da silvano72 il sab mag 09, 2015 1:04 pm
Però insisto, sulla base delle opinioni successive al mio post che la questione è contorta, proprio perchè il capitolo dismissioni non era concorrenziale negli ultimi anni.
E allora aggiungo qualcosa:
1) su Celi, prima o poi si dovrà sapere qualcosa. Se non dà garanzie entro metà giugno, anche in proiezione, la logica suggerirebbe la dismissione.
2) su Peruzzo insisto che c'è un letto regresso da 4 5 anni a questa parte, avallato da designazioni per niente accattivanti.
3) su Giacomelli ricordo che Roma-Sassuolo a novembre, e Cagliari-Genoa a dicembre 2013, gli avevano fatto crollare le quotazioni. Che poi si sia ripreso è un altro discorso. Che poi non abbia più di 2 3 stagioni davanti ancora è un altro ancora.
4) su Tommasi, c'è una carriera mai decollata, considerando che nella primavera 2010 non si fece nulla per transitarlo in A. E da lì in poi forzatamente divenne una carriera ad handicap, ad inseguimento. Io fossi a comandare un altro anno glielo darei, fermo restando che credo per le norme della sua anzianità e del suo inquadramento abbia diritto solo fino a giugno 2017.
5) su Cervellera ricordo che l'anno scorso un suo fan aveva frainteso un mio commento, forse mal scritto. Io avevo osservato con molta perplessità il fatto che Messina per ben due anni e mezzo consecutivi gli avesse negato la serie A, commentando la cosa sotto due aspetti. a) Innanzitutto che in una determinata fase era meno quotato. b) Che togliere la serie A per lunghissimo tempo ad un arbitro in carriera non è giusto, perchè poi questo si ritrova ad aver fatto 4 gare di A in 4 anni di CAN B. Cioè troppo poche. Poi nulla mi leva dalla testa che su Cervellera i suoi superiori abbiano, ad inizio stagione 2013/14, fatto una sorta di "roulette russa" a "duello a tre" con Ostinelli e Merchiori, dove in una minigara a tre, appunto, per uno c'era la promozione in A, per uno c'era la dergoa, per l'ultimo niente. Sarò contorto, ma nulla me lo leva dai pensieri.