silvano72 ha scritto:Alcune delle designazioni odierne se permettete una battuta sono le più fuorvianti della storia dell'arbitraggio professionistico!
Se consideriamo e misceliamo tutta una serie di pareri più o meno esposti abbiamo, seguendo certi indizi, quattro dismissioni dalla CAN A e sei o sette dalla CAN B. Cioè Celi, Russo, Damato e magari anche Pairetto. E poi Nasca, Pinzani, Pezzuto, Mainardi, e perché no Martinelli, Illuzzi, Rapuano, Saia, e magari per buon peso Ros.
Occhio che i vostri amici Messina e Farina stanno coniando sorprese!
Secondo me invece molti dei menzionati, ognuno nella sua scala di merito e nei rispettivi OT, li rivedremo ancora!!!!
Beh sicuramente non saranno dismessi tutti quelli da te citati, però io penso che gran parte dei nomi siano seriamente a rischio. Diversi si salveranno, ma è innegabile per me, visto l'utilizzo, come anche essi fossero a rischio.
Poi auguro che ovviamente nessuno venga dismesso per scelta tecnica ma questa è impossibile.
Su Nasca e Pinzani credo che siano due designazioni premio che non hanno nulla a che vedere con una eventuale dismissione: per me saranno confermati (il toscano necessita di una deroga, il pugliese no).
Mi permetto poi di riprendere il tema Di Bello per proporre una riflessione: ci chiediamo per quale motivo non ci sia scelta e il brindisino appaia essere quasi l'unico candidato alla nomina. Beh, è presto detto, ci sono diversi fattori: prima di tutto l'età, poi il fatto di essere un terzo anno e di aver maturato ormai una certa esperienza, e proprio qui sta il punto della discussione. Ora come ora, spulciando la lista dei CAN A, chi potrebbero essere altri candidati alla nomina? È presto detto, andando in ordine gerarchico, i secondi anno su tutti: Mariani e Fabbri (Gavillucci un po' più anzianotto, ma vabbè).
Ora però il punto qual è? Non esiste concorrenza anche per il modo di fare e designare di Messina: se i primi anno devono fare miracoli per andare a dirigere una gara a San Siro, e arrivare al secondo anno addirittura quasi alla fine per dirigere gare di un certo livello, è chiaro che prima che possa esistere una competizione per la nomina ad internazionale ne debba passare di tempo. Quindi, per questo motivo, per certi aspetti, Di Bello è semplicemente l'uomo giusto che "passa" al momento giusto (attenzione, il mio non è un discorso a voler sminuire le sue doti, ma una analisi della realtà).
Messina ha scelto lui e lui molto verosimilmente sarà: Messina avrebbe potuto accelerare qualcuno tra Fabbri e Mariani, non l'ha fatto. Quindi semplicemente non c'è nessun altro da poter proporre perché la scelta è limitata anche per tali motivi. Insomma, non si vuole andare di fretta in nessun caso e magari fare scommesse "azzardate" (esempio: dare fiducia totale ad un secondo anno...).
Dopo Di Bello per Rizzoli si libereranno altri posti in serie negli anni a venire, e vedremo Messina su chi punterà: Mariani o Fabbri, o addirittura Maresca? Da vedere, appunto.
Ovviamente, va da sé, in tutto questo ha ragione anche Bracco75: un altro motivo sostanziale della poca alternativa e dei nomi quasi obbligati a certe scelte è la CAN A scissa dalla CAN A-B: con il doppio di arbitri, avresti avuto sicuramente qualche elemento in più per fare competizione.
Chiudo infine la questione, analizzando l'aspetto delle designazioni: da quel che vedo, a ma pare che sia Messina che la commissione stessa cerchino in tutti i modi di tutelare Di Bello per farlo sentire a suo agio e continuare il suo percorso per diventare internazionale: durante tutto l'anno ha avuto sempre la classica designazione big in casa o fuori contro una squadra medio piccola spesso senza troppe velleità. Ora, in chiusura di stagione, Lazio - Inter: match altisonante solo sulla carta, ma assolutamente agevole. Ecco, mi chiedo, e qui sta la riflessione finale: fino a che punto è giusto che un designatore agisca così e metta sempre a suo agio in ogni caso l'elemento per agevolarlo, e quanto invece sarebbe più corretto provare delle designazioni già da ora non dico "azzardate", ma più intriganti sin da subito? Perché poi se uno deve diventare internazionale dovrà pure meritarlo da subito, molte delle gare di Di Bello quest'anno non hanno avuto storia né tanto coefficiente di difficoltà da renderle difficili. Spero di aver spiegato bene cosa voglio intendere: sembra che la commissione si sia prefissa di farlo internazionale e metta in atto tutti gli accorgimenti, insomma un far uscire il talento in maniera forzata, invece di testarlo forte per capire realmente le sue capacità. Questo potrebbe apparire anche molto limitante dal punto di vista appunto di non avere altre scelte. Così secondo me agisce Messina, per certi versi molto criticabile, per altri molto accettabile perché tutela la persona che c'è dietro l'arbitro, prima di tutto.
Comunque, l'anno prossimo verranno sicuramente i big match seri anche per il brindinsino. Chi vivrà vedrà.
Scusate la lunghezza del post.