Passaggio ad A.A.

questa sezione è per tutti quelli che in campo, invece di fischiare, sventolano una bandierina :)

Re: Passaggio ad A.A.

Messaggioda divisarossa il mer dic 28, 2011 2:59 pm

quelli non sarebbe male. in fondo, anzichè farmi un allenamento, posso fare l'assistente nelle partite vicino casa. però è di difficile attuazione
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Re: Passaggio ad A.A.

Messaggioda Ovrebo92 il mer dic 28, 2011 3:53 pm

divisarossa,

non sarebbe di difficile attuazione, solo che il regolamento AIA non ce lo permette. Alla fine poni il caso di arbitrare sabato pomeriggio, la domenica mattina il tuo amico collega ti chiede se ti va di fargli da assistente, tu ti diverti e ti alleni, lui si fa esperienza e state insieme, io non ci vedrei niente di male. :)
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Re: Passaggio ad A.A.

Messaggioda Observer il mer dic 28, 2011 5:04 pm

faccio presente una cosa però: è difficile trovare le qualità necessarie per traguardare un Assistente alle Categorie Nazionali, se non ha fatto una precedente carriera da Arbitro che lo possa portare almeno alle categorie regionali.

Gestire la tensione, il pubblico che urla, l'importanza dell'incontro, la gestione dei calciatori: se non hai avuto il fischietto in mano per un po' ... la differenza si annusa a 1 miglio di distanza. Come Magneto con l'adamantio.

Visionare un assistente non è mai facile per un OA, soprattutto se non ha "cultura" di bandierina. Però un OA che fa le cose con criterio, un AA che non ha fatto carriera da Arbitro lo annusa già da come si scalda.

In questo senso il "consigio" seppur accalorato e forse un po' da spiegare del collega ha un senso. Ha senso fare il d.d.g. fino a quando si può, arrivando ad annusare un Derby di un paesino a 200 km di distanza dalla tua città se puoi come Arbitro centrale. Ascoltare i discorsi del baretto del paese alla mattina, annusare l'aria, tastare il terreno, scontrarsi con le ammonizioni da gestire e centellinare sono qualità che poi servono anche ad un AA.

Insomma, in poche parole: con un CV da d.d.g. tenere la bandierina in mano + molto più semplice. Senza ... mi permetto di dirti che avrai qualche difficoltà in più. Questo ... imho ... se vuoi fare le cose per bene!

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Re: Passaggio ad A.A.

Messaggioda President il mer dic 28, 2011 5:34 pm

Non mi sembra una ramanzina da vecchio rincitrullito, ma un'analisi con delle corrette osservazioni. :ok
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Re: Passaggio ad A.A.

Messaggioda divisarossa il mer dic 28, 2011 10:01 pm

Observer ha scritto:faccio presente una cosa però: è difficile trovare le qualità necessarie per traguardare un Assistente alle Categorie Nazionali, se non ha fatto una precedente carriera da Arbitro che lo possa portare almeno alle categorie regionali.

Gestire la tensione, il pubblico che urla, l'importanza dell'incontro, la gestione dei calciatori: se non hai avuto il fischietto in mano per un po' ... la differenza si annusa a 1 miglio di distanza. Come Magneto con l'adamantio.

Visionare un assistente non è mai facile per un OA, soprattutto se non ha "cultura" di bandierina. Però un OA che fa le cose con criterio, un AA che non ha fatto carriera da Arbitro lo annusa già da come si scalda.

In questo senso il "consigio" seppur accalorato e forse un po' da spiegare del collega ha un senso. Ha senso fare il d.d.g. fino a quando si può, arrivando ad annusare un Derby di un paesino a 200 km di distanza dalla tua città se puoi come Arbitro centrale. Ascoltare i discorsi del baretto del paese alla mattina, annusare l'aria, tastare il terreno, scontrarsi con le ammonizioni da gestire e centellinare sono qualità che poi servono anche ad un AA.

Insomma, in poche parole: con un CV da d.d.g. tenere la bandierina in mano + molto più semplice. Senza ... mi permetto di dirti che avrai qualche difficoltà in più. Questo ... imho ... se vuoi fare le cose per bene!

fine della ramanzina del vecchio rincitrullito :D


analisi perfetta direi! e questa apertura quasi indiscriminata al fare l'assistente non porterà nulla di buono, se non a vedere i CRA giocare a chi manda in serie D l'assistente più giovane, magari vantandosi che in 1 anno di assistente è transitato in D dopo che magari aveva arbitrato solo i giovanissimi
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Re: Passaggio ad A.A.

Messaggioda Observer il mer dic 28, 2011 11:19 pm

Ma no ... questa apertura serve ai CRA per coprire le gare di promozione completamente anche nelle regioni dove sono scoperte in parte per crisi vocazionale. Tutto qua.

E' una manovra per rimpinguare gli organici. Ma anche questo è un discorso maledettamente complesso: ho visto AA scassati in regioni del Nord che veogono letteralmente "estratti" a sorte per uscire anche con i CAI (quindi nelle gare migliori). Gente che domenica prima faceva la prima cat. o altri che hanno 298 anni e stanno in piedi per miracolo. Novelli Ovrebo redivivi.

C'è in generale un approccio difforme al corpo AA da regione a regione. In alcune regioni come la Lombardia escono i migliori. In altre (senza fare nomi) escono gli scarsi perchè i migliori se li tengono per le loro gare. In altre ancora mandano su a calci in CAN D (e qui ci ricongiungiamo con topic relativi alla meritocrazia) perchè così almeno gli Assistenti iniziano a fare un po' di esperienza e dopo qualche anno gli tornano giù formati dall'OT nazionale. Altre regioni ancora dove non ce ne sono e per questo si tiran su i ragazzi della prima. Quando non delle sezioni.

Vattelappesca!

comunque. uno che non ha mai tenuto un fischietto in mano, almeno il primo anno, fa casini e basta. Fidatevi. Ricordo colloqui con terne dove siamo andati a casa a notte fonda, con d.d.g. sbadigliante perché con uno dei due AA dovevi restarci a parlare per 20 minuti .... tante ne aveva combinate.
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