Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Forum dedicato al mondo degli osservatori arbitrali. Suggerimenti,metodi e approcci per avere il massimo nel confronto col direttore di gara

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda Observer il lun set 01, 2014 9:33 am

Guarda, io non posso che raccontarti la mia esperienza e dirti perchè io mi sacrifico come faccio per essere un Osservatore.

Ne parlavamo proprio recentemente con dei colleghi, mettendo sul piatto della bilancia i pro ed i contro dell'essere degli Osservatori.

I pro ... sono "essere una parte" di un meccanismo. La mia soddisfazione più bella è quella di vedere dei ragazzi che hai valutato in maniera non brillante, che vengono a salutarti a Sportilia, e che magari ti dicono che rivedendo i filmati non avevi torto a dire quello che hai detto. E che li hai aiutati a riflettere.

Questa è la soddisfazione più bella che un OA può ottenere, la gratificazione del senso del proprio ruolo. Poi ci sono alcuni ragazzi che ai raduni vengono a salutarti per "allisciarti" ... altri che ti snobbano ma ogni testa è un cervello, ed ogni cervello è un piccolo mondo.

Ma ti assicuro che le gratificazioni di un OA non sono poter dire di essere di CAN...... qualsivoglia. Ma solo la gratificazione di far parte di un meccanismo che concorre alla crescita umana e relazionale dei ragazzi. Perchè vedi, anche all'interno delle commissioni i ragazzi si parlano, e tutti sanno quando entri in spogliatoio chi sei, cosa fai, e se sei uno che dice scemenze o uno tosto.

Di solito i ragazzi quando ricevono le designazioni, fanno due conti su "chi" potrebbe essere l'OA in quella regiona che ti viene a vedere. E si dicono: questo mi ha già visto l'anno scorso, quell'altro no ... potrò avere tizio o caio.

Io non conosco colleghi che falsificano i fatti per ottenere un tornaconto. Non conosco colleghi che annusano l'aria per poter essere al top. Poi ... parliamoci chiaro: al top DE CHE? Sei un Osservatore, non vai in campo ... al top ci sono i ragazzi che scendono in campo ed annusano l'erba ... che volano da una fascia all'altra o da un vertice d'area di rigore all'altro dando un vantaggio che porterà alla segnatura della rete che deciderà la gara. I ragazzi sono il top ... noi siamo degli elementi di contorno che perdono il senso della propria utilità man mano che si sale di OT.

Ma che sono ancora utili (se sono intelligenti) perchè ci sono delle cose che i filmati non spiegano. Se bastassero i filmati a fare la valutazione di una terna, quaterna o sestina ... gli OA dalla CAN PRO verrebbero eliminati domani stesso. Ma ci sono sensazioni, idee, sentimenti vissuti sul campo che il video non passa e che l'OA può capire.

Per questo l'OA serve, ed è utile o quanto meno può essere utile. Perchè può essere un meccanismo di comunione di esperienze vedendo una terna ogni domenica.

Ma guarda che essere un OA di OTN non è una passeggiata. Fai raduni dove ti massacrano di aula, in piena estate beccandoti il pienone del rientro estivo. tu sei in aula mentre al mare le famiglie si divertono. E se canni un quiz, fai una figuraccia di fronte a tutta la platea ... e vieni messo alla berlina.

Ed i quiz sono sempre più difficili.

E le richieste dell'OT sono sempre più pressanti.

Ci sono cose più facili, a questo mondo, dell'OA di OTN. Vi assicuro.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.

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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda advocat82 il lun set 01, 2014 11:58 am

Observer, quello che scrivi è profondamente giusto, non lo metto in dubbio.
Ritengo la figura dell'OA fondamentale, perché può farti crescere in una maniera che nessun video al mondo potrebbe. Però, come tu stesso hai sottolineato, ci sono differenti teste pensanti. E così come c'è il collega che viene per ringraziarti, quello per "allisciarti" e quello che non ti considera proprio, così c'è l'OA competente e tosto che nello spogliatoio nota anche il pelo e ti fa crescere, quello che pensa alla sua carriera e fa il politicante nel giudicarti, quello che se ne frega e prende alla leggera il ruolo. Apprezzo e stimo il primo, denigro e condanno il secondo, non capisco il terzo.
Ne ho conosciuti di tutte e tre le "specie" e potrei farti nomi e cognomi; ma non è questo il punto. Non possiamo non dire le cose come stanno, non possiamo nasconderci dietro ad un dito. Tu hai la tua coscienza, ragioni con la tua testa, e pensi più alla crescita del collega che alla "carriera"; ma molti non lo fanno e bisogna dirlo/denunciarlo, per il bene ultimo della nostra associazione
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda trasparente12 il ven feb 05, 2016 12:18 am

Ai livelli nazionali, oggi, la presenza dei filmati amplifica il fattore fortuna per gli osservatori. Ma anche le commissioni sanno bene che tutti possono sbagliare, a partire dagli stessi componenti. La preparazione e l'impegno hanno sicuramente ancora un peso. A livello regionale esistono due strategie per fare l'osservatore. C'è la strategia efficiente-aggressiva, secondo la quale l'osservatore attribuisce agli arbitri il voto che meritano, quindi usando tutta la scala di valutazione da 8,20 a 8,70, secondo quanto prevederebbe oggi l'AIA. Il vantaggio è di poter essere rapidamente proiettati verso i vertici della graduatoria regionale, dove si può rimanere un anno o due, a patto di essere tecnicamente ben preparati. Se capita il colpo di fortuna, o se c'è posto, si riesce a fare il salto alla CAI. Lo svantaggio è che, in tempi variabili dai quattro ai sei anni, il numero di sezioni che odiano un osservatore per aver segato i loro arbitri è talmente elevato, che cominciano a scrivere, e lo fanno cacciare via, se non ha avuto il colpo di fortuna di cui sopra. La strategia prudente-conservativa prevede invece di vivacchiare, non dando mai meno di 8,40 agli arbitri con chiari difetti e senza prospettiva, e dare almeno 8,50 a tutti gli altri, cercando di avere tutti amici. Chi sa ben scrivere le relazioni,e non incappa in disgrazie può sopravvivere più a lungo di chi ha scelto la strategia efficiente-aggressiva, ma indubbiamente ha scarse probabilità di arrivare a giocarsela. A livello OTS, ci si deve divertire nel fare pura formazione. L'osservatore ha un peso notevole nel miglioramento di un arbitro, deve essere preparato, responsabile, creativo, infischiarsene dei voti. Se vuole salire all'OTR, gli basta chiederlo al suo presidente di sezione. Se non si comporta male, non ha mai nulla da temere. A tutti i livelli, non si guadagna quasi nulla, considerando i costi complessivi.
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda AEffeQ il ven feb 05, 2016 1:47 am

Fare l'osservatore non è facile
Fare l'osservatore a livello nazionale è ancora più difficile
Premesso ciò, troppi sono gli osservatori che cercano di fare carriera sulle spalle degli arbitri: "nel dubbio meglio 8,30 che 8,40 (così mi distinguo)" oppure il classico osservatore sempre scontento di tutto. Servirebbero più osservatori che sappiano capire di calcio e di arbitraggio: 1 o 2 consigli, pochi ma che restano! Invece elenchi di errori, spostamento, complicate interpretazioni!
Poche cose, semplici: quelle credo siano le cose più importanti da trasmettere soprattutto se vedo che in campo il ragazzo si è impegnato! A livello nazionale sono ragazzi formati e in gamba: perché cercare di mettersi in mostra con 8,20 e 8,30????? Non li capirò mai!
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda pericarbonior il ven feb 05, 2016 10:04 am

Io non ho più fiato per dirlo. Questo è un ruolo largamente popolato da ruffiani ed arrivisti che non capiscono nulla di calcio e, quindi, di arbitraggio. Selezioni e promozioni arrivano spesso per conformismo e fedeltà e, quindi, si renderebbe necessario un radicale azzeramento del ruolo e progettazione ex novo.
Il dramma è che anche su questo forum vi sono utenti melassati ed anacronistici che difendono la lobby ove sono riusciti a penetrare e,quindi, nulla da fare per secoli. A meno che ...
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda missed_approach il ven feb 05, 2016 11:34 am

AEffeQ ha scritto:Premesso ciò, troppi sono gli osservatori che cercano di fare carriera sulle spalle degli arbitri: "nel dubbio meglio 8,30 che 8,40 (così mi distinguo)" oppure il classico osservatore sempre scontento di tutto.


Il tuo discorso non lo condivido e cela alcune frustrazioni: che io metta 30 o 40, devo poi giustificarlo quel voto in relazione.
Persino in Ecc ci sono filmati integrali della gara dove i CRA si guardano la partita...
Il fatto che uno si sia impegnato è il minimo e lo si da per scontato,non può concorrere con la valutazione.
Con la tua filosofia(del 6 politico) non si farebbe mai selezione....
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda diamante58 il ven feb 05, 2016 12:45 pm

SETTORE TECNICO E VOTI
Il discorso sulla onestà ed obiettività degli osservatori, e sulle persone in senso generale, è talmente vasto che non potrà mai portare a conclusioni. In una certa regione, alcuni osservatori si fanno pagare il pranzo dall'arbitro, e nulla trapela.
A fianco di questi indegni, ci sono colleghi che fanno l'attività in modo estremamente serio ed onesto.

Il problema di cui molti non sembrano essersi accorti è che, da diversi anni, il settore tecnico raccomanda agli osservatori
di usare tutta la scala dei voti, non tenendo conto, in alcun modo, dell'esperienza degli arbitri o dei loro possibili tempi di crescita tecnica e di promozione, ad esempio, negli OTS, dove un arbitro, proposto a 19 al OTR può andare avanti ulteriormente, mentre se è proposto a 20 anni, ha notevoli probabilità di non riuscire più ad essere valorizzato.
Si vuole usare gli stessi voti e criteri valutativi dalla serie A, dove conta lo stato di forma di colleghi professionisti ed esperti nella preparazione, oltre che già formati caratterialmente, ed all'OTS, dove si deve formare il carattere, e gli aspetti comportamentali hanno molta più rilevanza della considerazioni tecniche.

Ad un livello di selezione e formazione decisivo, come quello regionale, applicare letteralmente i criteri del settore tecnico,
significa assegnare degli 8,20 o degli 8,30 che causano drammi personali, in una struttura come la sezione, in cui il presidente, non avendo tempo e mezzi per seguire molti arbitri, può solo guardare i voti.
Questo porta alle situazioni vergognose dei presidenti di sezione che attaccano gli osservatori propri e delle altre sezioni,
col risultato di devastare gli arbitri e gli osservatori, moltiplicando la disaffezione e le dimissioni.
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda missed_approach il ven feb 05, 2016 1:57 pm

Una premessa: ho come l'impressione che si voglia utilizzare l'argomento OA per far presa sull'elezioni di Giugno....alchè se così fosse,è un motivo in più per votare Nicchi: questo modo subdolo di fare propaganda azzera ogni briciolo di fiducia istantaneamente. Fine premessa.

diamante58 ha scritto:
Il problema di cui molti non sembrano essersi accorti è che, da diversi anni, il settore tecnico raccomanda agli osservatori
di usare tutta la scala dei voti, non tenendo conto, in alcun modo, dell'esperienza degli arbitri o dei loro possibili tempi di crescita tecnica e di promozione......


E' vero....il ST ha dato questa direttiva ma in regione non viene assolutamente rispettata:

-"E' un offesa verso l'OT dare 8.30 in ECC....se ce l'hanno mandato significa che un minimo si fidano,quando gli hai dato 40 l'hai già segato"
-"E' un esordio....mica gli posso dare più di 40"
-" Ha 23 anni in Prima....ormai è arrivato,prende 40"
- "Si è bravo...si meriterebbe 50 ma è troppo giovane,questo in PRO non ce lo mandano,meglio dare 40 "
-" Fammi vedere su arbitri.com quante gare ha fatto....si,questo è tenuto di conto quindi almeno 8.50 ma vediamo se riesco a farci incastrare 60"

Questi sono i discorsi che riecheggiano nei corridoi dei raduni......il punto è che siamo rimasti ancorati a vecchie dinamiche della vecchia AIA coi Commissari Speciali.....è inutile che il ST emani direttive dall'oggi al domani(così fu al tempo) pretendendo un cambio di mentalità senza un processo di metabolizzazione fattivo. Il risultato è analogo a quello sui calci di rigore: diciamo di si (nessuno può entrare in area prima che il pallone sia in gioco) e poi ignoriamo...


diamante58 ha scritto:
Ad un livello di selezione e formazione decisivo, come quello regionale, applicare letteralmente i criteri del settore tecnico,
significa assegnare degli 8,20 o degli 8,30 che causano drammi personali, in una struttura come la sezione, in cui il presidente, non avendo tempo e mezzi per seguire molti arbitri, può solo guardare i voti.
Questo porta alle situazioni vergognose dei presidenti di sezione che attaccano gli osservatori propri e delle altre sezioni,
col risultato di devastare gli arbitri e gli osservatori, moltiplicando la disaffezione e le dimissioni.


Parzialmente d'accordo: i drammi personali si creano perchè lo fanno solo alcuni OA e quindi un 8.20 o 8.30 viene visto come una punizione e vissuto come dramma. Non solo, l'OA che applica alla lettera le disposizioni del ST crea anche disparità di trattamento....
Non solo,c'è anche la questione che se un OA da effettivamente quello che si merita l'AE/AA, spessp rischia di essere messo alla berlina dall'OT...
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda Observer il ven feb 05, 2016 4:27 pm

pericarbonior ha scritto:Io non ho più fiato per dirlo. Questo è un ruolo largamente popolato da ruffiani ed arrivisti che non capiscono nulla di calcio e, quindi, di arbitraggio. Selezioni e promozioni arrivano spesso per conformismo e fedeltà e, quindi, si renderebbe necessario un radicale azzeramento del ruolo e progettazione ex novo.
Il dramma è che anche su questo forum vi sono utenti melassati ed anacronistici che difendono la lobby ove sono riusciti a penetrare e,quindi, nulla da fare per secoli. A meno che ...


si si ... nell'attesa che "addavenibaffò" ... faresti meglio a moderare i termini che usi perché "largamente popolato" da ruffiani ed arrivisti mi suona davvero apocalittico come giudizio.

Del resto ... sprezzante e spocchioso ... perfettamente in linea con il tuo personaggio.

Io per l'ennesima volta richiamo l'attenzione dei moderatori del forum su questo individuo che non trova meglio che svillaneggiare coloro che hanno la licenza media, o offendere gratuitamente "largamente" la categoria degli Osservatori Arbitrali.

A me sembra che occorrerebbe un poco più di buona educazione .....

A voi admin no?
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Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

Messaggioda peo il ven giu 10, 2016 7:53 pm

Observer ha scritto:Guarda, io non posso che raccontarti la mia esperienza e dirti perchè io mi sacrifico come faccio per essere un Osservatore.

Ne parlavamo proprio recentemente con dei colleghi, mettendo sul piatto della bilancia i pro ed i contro dell'essere degli Osservatori.

I pro ... sono "essere una parte" di un meccanismo. La mia soddisfazione più bella è quella di vedere dei ragazzi che hai valutato in maniera non brillante, che vengono a salutarti a Sportilia, e che magari ti dicono che rivedendo i filmati non avevi torto a dire quello che hai detto. E che li hai aiutati a riflettere.

Questa è la soddisfazione più bella che un OA può ottenere, la gratificazione del senso del proprio ruolo. Poi ci sono alcuni ragazzi che ai raduni vengono a salutarti per "allisciarti" ... altri che ti snobbano ma ogni testa è un cervello, ed ogni cervello è un piccolo mondo.

Ma ti assicuro che le gratificazioni di un OA non sono poter dire di essere di CAN...... qualsivoglia. Ma solo la gratificazione di far parte di un meccanismo che concorre alla crescita umana e relazionale dei ragazzi. Perchè vedi, anche all'interno delle commissioni i ragazzi si parlano, e tutti sanno quando entri in spogliatoio chi sei, cosa fai, e se sei uno che dice scemenze o uno tosto.

Di solito i ragazzi quando ricevono le designazioni, fanno due conti su "chi" potrebbe essere l'OA in quella regiona che ti viene a vedere. E si dicono: questo mi ha già visto l'anno scorso, quell'altro no ... potrò avere tizio o caio.

Io non conosco colleghi che falsificano i fatti per ottenere un tornaconto. Non conosco colleghi che annusano l'aria per poter essere al top. Poi ... parliamoci chiaro: al top DE CHE? Sei un Osservatore, non vai in campo ... al top ci sono i ragazzi che scendono in campo ed annusano l'erba ... che volano da una fascia all'altra o da un vertice d'area di rigore all'altro dando un vantaggio che porterà alla segnatura della rete che deciderà la gara. I ragazzi sono il top ... noi siamo degli elementi di contorno che perdono il senso della propria utilità man mano che si sale di OT.

Ma che sono ancora utili (se sono intelligenti) perchè ci sono delle cose che i filmati non spiegano. Se bastassero i filmati a fare la valutazione di una terna, quaterna o sestina ... gli OA dalla CAN PRO verrebbero eliminati domani stesso. Ma ci sono sensazioni, idee, sentimenti vissuti sul campo che il video non passa e che l'OA può capire.

Per questo l'OA serve, ed è utile o quanto meno può essere utile. Perchè può essere un meccanismo di comunione di esperienze vedendo una terna ogni domenica.

Ma guarda che essere un OA di OTN non è una passeggiata. Fai raduni dove ti massacrano di aula, in piena estate beccandoti il pienone del rientro estivo. tu sei in aula mentre al mare le famiglie si divertono. E se canni un quiz, fai una figuraccia di fronte a tutta la platea ... e vieni messo alla berlina.

Ed i quiz sono sempre più difficili.

E le richieste dell'OT sono sempre più pressanti.

Ci sono cose più facili, a questo mondo, dell'OA di OTN. Vi assicuro.


Sposo in pieno quello che dice il Collega Observer.
Mi permetto di aggiungere una cosa....il senso dell'OA si perde via via che si sale...ma si riacquista dopo che si è stati dismessi dagli organi tecnici nazionali e si torna a vedere i nostri "cuccioli" nei campi di periferia.
E non perché sanno che sei stato un oa a livello nazionale, magari discretamente alto, ma per quello che diceva Observer.....gli arbitri già in D, in C...per non parlare di A e B....sono proiettati, per gran parte formati, sanno come si "gioca" e cosa vogliono ottenere....sono giustamente in carriera. Trovi quello che ti alliscia, verissimo, trovi l'altezzoso, il remissivo ecc...ma tutti hanno in testa solo l'obiettivo...la prestazione, il voto, la carriera...e aggiungo GIUSTAMENTE.
Lì sei un accessorio del meccanismo, contento di esserlo, ma sai che c'è un lavoro su ognuno dei ragazzi che parte da lontano...e in parte sei consapevole che non sarai tu questa o quella domenica a far cambiare "modo di arbitrare" o impostazione ad un ragazzo (per fortuna!).
Quando vai a vedere un ragazzo di 15-16 anni....che non pensa alla carriera, alle problematiche, alle promozioni, ai numeri...ma ha solo una grande passione e l'indefinito sogno nel cassetto di San Siro o l'Olimpico...beh lì vedi una luce diversa negli occhi...in bene e in male...
Puoi alimentare il suo sogno e stimolarlo....può anche andare male...
Per impostazione personale non ho mai "tranciato"....però è chiaro che anche io se devo andar giù duro ci vado, magari con toni da papà più che da "giudice"...lì vedi la luce negli occhi di un ragazzo che si affievolisce e sorridi perchè sai che di quelle piccole batoste ne dovrà prendere tante...e la parte più bella è dirgli "so che adesso sei un pò deluso....ma devi essere contento perché ogni mio "rimprovero" è un mattoncino che potrai usare per arrivare in serie A....più mattoncini hai più è facile arrivare in cima alla casa della serie A, meno te ne danno, meno potrai metterne. Però li devi usare bene".....rinascono!
Questo dobbiamo fare....dargli chiavi di lettura, spunti, sani rimproveri e abbracci sinceri....perché questo alimenta oggi la loro passione, forgia il loro carattere e li aiuterà a superare i NO della vita....ma soprattutto gli darà la serenità di sbagliare, sapendo che anche sbagliare è un bene...a volte migliore dell'aver fatto bene.
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