Come fu per Lastrucci, come fu per il dominus, così è per Montesardi, perchè l'AIA è rotonda: si finge di dare oggettività ad un sistema dove regna sovrana la soggettività.
Lastrucci, mettendo in campo determinati valori, aveva le sue preferenze; il dominus, mettendo in campo la vis compulsiva, ha capovolto la graduatoria lasciatagli in dono da Lastrucci sulla base di sue esperienze e ripicche personali; Montesardi avrà i suoi criteri di valutazione ancora diversi da chi lo ha preceduto.
Non è mai stata e mai sarà una mera questione tecnica: c'è sempre un tacito do ut des, fatto di amicizie, geopolitica, pseudo interessi intra ed extra AIA.
Al dominus, per esempio, riuscì l'impresa di far passare per brocchi gli internazionali di Lastrucci, esasperandoli fino alle dimissioni volontarie: il tutto sotto gli occhi dei colleghi e di tutti gli osservatori che nel giro di un'estate si erano forse dimenticati delle valutazioni date ai vari Giacomin, Maestroni, Gelonese...
Quindi stupirsi oggi perchè c'è un nuovo squilibrato equilibrio nella distribuzione delle designazioni, è un pò come andare al pronto soccorso per la forfora.
Ricordatevi sempre che la can5 sta all'aia come Luciano Onder al sistema mediatico italiano, per cui a chi comanda qui tutto è concesso.