Come ormai tradizione mi lancio in una analisi del campionato "arbitrale", con molta modestia e con l'auspicio che possa essere di stimolo alla discussione. Per gli assistenti chiedo a chi è più ferrato di contribuire.
Eccellenti: A pieno titolo un ottimo Banti, un Bergonzi in strepitosa forma (non mi parlate dell'episodio di Udine, legato alla sfortuna ed all'imponderabile), De Marco finalmente sui livelli che gli competono ed ai quali ha dimostrato di poter stare alla grande, un Brighi con una grande serenità ed una continuità davvero invidiabile, peccato perderlo! Mimmo Celi, lanciato sotto i riflettori ed oramai assimilabile ai big più titolati. Tagliavento ed Orsato, forse i due fischietti più dotati tecnicamente e caratterialmente. Damato, continuo per quanto molto politicamente corretto, un po' troppo per i miei gusti. Last but not least, Marco Guida, dotato di qualità straordinarie ha sfoderato prestazioni sempre più convincenti: il finale di stagione in crescendo ha dimostrato che Braschi lo considera ormai tra i migliori sette-otto arbitri che ha a disposizione.
Buoni: Rizzoli: ci si aspetta sempre la "luna" da loro, quest'anno è stato buono, ma non strepitoso come altri. Mazzoleni: iperlanciato da Braschi, ha lasciato qualche dubbio, e soprattutto ha la tendenza a cercare di non-ammonire, anche eccedendo. Valeri, anche per lui un buon campionato, affidabilità e continuità, ma pure dal romano ci si aspetta sempre qualcosa in più degli altri. Tuttosommato un buon campionato anche per Doveri, con un inizio stentato ma una buona ripresa, per Giannoccaro, giunto alla penultima stagione conferma di essere affidabile, e per Romeo, idem come sopra.
Sotto le attese: a mio avviso, su tutti, purtroppo, Rocchi. Il fiorentino è fatto così e come ho già avuto modo di dire mi ricorda Rosetti, alterna gare (o stagioni) al limite della perfezione, con altre irritanti, dove invece non riesce a dimostrare le sue doti. Qualcuno sostiene, non senza ragioni, che se le sue gare le avesse dirette Mario Bianchi sarebbe a casa da un pezzo. Rocchi è molto considerato in Europa, ed avrà tempo e modo di riscattarsi anche in Italia.
Piuttosto deludente anche Gervasoni, arbitro sempre "in potenza", sul punto di esplodere ma poi sul più bello per l'ennesima volta non conferma le attese. Peruzzo, caso particolare, arrivato giovanissimo, ed a mio avviso con doti raramente viste, era molto considerato da Collina, con l'avvento di Braschi ha perso fiducia e ha faticato non poco a condurre la sua stagione. Gava e Russo, li metto sullo stesso piano, pur essendo molto diversi come arbitri: entrambi erano molto lanciati nei primi anni, ma entrambi hanno disatteso le aspettative. Russo dopo lo scorso anno non è riuscito praticamente mai a riprendersi decentemente. Gava non è invece mai riuscito a far impennare la sua carriera.
CAN B: Messina da grande dirigente quale è ha mescolato molto le carte, dando a ciascuno le chanche di mettere in mostra le proprie doti.
Non scopro la luna se dico Massa, Calvarese e Tommasi su tutti, mi rallegro molto per il primo perchè è un grande talento, ma anche per i due meno giovani, non ci servono solo potenziali internazionali, ma anche futuri Brighi, Borriello, Morganti e Saccani, non ha alcun senso correre per mandare su dei giovani che se non hanno di natura le spalle larghe poi affondano.
Mi sono sembrati sempre molto affidabili anche i vari Ciampi, Giacomelli, Nasca, Ostinelli, Pinzani e Tozzi fino all'infortunio, probabilmente il comasco ed il triestino un passo avanti agli altri. Bene anche Baracani e Giancola.
Hanno avuto una stagione non facile invece Baratta, Gallione, Merchiori e Palazzino, con la soddisfazione dell'esordio in A nel finale (per Gallione la seconda dopo l'anno scorso).
Più difficile decodificare l'annata di Candussio e Cervellera, rimasti senza gara di A, dopo essere comunque stati discretamente impegnati. Tra gli anziani rimane fuori Velotto, che ha avuto un'altra stagione complicata e che rischia il posto più di tutti gli altri. Tra gli ultimi sette dovrebbero uscire i nomi degli avvicendati. Francamente credo che per ragioni anagrafiche a rischiare di meno sia Cervellera. La designazione da quarto attraversando l'Italia per la festa di Juve e Milan mi fa pensare che anche per Baratta e Palazzino la strada possa essere segnata.
Primi anni: ovviamente Irrati autore di un'ottima stagione, un po' più indietro Di Bello, da rivedere Viti, Di Paolo, Gavillucci e Mariani.