Perdonatemi la domanda magari banale ma credevo di aver capito bene le nuove direttive riguardanti il fuorigioco quando oggi invece mi sono ritrovato un attimo spaesato di fronte ad un episodio.
L'episodio è questo:
lancio lungo dal centrocampo. Nelle vicinanze dell'area si trovano tre giocatori: due attaccanti ed un difensore.
Uno dei due attaccanti è in posizione regolare,l'altro in fuorigioco.
L'attaccante in posizione regolare salta insieme al difensore e gli contende il pallone ma il difensore spizza di testa e butta (giocando comunque volontariamente) il pallone all'indietro. La palla finisce all'attaccante in fuorigioco che si trova ad una distanza di un metro dai due che hanno saltato (e però non fa alcuna mossa o gesto che influenza il difensore).
Ora come va valutata la posizione dell'attaccante che riceve il pallone?
è sanata dalla giocata del difensore?oppure no, trovandosi lui ad un metro?
e poi il dubbio principlae: come si configura la posizione del giocatore in posizione regolare? il fatto che saltando crei disturbo alla giocata del difensore annulla l'azione sanatoria nei confornti dell'attaccante in fuorigioco?oppure essendo lui in una posizione regolare non conta il fatto che lui salti ed ostacoli la giocata?
voglio dire se l'attaccante in fuorigioco stava a 10 m dai due, conta il salto del giocatore in posizione regolare o invece non va considerato?
Perdonatemi la (forse) banalità della domanda, ma è un dubbio che non riesco a risolvere.
Grazie