Luca Marelli ha scritto:Una
sentenza
semplicemente
allucinante.
Questa cosa non l'ha detta un fesso a caso ma un certo Jean-Paul Montagner, vedi articolo su Le Figaro.
http://www.lefigaro.fr/sciences/2012/10 ... ietant.phpPremesso che svolgendo una funzione giudicante ogni domenica ho la massima comprensione per chi deve decidere su una cosa che anni di studio in giurisprudenza non possono insegnare, mi chiedo se chi prende una decisione così tiene conto del parere unanime della comunità scientifica che dice che non è possibile prevedere i terremoti, almeno a un livello di dettaglio che consenta l'attivazione di una procedura di emergenza, con evacuazioni di massa, città ferme e uno spiegamento imponente di uomini e mezzi.
Significa prevedere:
- Quando (nel limite di 1-2 giorni)
- Dove (con un errore di max 10 km)
- Intensità, visto che bisogna distinguere le scosse leggere da quelle devastanti.
Non serve a niente dire "ci sarà un terremoto tra Abruzzo e Lazio nel mese di novembre", come ha fatto tale Giampaolo Giuliani a meno che non decidiamo di evacuare 2 regioni e 6 milioni di persone per 1 mese, magari per una scossa del 3° richter.
Il fatto che una persona abbia delle responsabilià anche molto importanti facendo parte di questa "commissione grandi rischi" non può tradursi nell'esigere cose che non si possono pretendere. Altrimenti il prossimo presidente di questa commissione, ammesso che si trovi qualcuno così scemo da prendersi l'incarico, dovrà decidere se è meglio finire dentro per omicidio colposo, procurato allarme o in caso di astensione, per omissione d'atti d'ufficio.
Io credo che comunque il ruolo di chi controlla le situazioni di rischio sia di dare le informazioni più giuste per potersi regolare di conseguenza: i rischi da alluvione e frana possono essere fronteggiati avendo una buona base che permette di prevedere cosa succederà, non è sempre così e un evento altamente improbabile può verificarsi lo stesso. Nonostante questo non possiamo prendere provvedimenti drastici contro tutto quello che ha uno 0,1% di possibilità di verificarsi. La società si fermerebbe.
Se quella maledetta notte gli abitanti di Pescara o di Chieti fossero stati spediti a L'Aquila per rischio terremoto? In geologia è facile sbagliare di 50 km. Come la mettavamo?
Fare prevenzione significa costruire città sicure che resistano alle scosse, avere un piano nel cassetto pronto se dovesse accadere qualcosa, disporre di forze di protezione civile, esercito, VVFF efficienti ecc.