Il mondo del pallone reagisce con sdegno alla vicenda che ha spinto la squadra di calcio a 5 della città calabrese a decidere di ritirarsi dal campionato di serie A. Il presidente Figc. Carlo Tavecchio: "Esprimo la massima solidarietà, siamo al loro fianco". Malagò: ''Voglio vedere le ragazze in campo''. Il presidente del club: ''Non torno indietro''
ROMA - Solidarietà e indignazione: sono questi i due sentimenti prevalenti che stanno attraversando il mondo del pallone in merito all'assurda vicenda della squadra femminile di calcio a 5 di Locri, che ha annunciato il proprio ritiro dal campionato di serie A a causa di minacce da parte di ignoti. "Vergogna, porteremo a Locri le azzurre del calcio a cinque per testimoniare la nostra solidarietà - ha commentato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, testimoniando all'Ansa tutto il suo sdegno -. Il calcio italiano è unito contro la violenza e contro la vergogna di chi attraverso la minaccia non vuole si faccia sport. Esprimo massima solidarietà allo Sporting Locri, ai suoi dirigenti e alle sue tesserate, la Figc è al loro fianco. Andremo in Calabria affinché nel meridione d'Italia non si spenga una bella realtà di sport in rosa". Sostegno anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: ''Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo. Lo sport italiano è al fianco della società Sporting Locri, dei suoi dirigenti, dei tecnici e soprattutto delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti, intollerabili in un Paese civile. Sono a disposizione per qualsiasi iniziativa necessaria a far tornare le ragazze in campo". Ma il presidente del club, Ferdinando Armeni, non sembra intenzionato a fare passi indietro: "Ringrazio tutti per la vicinanza ed il sostegno, ma la serenità non c'era prima e non c'è ora per cui non torno indietro. Se qualcuno è disposto a rilevare la società la cedo gratis". Armeni, in una intervista all'Huffington, non vuole parlare di n'drangheta: “Sono sciacalli dementi che hanno rovinato tutto. Ora se ne va un pezzo di me per sempre, ma questa vicenda fa male a Locri e a tutta la Calabria. Mi chiedo: una volta che ti attaccano così perché andare avanti?”. Ma le Intimidazioni sono state pesanti, sono sfociate nell’ennesimo bigliettino ritrovato il 23 dicembre vicino al finestrino posteriore della sua automobile, in direzione del seggiolino utilizzato per la figlia di 3 anni e mezzo. C’era scritto: “Resterai a terra come queste ruote…chi si siede qui solitamente?”. Ora sulla pagina Facebook della squadra campeggia la scritta ‘Game over’.
PANICO: "LOCRI NON CHIUDA, GIOCHI ALTROVE" - Anche la calciatore della Fiorentina, Patrizia Panico, capitano della nazionale femminile, si dice indignata e impressionata: "Ho soltanto ascoltato e letto quello che è successo e posso semplicemente dire che si tratta di un fatto sconcertante. E' una cosa gravissima e che desta preoccupazione. Questo vale per tutta la società civile, ma diventa ancora più sconcertanti perché viene investito un settore che sembrava lontano dal viverle certe dinamiche". 'Sindacalistà del pallone, la Panico invita però "a non restare negli spogliatoi. La migliore risposta a simili nefandezze - aggiunge - è quella di non mollare e oltre che essere dispiaciuta per quanto successo penso anche alle mie colleghe che escono ancora più penalizzate da questa vicenda, non potendo più fare affidamento sul campionato e sui rimborsi. Io direi loro di non ritirarsi, ma di giocare semmai in altre città, dove troverebbero accoglienza e tifo. A parte questo, mi piacerebbe che la giustizia svolgesse il suo ruolo, perché tutte queste piccole attività non si possono lasciare alla gestione individuale che poi deve confrontarsi con la criminalità organizzata. Lo Stato deve intervenire".
TONELLI: "COSI' NO" - Fabrizio Tonelli, presidente della Divisione Calcio a cinque, stigmatizza con forza le minacce subite dallo Sporting Locri: "Ho seguito in questi giorni con il consiglio la difficile situazione che sta vivendo lo Sporting Locri. Ripeto, così no!. Mi metto a disposizione della società e delle istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell'attività". Tra i tanti attestati di solidarietà è giunto anche quello del presidente della LND Antonio Cosentino: "La Lega Nazionale Dilettanti esprime tutta la sua vicinanza alla società Sporting Locri, al suo presidente Ferdinando Armeni ed alle giocatrici. Il presidente LND Antonio Cosentino chiede alle autorità competenti di fare luce al più presto sui fatti accaduti e lancia il suo appello a tutto il calcio italiano affinché si stringa al fianco dello Sporting Locri, dei suoi dirigenti e delle sue atlete".
PREFETTO: "PROTEZIONE PER I DIRIGENTI" - Il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino ha disposto "adeguate misure di protezione" nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto.
ROSELLA SENSI: "TUTTI LI' IL 10 GENNAIO A TIFARE PER LORO" - "Ci dispiace per il mondo civile perché si deve poter praticare lo sport liberamente e anche come responsabile dello sviluppo del calcio femminile, pur se si tratta di calcio a 5, perché è una realta' che troppo spesso manca al Sud. Il mio invito è quello di continuare come ha detto il presidente Malagò, scendendo in campo il prossimo 10 gennaio". Queste le parole di Rosella Sensi, delegato della Federcalcio per lo sviluppo
del calcio femminile, in collegamento telefonico con Sky Sport24. "Da parte nostra quello che ci preme è che si posa continuare a giocare, continuare con il calcio a 5 femminile, che queste ragazze siano sostenute loro stesse. Che il presidente possa ripensarci e permettere che si continui a giocare nella loro realtà cittadina" aggiunge. "Io spero che il 10 gennaio queste ragazze scendano in campo e magari essere lì, tutti quanti a tifare per loro".