da Sarlacc il lun set 17, 2007 1:46 pm
In questa situazione è fondamentale che tu ti sposti in modo corretto. Mi spiego. Se all'inizio dell'azione sei in ritardo rispetto al penultimo difendente sei fregato: per recuperare la posizione sarai costretto a correre lungo la linea, dando le spalle al centrocampista che gioca la palla sulla linea e non vedrai nulla.
E' fondamentale che tu sia in grado di anticipare il movimento dei difensori o (almeno) non esserne sorpreso. Spostandoti lateralmente sulla linea sei in grado di verificare che la palla non esca sul tocco del centrocampista (che è di TUA competenza, e non è affatto secondario dato che un gol segnato da un giocatore in fuorigioco è altrettanto irregolare quanto quello che discende da un'azione non interrotta nonostante il pallone sia uscito) e, con un rapido movimento della testa, di valutare la posizione di fuorigioco dell'attaccante. Se la tua posizione è corretta, l'errore legato al ritardo col quale riesci materialmente a girare il capo (cioè tra l'istante in cui parte il pallone e quello in cui valuti il fuorigioco) è minimo.
In ogni caso, la situazione da te descritta è un caso limite, nel senso che il numero di calciatori di promozione/eccellenza/serie D in grado di eseguire "di prima" un lancio di 30 metri è estremamente ridotto. Più spesso ti capiterà di avere a che fare con cross provenienti dalla tua fascia, ma eseguiti dopo due, tre o quattro tocchi del pallone. In tal caso è abbastanza semplice valutare l'inerzia del pallone (va verso il fuori o resta dentro?) dopo il primo controllo, e anticipare l'intenzione del calciatore di lanciare lungo (tipicamente alza la testa e guarda il compagno), riuscendo a valutare efficacemente tanto il fallo laterale quanto il fuorigioco. La situazione è più complessa qualora il calciatore sia contrastato, dato che la traiettoria finale del pallone non è prevedibile. In tal caso resta valido il discorso di prima.