 pm

Una volta Fabio Baldas, arbitro e poi designatore, ha detto che “in Italia la questione arbitrale è più importante di quella meridionale”. Ovviamente, è un’esagerazione. Ma non così tanto.

La settimana scorsa, la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un articolo (che riempiva una pagina intera) intitolato “Veleni, sviste, pressione. In A servono più arbitri”. L’articolo analizzava i venti arbitri che lavorano in Serie A oggi. Per ogni arbitro c’era il cognome, l’età e la media del voto in questa stagione. Solo tre dei venti arbitri raggiungono la sufficienza. Per la stampa italiana, il 68 per cento degli arbitri è insufficiente. E per i tifosi in generale, il giudizio è molto, molto peggiore.

Perché l’arbitro è così odiato, ma al tempo stesso così importante, nel calcio italiano? Secondo me, l’arbitro in Italia è una figura quasi tragica. Gli arbitri sono condannati per il fatto di applicare la legge – ma è il loro lavoro a richiederlo. È come se fossero intrappolati all’interno della legalità dentro un mondo dominato dall’illegalità. Tuttavia, senza l’applicazione di tutte le sue regole e punizioni, la partita di calcio non avrebbe alcun senso.

E tutto questo in un paese dove lo stato è spesso ignorato, o deriso, o mal sopportato. Il ruolo storico dello stato e della legge in Italia ha determinato una forte crisi di legittimità di molti istituzioni che governano o applicano le leggi. Allo stesso tempo, molti italiani si basano sulla dietrologia per spiegare i fatti e costruirsi un’opinione. Non è importante quello che vediamo con nostri occhi, conta solo quello che succede dietro le quinte, i complotti, le vere ragioni che non possiamo vedere.

In un contesto del genere, cosa possono fare i poveri arbitri, bersagliati da giornalisti, giocatori, presidenti, moviole, commentatori televisivi e tifosi comuni, ogni giorno, in ogni bar, sempre e comunque? Come ha scritto il grande Gianni Brera, l’arbitro è un “prepotente… che insiste nel ritenere che la legge va rispettata anche a costo di infastidire il prossimo”.

Non deve sorprendere che così pochi arbitri raggiungano la sufficienza. Fanno un lavoro quasi impossibile.


John Foot

fonte: internazionale.it
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda Rado il Figo il mar mar 27, 2012 3:38 pm

Proprio bello citare a sostegno degli arbitri Brera, il re dei dietrologi e di coloro che piegano la realtà alle proprie idee... :roll:
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda hironale il mer mar 28, 2012 12:14 am

E' risaputo che chi fa applicare la legge ad hoc non è visto di buon occhio.... soprattutto se poi questo occhio è quello virtuale oltre che quello umano ! L'arbitro non è visto da un occhio solo ma da milioni di occhi e la tecnologia di sicuro non aiuta la sua posizione! E purtroppo non è bello dirlo ma non c'è alcun rimedio per migliorare questa situazione !! :( :( Bisogna solo aver pazienza !
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda Adriano 1 il mer mar 28, 2012 11:16 am

Ciao, non ho avuto il piacere di leggere questa classifica fatta dai "giornalai" che solo 3 su 20 raggiungano la sufficienza. In parte, a dire il vero mi meraviglio, pensavo non ci fosse nessuno. In ogni caso non darei peso, i "giornalai" spesso, oltre al fatto che sono tifosi più degli ultrà, non sanno manco che cosa sta scritto nel regolamento del calcio, la prova è che il lunedi per la stessa partita un arbito prende 5 dal corriere 6 da tutto sport e 7 dalla gazzetta quindi di che parliamo??????????
La figura dell'arbitro non è tragica, non sarei cosi pessimista, l'arbitro va in campo in assoluta buonafede a tutti i livelli cercando di far rispettare un regolamento per fare questo lui deve essere innanzitutto sereno e spensierato nei giudizi, deve essere atleticamente preparato più dei calciatori, deve prendere le decisioni tecniche e disciplinari giuste e al momento giusto ecce ecc.
Ai ragazzi che si avvicinano a questa passione spesso dico "ragazzi guardate che fare l'arbitro è la cosa piu difficile e piu facile al mondo contemporaneamente" mi guardano sbalorditi, poi con gli esempi capiscano.
La cosa principale secondo me nella figura dell'arbitro è quello che deve essere credibile, accettato i calciatori sono nemici in campo, sono furbi, fanno di tutto per metterti in difficoltà, ma state certi che sono anche capaci di capire se uno è bravo o no, l'inversione di fallo laterale, di un corner, di un mancato fischio per un fallo 1/2/3 te li fanno passare sopratutto se l'arbitro riconosce in qualche modo di aver sbagliato ma errori a ripetizione per tutta la partita no, ed allora ti creano caos in campo, ti protestano, ti mettono in difficoltà rovinando la gara.
Ecco questo devono essere capaci di fare gli arbitri sopratutto a certi livelli essere sgombri di mente e scendere in campo per divertirsi.
Forse sono uscito fuori tema, ma io dico che gli arbitri a tutti i livelli vanno aiutati affichè svolgono il loro ruolo e quindi tutte le polemiche create spesso ad hoc dai "giornalai" creano solo danno a questo ns amatissimo sport che si chiama calcio.
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda stee-85 il mer mar 28, 2012 12:32 pm

@Adriano1 sono d'accordo con te.
Per quanto riguarda la "classifica" fatta dalla Gazzetta è frutto delle medie-voto dati dai giornalisti ogni domenica e pur essendo approssimativi o a volte bizzarri (con facilità si da 3 e 4 ma raramente 8) risulta una classifica tutto sommato giusta: i migliori sono Orsato e De Marco i peggiori Russo e Gava.
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda Adriano 1 il mer mar 28, 2012 1:03 pm

Ripeto, non sapevo della classifica, sarei curioso di conoscerla per intera magari se la puoi pubblicare, però se sono quelle le posizioni forse forse alla fine magari invertendo qualche posizione devo riconoscere che l'indovinano. Io mi riferivo quando nella stessa gara si passa da un 5 ad un 7 da un quotidiano all'alltro allora viene il dubbio .....ma che gara hanno visto???
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda gadamer il mer mar 28, 2012 3:07 pm

I giornali sono imprese commerciali. La logica, cui sono costretti a sottostare, privilegia la vendita del maggior numero di copie rispetto a quella dell’obbiettività. Per questa ragione devono, rimarco devono, andare ad accendere le reazioni emotive che spingono i più a veder appagato il loro desiderio (spesso di pura vendetta o di ricerca di un capro espiatorio) -piuttosto bruto- di conferma.
Se la gran parte degli acquirenti (e purtroppo è così) ha un basso livello di razionalità e uno alto di tifo viscerale c’è da prenderne atto. Stando così le cose che c’è da aspettarsi di diverso? Nulla ahimè. Poi nella galassia dei cronisti c’è chi ne capisce di più e/o ha un briciolo di coscienza ma costituiscono minoranza.
Se è vero come è vero che in ogni categoria possiamo rinvenire del marcio (e c’è stato e prevedibilmente esiste ancora pure nella nostra), basti pensare, come esempio paradigmatico, ai magistrati venduti, possiamo tuttavia tranquillamente affermare che nella categoria dei giornalisti più che il singolo è imputabile il sistema. Prendere o lasciare, d’altronde quando ad un arbitro che ha fatto il suo viene data l’insufficienza per errori degli assistenti (nella fattispecie quasi sempre) resta solo da guardare ai gazzettieri con lo stesso interesse rivolto all’oroscopo.
@Adriano1: forse “divertirsi” non è il termine più azzeccato. Personalmente direi “appassionarsi” al proprio lavoro che vuol essere qualcosa di più del farlo volentieri, con piacere. Il resto lo fa la qualità del legno (fisico e personalità).
@Ste85: non mi piace dare, in questo spazio, giudizi sui singoli. Mi limito a dire che condivido solo in minima parte questo pagellone. Comunque, fosse anche- per pura supposizione- un giudizio giusto per tutti, viste le premesse resta sempre l’ipotesi della casualità. C’è il famoso aforisma di H.Hesse che suona più o meno così: anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno.
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Re: Il lavoro impossibile degli arbitri

Messaggioda radimiro il ven mar 30, 2012 1:20 am

Guardo qualche volta le partite dei campionati inglesi, tedeschi e spagnoli e constato che da loro gli arbitri sono di gran lunga migliori rispetto a quelli italiani. Quest'ultimi non sono assolutamente i fischietti migliori del mondo, almeno secondo il mio punto di vista. In terza serie guardando le partite della Triestina mi viene quasi da piangere a vedere certe prestazioni arbitrali, che definire oscene è un vero eufemismo, salvo certe nobili eccezioni !
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