Indetoropater ha scritto:beh Observer, se non paghi le quote, c'è il ritiro tessera con l'applicazione del giudizio semplificato (8.1 del regolamento di discipina se non sbaglio): cioè la Procura non ti chiama nemmeno, trasmette gli atti alla Commissione di disciplina che ti ritira la tessera, Poi magari puoi fare appello ma rimane il fatto che MANCATO PAGAMENTO DELLE QUOTE=RITIRO TESSERA
Il giudizio semplificato, che di per se è moooolto pericoloso se usato indiscriminatamente, può essere impugnato come dici tu (sempre ex art. 8 norme di disciplina, la citazione è corretta) entro 15 giorni dalla data di ricevimento della Raccomandata dalla Commissione di Disciplina. Se "in the frattemp" l'associato paga la quota ... il ritiro tessera viene trasformato in una sospensione disciplinare di solito di 1 o 2 mesi.
Lo stesso vale per tutte le segnalazioni che seguono il regolamento AIA, che a quanto mi dicono sempre più Procure stanno disincentivando perchè con l'articolo 8 "si fa prima" (agghiacciante).
tony ha scritto:Correggetemi se sbaglio, non abbiamo un regolamento che abbina infrazione e sanzione, cioè non è scritto da nessuna parte cosa comporta una o l'altra infrazione, salvo casi come quello delle quote associative. Si fa riferimento alla prassi, a valutazioni che spesso si traducono in un giudizio sulla persona e non sui fatti e all'umore della commissione. E questo è male.
OOOHHHH ... esattissimo. E del resto ... esattamente come accade nel Codice di Giustizia Sportiva.
Che è la base di tutti nostri mali!
f_brych ha scritto:Da persona intelligente quale reputo tu sia, potresti ragionevolmente pensare che mi tocca da vicino perché è esattamente il motivo per cui sono fuori dall'AIA. Io sono il primo ad ammettere (e l'ho ammesso) di essere andato contro il regolamento, ma la procura arbitrale con me ci è andata giù particolarmente pesante, andando a scavare talmente a fondo che non avrei mai pensato (per quella che - come dici tu - è una violazione non grave). Con Tacchino sono stati molto più blandi, ma forse pago il fatto di essere stato denunciato dal mio presidente di sezione, molto amico del procuratore che ha indagato su di me ed anche del presidente della commissione di disciplina che ha giudicato il mio caso (imparzialità e terzietà del giudice sono concetti sconosciuti alla marcia giustizia interna AIA).
Mi spiace - e mi spiace molto - constatare una notevolissima disparità di trattamento tra me ed altri e mi rincresce altresì notare una plateale connivenza da parte di molti presidenti di sezione, i quali sanno e tacciono in maniera volontaria.
Mi danno fastidio le ingiustizie e le disparità di trattamento. Questo sì. Io comunque adesso - da esterno - su questo forum posso scrivere liberamente: tu no, quindi non venire a parlarmi di codicilli. Tu sei in palese violazione del regolamento, come ai tempi lo ero io. Se tu sapessi con certezza che la procura arbitrale può risalire alla tua identità, saresti il primo a non scrivere su questo forum.
Io devo dire sinceramente, che non mi ricordo il tuo caso e non so chi tu sia
quindi commenterò in astratto.
1) Il fatto che tu sia stato segnalato dal tuo presidente di sezione non ha alcun peso nella valutazione del caso. Il giudizio deve essere equo. Se così non è stato, dovevi mettere il tutto nella memoria difensiva del tuo appello.
2) Quello che dici sulla giustizia domestica della nostra associazione è in parte vero. Ed è per questo che esiste in ultima istante il TNAS, per ribaltare (e lo fanno spesso) sentenze astruse. Dovevi pervicacemente ricercare questo giudizio, ed una volta riabilitato cambiare sezione (visto che mi pare di capire che il rapporto con il tuo presidente di Sezione era compromesso).
3) Le ingiustizie danno fastidio a tutti. Resta il fatto che, purtroppo, alle volte più che cadere sotto la mannaia delle regole e dei codicilli (come li chiami tu) si cade sotto il vento del momento politico che l'associazione vive. Ovvero ci sono momenti di grande durezza, ai quali seguono momenti di relax, ai quali seguono ricorsivamente altri momenti di intransigenza. Ecco ... l'idea di vivere nell'AIA mi da l'impressione di vivere in una giostra che perennemente va sulle montagne russe.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)