Pubblico la presente dopo una lunga ed approfondita riflessione. Come spesso ho affermato, non credo ci sia nulla di male ad ammettere di aver commesso un errore.
E' ciò che è accaduto in questo caso e nei confronti degli associati indicati.
Gentili Avvocati Aldo Bissi, Carlo Cremonini, Paolo D' Agostini,
la presente in merito ad alcune mie affermazioni apparse sul sito arbitri.com e che sono state oggetto di azione giudiziaria.
Ho avuto molto tempo per riflettere sulla vicenda e non posso che ammettere che taluni interventi sono stati ingiuriosi e senza fondamento alcuno sia in relazione all'attività da Voi svolta in seno all'Associazione Italiana Arbitri, quali responsabili degli Organi Disciplinari, sia alla Vostra sfera privata, avendo io indebitamente esteso il mio argomentare anche ad aspetti che attengono la Vostra attività professionale.
Talune affermazioni sono state dettate da avvenimenti accaduti pochi mesi prima, ma ciò non mi giustifica in alcun modo per i commenti offensivi formulati nei Vostri confronti e più in generale nei confronti degli Organi discipliari dell'A.I.A..
Per questo motivo ritengo corretto e doveroso scusarmi pubblicamente, riconoscendo in primo luogo la non pertinenza dei commenti attinenti le attività professionali Vostre e dei Vostri Colleghi (a proposito dei quali riconosco non corrispondere a verità la notizia, che io divulgai, secondo cui un Componente degli Organi di Disciplina AIA sarebbe stato radiato dall'Ordine degli Avvocati di appartenenza); ed in secondo luogo riconoscendo che, pur dissentendo da alcune decisioni adottate, non può essere messa in dubbio la Vostra buona fede e la Vostra professionalità
Per quanto possa apparire strano, mi auguro di avere l'opportunità di poterVi incontrare per scusarmi personalmente, con il sogno più volte espresso di poter pubblicamente affermare di essere ancora un arbitro della grande famiglia A.I.A. che è stata, rimane e riconoscerò per sempre come un'impareggiabile scuola di vita. Anche negli errori.
La mia speranza è che possiate convincervi, un giorno, che il troppo amore per l 'AIA mi ha portato a superare i limiti consentiti dal diritto di critica.
In fede,
Luca Marelli
Aggiungo che, ormai da molto tempo, ho abbandonato ogni volontà di criticare i singoli dell'associazione, ritenendo distruttivo rapporti basati sul rancore personale che non portano ad altro che tensione ben poco salutare, contrasti inutili ed esacerbazioni di conflitti che non sono per nulla utili al "mondo arbitrale".
Ho preferito, inoltre, riservare a questa parte del post un ringraziamento ulteriore alle persone con cui ho avuto questo problema che non hanno chiesto alcun risarcimento economico a proprio beneficio ma solo la devoluzione di una somma limitata a favore del "fondo FIGC di solidarietà".
Vi ringrazio per l'attenzione e ne approfitto per ricordarvi un uso ragionato non solo dei forum ma soprattutto dei social: da parte mia sono stato fortunato nell'incontrare persone che hanno colto il sincero dispiacere per talune affermazioni che ho riportato senza approfondire ma non sempre la controparte si manifesta con questa capacità di comprensione.
Auguro a tutti una buona settimana.
Da parte mia, oggi, sono molto più sereno...