da BlueLord il mer dic 14, 2016 6:10 pm
Una precisazione sul rimanere nella categoria di immissione quando si diventa internazionali: non è detto che questo dipenda esclusivamente dalle prestazioni del diretto interessato, a volte ci sono anche scelte da fare. Puoi essere bravo ma ci può essere uno più bravo di te, e poi c'è l'età.
Non si possono promuovere tutti, e qualcuno potrebbe essere destinato a rimanere nelle categorie "inferiori" non esclusivamente per sue "colpe": concordo che sarebbe l'optimum se accadesse solo con i neo immessi ad inizio carriera, in modo poi da ruotare e salire, per poi lasciare quello spazio ad ulteriori neo immessi, tuttavia non sempre è possibile.
Prendiamo l'età di Damato quando fu nominato internazionale: 37 anni e mezzo, all'epoca, era quasi il limite. Con lui, Orsato fu nominato internazionale, il quale aveva (e ha ancora, ovviamente) 3 anni di meno. Questo si è ben visto a livello internazionale al di là dei valori realmente mostrati su cui poi si può discutere.
Quanto tu dici, invece, è molto verosimilmente accaduto con Guida, che nominato internazionale giovanissimo per gli standard italiani (assieme a Massa), non è riuscito in questi ultimi anni a convincere la commissione UEFA, con annessi europei under 19 un anno fa che avrebbero potuto fare da trampolino di lancio.
Insomma, per chiudere direi che secondo me non è obbligatorio che tutti quelli nominati internazionali salgano di categoria, ci sarà sempre qualcuno che rimarrà nelle categorie inferiori, ma ci potranno essere motivazioni differenti.
Vediamo ora cosa accadrà con Irrati: praticamente diventa internazionale alla stessa età di Damato, considerando i 7 anni di differenza, e la nomina del pugliese giusto 7 anni fa.