da BlueLord il lun dic 19, 2022 1:39 pm
Un'analisi breve nome per nome delle prestazioni offerte ai mondiali, senza voti.
AFC
Al Jassim (Qatar): mondiale essenzialmente negativo per il qatariota padrone di casa e protagonista di due direzioni a distanza di quasi un mese una dall'altra, qui forse anche responsabilità della commissione averlo designato dopo troppo tempo facendogli perdere ulteriori stimoli, la seconda apparizione nella finale del terzo posto risulta tra le peggiori prestazioni del mondiale. C'erano scampoli di positività nella prima apparizione, ma non riesce ad imporsi come si deve, delusione.
Beath (Australia): bocciato purtroppo sonoramente l'australiano che si presentava con pieni titoli, dopo aver diretto anche una finale di una competizione FIFA come il mondiale per club, ma la sensazioni negative (aveva già necessitato molto del VAR nell'altra competizione FIFA) vengono confermate, purtroppo arbitro acerbo, stile inglese, decide poco nelle aree e ha un approccio troppo soft.
Faghani (Iran): penso che ci sia da dire poco, per le premesse la più grande delusione del mondiale, quel rigore si è mangiato ogni aspettativa, e il modo assurdo con cui l'ha confermato, lo ha inghiottito... ma se è stato padrone tecnico della sua scelta, non può che piangere con sé stesso, poteva smentire il VAR. Secondo me chiaramente, candidato per la finale fattosi fuori da solo. Spiace, per il resto aveva diretto bene.
Mohamed (EAU): sicuramente il migliore degli asiatici, ma purtroppo visto l'andazzo degli altri, credo che Collina abbia temuto e non l'abbia designato nel KO stage, seppur l'avesse meritato (due volte quarto ufficiale), ha diretto due gare nella norma e ha dato l'idea di aver meritato questa chiamata, si può ritenere discretamente soddisfatto, nel novero finale gli potrebbe mancare qualcosina in termini di credito ma ci siamo.
CAF
Gassama (Gambia): sarebbe ingiudicabile, o almeno si può giudicare solo la prestazione per l'unica gara per cui è uscito, e a prescindere da tutto, per scelta volontaria di Collina, non ha destato grande emozione durante la sua direzione, ma è chiaro che con quelle premesse probabilmente s'era già abbattuto pure lui, qualcosa non sarà andato dietro le quinte, questo è abbastanza chiaro, ma non possiamo sapere cosa, peccato, arbitro al suo terzo mondiale ma utilizzo come da inesperto.
Ghorbal (Algeria): non eccellente nella prima gara, nella norma la seconda, poi carte in regola per dirigere nel KO stage, ma Collina non trova una gara per lui, secondo me qua discorso simile a Mohammed, non male, poteva apparire di nuovo, senza infamia e senza lode, tra i nomi africani più di spicco, rimane con un po' magari di insoddisfazione, ma meglio di altri.
Gomes (Sud Africa): secondo me sbagliato annunciare il proprio ritiro prima del mondiale, in ogni caso discorso simile all'algerino, né infamia né lode, porta a casa le sue gare senza troppe problematiche ma probabilmente non ritenuto ad hoc per qualcosa in più.
Sikazwe (Zambia): la grande delusione africana, autore di una prestazione terribile quantomeno nel solo primo tempo della famosa Belgio - Canada, ma tanto è bastato per smettere di arbitrare al mondiale, e purtroppo si deve concordare con Collina, gravi errori, in collaborazione anche con l'assistente, non al livello dei mondiali. Collina avrebbe fatto bene a convocare l'etiope Thessema al suo posto.
CONCACAF
Barton (El Salvador): per aspettative non certo elevate, probabilmente la rivelazione in assoluto di questi mondiali, direzioni di gara molto convincenti dell'arbitro dal Centro America il quale si impone col suo stile deciso, sa quello che vuole in ogni gara, e comanda sui calciatori, non teme la platea nonostante la giovane età (coetaneo di Ayroldi per fare un esempio all'italiana), per i mondiali 2026 partrtà ben favorito, apparizione nel KO stage molto meritata, assistenti che un po' gli hanno rovinato le uscite ma la commissione lo ha salvato al netto, se necessario anche cambiandoglieli.
Elfath (USA): sarò impopolare ma chiunque altro dopo la prima gara non avrebbe diretto più, Collina ha riservato questo trattamento ad altri, ma non a lui, evidentemente nome forte su cui si punta molto anche in chiave prossimi mondiali, e sarà gran candidato, bene nelle successive gare, in ogni caso per me non avrebbe ambito alla fine, queste potenzialita' sono discretamente uscite nelle gare dopo, ma insistendo forse questo può accadere anche con altri elementi, non l'ho ancora inquadrato al 100% e sarà da vedere come evolverà il suo percorso FIFA. Nel complesso comunque un buon mondiale ma "con spinta" per fare meglio.
Escobar (Guatemala): sulla carta come esperienza poteva essere meglio di Barton, dalle parti del Centroamerica viene dipinto come ondivago, purtroppo ai mondiali acchiappa la partita storta, sbagliando molto incluso un rosso evidente nel finale, e torna a casa, anche qua poco si può dire a Collina, giusto agire in questo modo, purtroppo ha diretto male e perso la sua opportuinità.
Ramos (Messico): al suo secondo mondiale, fino alla semifinale, designazione in origine meritata, non aveva fatto male, ma nella sua ultima uscita non mi è piaciuto come in precedenza, nel complesso invece (prime gare di questa edizione) mi era piaciuto molto di più rispetto a Russia 2018, credo che una volta consapevole d'aver raggiunto il suo obiettivo con la semifinale, abbia un po' mollato, nel complesso comunque buon mondiale, francamente non troppo lontano in termini di rendimento, al netto e sempre secondo me, rispetto al "co-confederato" Elfath.
CONMEBOL
Claus (Brasile): per i due argentini e i due brasiliani si potrebbe fare quasi quasi un discorso univoco, infatti i quattro sembrano aver monopolizzato la loro confederazione, nello specifico Claus bene, potrebbe essere stato anche meglio di Sampaio che però sembra essergli davanti per diritto, può essere soddisfatto di quanto raggiunto.
Matonte (Uruguay): al di fuori della cerchia degli argentini e brasiliani, dirige una sola gara che è tra le poche che non ho potuto vedere per nulla, dovrebbe aver diretto nella norma, nome per il futuro, mondiale per "prendere confidenza" a questi livelli, prospetto.
Rapallini (Argentina): non sempre perfetto nelle sue uscite ma mai male, e ha meritato di dirigere sicuramente fino a quando gli è stato possibile, molti gialli spesso risparmiati e qualche gestione un po' così ma di base buona sostanza per lui.
Tello (Argentina): forse il meno quotato tra i due dall'Argentina, si è imposto bene, alcune proteste nella sua ultima direzione ma per me tutte le decisioni chiave prese correttamente.
Valenzuela (Venezuela): sicuramente la sorpresa maggiore in Sudamerica, arbitro impiegato esclusivamente secondo il rendimento a differenza del monopolio di cui spiegato sopra tra Argentina e Brasile, ha meritato di dirigere nella fase ad eliminazione diretta dopo che inaspettatamente aveva avuto una gran gara come prima del mondiale e aveva fatto bene, può ritenersi ampiamente soddisfatto nonostante la OFR con cui ha chiuso la sua ultima apparizione (poche responsabilità).
Sampaio (Brasile): nel complesso bene ma non si dica che le sue direzioni siano state sempre pulite, per me ci sono anche crucial mistakes, almeno uno, ha diretto molto, certo anche qua uno deve dire soddisfacente a dir poco nel complesso, ma innegabilmente spinto oltre i meriti almeno nell'ultima delle sue apparizioni, evidentemente la confederazione non aveva altri nomi da proporre, si può ritenere soddisfatto del suo mondiale, al netto forse avrebbe meritato una gara in meno ma OK.
OFC
Conger (Nuova Zelanda): l'arbitro neozelandese dirige una sola gara e purtroppo passerà alla storia per il pasticcio finale in collaborazione col VAR qatariota, qualche colpa potrebbe averla anche lui, doveva sapere di aver rotto il protocollo, in ogni caso durante la partita non aveva fatto malaccio, ma la sensazione è che per elementi dall'Oceania sia sempre difficile a questi livelli. Apparizione negativa purtroppo per lui.
UEFA
Makkelie (Paesi Bassi): viste le premesse sicuramente uno deve dire gran delusione vederlo con sole due gare nei gironi, tuttavia secondo me avrebbe ottenuto, nonostante il discutibile rigore dato all'Argentina, una terza apparizione, ma chi gli ha messo i bastoni tra le ruote (anche) è stata la sua nazionale, in ogni caso un po' sotto standard rispetto a ciò che avrebbe potuto mostrare, credo che forzando un po' il tutto Collina avrebbe trovato spazio per lui. Non malissimo, ma più amaro in bocca che soddisfazione.
Marciniak (Polonia): esploso con la direzione della finale, si può dire che prima di essa avesse diretto nella norma, Collina ha puntato su di lui e si è fatto trovare pronto, ha coronato la designazione per la finale con una direzione splendida, uno potrebbe sindacare sulle modalità della sua scelta a scapito di altri, è vero, ma stiamo al campo e notiamo come non abbia avuto mai problemi nelle tre uscite (incluse le due precedenti) e al fischio finale sia diventato quasi eroe nazionale, ricorderà per sempre questi mondiali, tra i migliori arbitri ovviamente.
Mateu Lahoz (Spagna): eccellente fino alla penultima direzione, perde l'ultimo treno per diventare candidato alla finale, penso che sarebbe stato nel novero, ma purtroppo la direzione di Argentina - Paesi Bassi è stata una zappa sui piedi non indifferente, volendo applicare il proprio stile e andando contro un sentire comune, ha reso complessa una gara, questo va detto, già complessa di suo, sarà ricordato come l'arbitro di cui nessuno potrà imitare lo stile, ma allo stesso tempo l'arbitro a cui è mancato sempre qualcosa per un grande passo nella competizioni maggiori (vedasi anche europei e mondiali precedenti), in ogni caso nel complesso rendimento molto elevato, si può sicuramente accontentare.
Oliver (Inghilterra): sappiamo come sia tra le preferenze assolute di Collina, ce l'aveva detto l'ormai notissima Real Madrid - Juventus e questo mondiale lo conferma, secondo me la scelta di mandare lui avanti nel KO stage e non Taylor è puramente tecnica di Collina, che lo preferisce. Ha diretto molto bene le due gare dei gironi, ma secondo me ha toppato l'episodio decisivo in Croazia - Brasile in collaborazione col VAR van Boekel, in ogni caso mondiale altamente soddisfacente, penso che ambisse a ciò, difficile andare oltre pure se non ci fosse stata l'Inghilterra.
Orsato (Italia): che dire, un mondiale stellare, paradossalmente lo si potrebbe accusare, tra virgolette ovviamente e comunque l'avevo già scritto, di aver riposto esclusivamente ogni energia solo per queste tre partite, fermandosi completamente prima, cosa che invece è stata il contrario per il polacco, scelto poi per la finale, il cui rendimento è stato lineare, in ogni caso qua giudichiamo il mondiale e diciamo che il veneto avrebbe meritato a parità di condizione la direzione della finale a scapito di altri, perché aveva avuto gare impegnative in cui ha fatto tutto bene, ma il destino era già segnato per lui, troppi italiani nelle finali di recente, e scelte comunque diverse. Niente poteva fare di più, sarà soddisfattissimo della semifinale.
Siebert (Germania): dopo una prima gara che faceva ben sperare, ma relativamente alla portata, nella seconda, causa anche comportamento calciatori uruguaiani, è naufragato di nuovo in quelli che appaiono essere i suoi problemi e le sue difficoltà, già di base sarebbe stato difficile vederlo oltre i gironi, l'inizio aveva fatto ben sperare, ma dopo quella seconda gara giusto terminare l'esperienza. Personalmente ancora non capisco il reale valore del tedesco, ma è difficile capire le gerarchie di questa nazione degli ultimi tempi. Sembra che possa fare bene solo alcuni tipi di gare.
Taylor (Inghilterra): come detto già per Oliver, secondo me Collina ha scelto sulla base del suo gradimento chi mandare nel KO stage, ed è chiaro come fosse difficile avere spazio per due, visto che c'era pure la nazionale inglese. Non ha fatto male Taylor, anzi, ma gli si possono imputare alcune gestioni un po' così nei recuperi, non credo che Collina abbia dato troppo peso a tutto ciò, tuttavia penso che l'inglese potesse ambire in condizioni normali (senza competitor connazionale) ad almeno una gara nella fase ad eliminazione diretta.
Turpin (Francia): il francese ha diretto nella norma le gare per cui è stato designato, poi ha dovuto lasciare per la Francia, secondo me non ha spiccato, ma non per colpa sua, piuttosto perché ha diretto tutte gare senza troppa storia e molto decise, o comunque dove è successo poco. Sicuramente sarebbe andato più in fondo senza Francia, ma non s'è dovuto troppo applicare. Cancella un brutto europeo con un buon mondiale.
Vincic (Slovenia): possiamo dire sicuramente l'arbitro europeo col rendimento meno elevato tra tutti, ma che comunque aveva come aspettativa di dirigere secondo me nei gironi e già sarebbe stato qualcosa in più vederlo oltre, si può ritenere soddisfatto, non perfetto nella prima gara, ma giustamente meritorio di una seconda apparizione (che non ho potuto vedere), dovrebbe essere stato nella norma, ma ci sta chiudere qui l'esperienza. Guarda al futuro con fiducia.
Frappart (Francia): a prescindere da come ci sia arrivata, non sto a ripetere sempre le stesse cose, va riconosciuta una direzione convincente nella gara per cui è stata designata, importante per la classifica, può essere soddisfatta, si è fatta trovare pronta, ancora non pienamente giudicabile perché comunque agevolata e in ogni caso resta poco poter dire qualcosa in più sulla base di un'unica direzione, ma sicuramente l'obiettivo di base era che il suo nome uscisse per una partita dei mondiali, e chiudere senza maggiori polemiche, fatto, buon per lei.
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