cco allora che può scattare l'ammonizione per simulazione a carico di chi amplifica le conseguenze di un fallo subito sia per indurre l'arbitro al provvedimento tecnico che, magari, per far scattare anche un provvedimento disciplinare a carico dell'avversario.
Ammesso che simulazione e fallo possano coesistere
punisce l’infrazione più grave in termini di provvedimento disciplinare, ripresa del gioco, gravità fisica ed impatto tattico, quando più infrazioni si verificano contemporaneamente
mi sembra ovvio che in un caso del genere debba essere sanzionato:
-qualora si ritenga il comportamento del portiere da rosso non ci sono dubbi
-qualora si ritenga il comportamento del portiere da giallo ci sarebbe equivalenza tra l'entità del provvedimento disciplinare e quindi si valuterebbe la ripresa del gioco
-qualora si ritenga il comportamento del portiere da non sanzionare disciplinarmente ma si ritenga comunque da giallo il comportamento dell'attaccante non ci sono dubbi
- qualora si ritengano entrambe le condotte non degne di cartellino, si dovrà valutare in termini di ripresa del gioco.
Tuttavia ritengo che fallo e simulazione non possano essere due facce della stessa medaglia: o c'è la simulazione e non c'è il fallo, o c'è il fallo e non c'è la simulazione. Questo perchè la simulazione si definisce come:
tenta di ingannare l’arbitro, ad esempio fingendo un infortunio o di aver subito un fallo (simulazione)
e quindi ne deriva che:
- se il calciatore ha subito un fallo, non può contemporaneamente fingere di averlo subito
- il calciatore può fingere un infortunio (ad esempio per guidare la scelta dell'arbitro sul piano disciplinare) e deve essere sanzionato per simulazione; in ogni caso qui la simulazione non si verifca in contemporanea ma a gioco fermo e quindi non siamo più in un discorso "dicotomico" come al punto precedente ma in un evento che accade successivamente e che è separato dal fallo.
Un cartellino rosso è come l'esplosione di una bomba;il giallo l'accensione di un timer. Possiamo dare al pubblico 15 secondi di sorpresa o 15 minuti di suspence. -A. Hitchcok-