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Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 3:57 pm
da onlyReferee
Ciao a tutti :!:
Supponendo che un ex AE/AA inizi a svolgere l'attività di OA subito dopo terminata la carriera arbitrale (diciamo dai 45 anni in poi per semplicità) entro che limiti di età questi dovrebbe raggiungere (sempre parlando a livello ideale ed in generale) le varie tappe per poter ambire ad una carriera brillante :?:
Volevo poi appunto chiedere in cosa consiste per un OA raggiungere il massimo della carriera: diventare osservatore UEFA/FIFA o qualcos'altro in particolare :?: Ad esempio essere responsabile degli arbitri a livello UEFA è qualcosa che va oltre al fatto di essere OA (non vi è direttamente correlato) :?:
Grazie a tutti per le risposte ed i chiarimenti.

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 4:07 pm
da gad
Gli articoli dal 28 al 31 delle NFOT disciplinano i vari passaggi di categoria per gli OA
http://www.aia-figc.it/download/regolam ... nto_ot.pdf

Di più non saprei esserti d'aiuto.

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 4:19 pm
da AssistantRef
Un osservatore italiano segue le tappe di carriera dettate dagli articoli citati da Gad qui sopra (ricordo che l'Italia è una delle poche Federazioni -l'unica che io conosca- dove esiste un "cursus honorum" per gli osservatori, mentre presso le altre Federazioni gli osservatori di ogni categoria, e spesso gli osservatori non vengono neppure divisi in categorie, vengono soltanto "nominati").
Gli osservatori UEFA vengono "nominati" dai Vertici Aia, in sinergia con la FIGC (che non è solita sindacare le scelte), e non è scontato che debbano appartenere alla massima categoria arbitrale (per esempio, gli osservatori UEFA attuali sono, oltre a Collina che è Chief Refereeing Officer, Messina, Trentalange e Bolognino che hanno raggiunto come osservatori la CAN A/CAN A e B -i primi due sono tuttora "congelati"-, Farina che ha rivestito sempre e solo ruoli da Organo Tecnico in Can B, Can Pro e Can D, idem dicasi per Rosetti, Trefoloni che ha avuto esperienza in Italia solo come responsabile del CRA Toscana, oltre ad essere responsabile del settore arbitrale kazako, e Luci che è stato già avvicendato dal ruolo osservatori CAn A e B a suo tempo, e la cui nomina è stata suggerita dalla Federazione Ucraina presso cui ora collabora; poi ci sono Cumbo e Lastrucci per il calcio a 5 e Conti per il beach-soccer, anche loro nominati con apposito atto).
L'incarico dirigenziale (non come mero osservatore) in seno all'UEFA o alla FIFA è deciso da questi due organismi, di concerto con la Federazione di appartenenza (per esempio, a livello UEFA l'Italia è sempre stata storicamente rappresentata nella sua Commissione Arbitrale).
Altri ruoli secondari, come quello di "istruttore" (attualmente lo è Stevanato a livello UEFA) sono decisi autonomamente dall'Organismo Internazionale.
Il limite d'età per gli osservatori UEFA era fissato a 70 anni, anche se attualmente si rilevano due eccezioni nei tedeschi Kirschen e Heitmann, che di anni ne hanno 71, ma non è chiaro se si tratti di una deroga o di una variazione delle norme.

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 4:48 pm
da gad
Il dubbio che ho sempre avuto leggendo le NFOT è questo: come si valuta un OA? Quali sono i criteri?

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 4:55 pm
da AssistantRef
Viene valutata dalla Commissione, con un voto numerico, la relazione di fine-partita, nella sua correttezza formale, congruità e coerenza (presso determinati Organi Tecnici il confronto è verificabile con le immagini), secondo gli schemi dettati dalle linee-guida reperibili sul sito aia-figc.it .
Poi ci sono le visionature congiunte tra membro della Commissione e singolo osservatore, e in questo caso il voto numerico si basa anche sulla disamina che l'osservatore "osservato" fornisce durante il colloquio di fine-gara, e la sua valutazione ad arbitro e assistenti.

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 8:37 pm
da gad
Viene valutata dalla Commissione, con un voto numerico, la relazione di fine-partita, nella sua correttezza formale, congruità e coerenza (presso determinati Organi Tecnici il confronto è verificabile con le immagini), secondo gli schemi dettati dalle linee-guida reperibili sul sito aia-figc.it

Cioè, nel 90% dei casi la visionatura può anche essere sbagliata nei contenuti ma se congrua formalmente allora l'osservatore è bravo?

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: gio ago 28, 2014 8:54 pm
da AssistantRef
Ci sono casi in cui non esistono riflessi filmati di una partita, e di conseguenza quanto è stato deciso nella partita non è verificabile, e occorre fare affidamento unicamente a quanto relazionato dall'osservatore.

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: ven ago 29, 2014 6:38 am
da gad
Si, io facevo riferimento all'ambito OTS/R

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: ven ago 29, 2014 8:58 am
da pilo12
Le norme di funzionamento degli OT definiscono chiaramente il percorso di un OA.

Quest'ultimo viene valutato sui seguenti aspetti:
- relazione della gara con attribuzione di un voto nella stessa fascia arbitri e AA ( quindi attualmente da 8,20 a 8,70)
- covisionatura con:
a. valutazione della prestazione in termini di futuribilità e voto
b. colloquio con AE e AA

Se il voto del OA non coincide con quello del OT nella covisionatura allora per le norme di funzionamento viene assegnato quest'ultimo e l'osservatore si becca un 8,30 massimo.

Come per gli arbitri anche gli osservatori si beccano le cosidette CONFIDENZIALI che nel caso di OT nazionali partono ogni qual volta la valutazione ricevuta dalla relazione o covisionatura è inferiore alla valotazione attuale di 8,50.

E da quello che so le confidenziali non sono poche.
Penso che nessun osservatore che non abbia calcato i prati della serie B e A abbia in testa un percorso di carriera.
Solamente una percentuale inferiore al 1 per mille possa raggiungere questi palcosceni.

Assistant Ref invece ha chiarito bene il contesto internazionale.

Re: Carriera ideale ed ambizioni per un OA

MessaggioInviato: ven ago 29, 2014 10:58 am
da Observer
Soprattutto a livello nazionale, un OA viene co-visionato almeno 4 volte nel corso di una stagione sportiva. Questo significa che almeno 4 gare le vedono, assieme, un OA e un OT.

A questo aggiungete il fatto che esistono filmati relativi ad ogni partita di serie D, ed anche tantissime di eccellenza. E questo è uno strumento didattico usatissimo dalle commissioni in aula e nella valutazione.

Spesso a livello nazionale, il raduno di metà campionato viene soprannominato il "processo di Norimberga" perchè le commissioni spessissimo fanno vedere spezzoni di gara, e i relativi commenti degli OA designati facendo emergere discrepanze incredibili. Del tipo, fallaccio in area di rigore e l'OA che scrive: non vede palese episodio di simulazione.

A questo occorre aggiungere la valutazione formale e sostanziale della relazione. C'è infatti un lato formale di analisi che richiede congruità e corrispondenza dei singoli quadri alle indicazioni della commissione.

Ma poi sostanzialmente le commissioni valutano cosa scrive il singolo OA: se io scrivo che un AE non corre, e questo stesso Arbitro ha fatto 19,1 all'ultimo yo yo ... i casi sono due: o ha mandato al raduno il fratello gemello, oppure io ho le traveggole.

Per questo, se aggiungiamo che la ultime relazioni (e meno male) hanno completamente eliminato le crocettature, emerge chiaramente che la funzione di OA è estremamente difficile, deve tenere conto di infiniti fattori non solo culturali, e soprattutto è sottoposta al vaglio di infiniti fattori.

Non ultimo, il vaglio dello stesso AE o AA che riceve la relazione il martedì. E che, quindi, se l'OA ha preso fischi per fiaschi si attacca al telefono con il proprio mentor e inizia a lamentarsi perchè XXX non gli è stato detto in spogliatoio .... YYY era stato solo accennato ... ZZZ è l'OA che non capisce un c...o ... eccetera eccetera.

Spero che questo piccolo spaccato di come un OA viene valutato in Italia fughi i dubbi di qualcuno che può pensare che l'OA possa scrivere quello che gli pare, che tanto è uguale.

Certo, anche tra di noi ci sono i furbi ... ma di solito sono dei primi anni, che ora non sono più tra noi :)