marblearch ha scritto:Non comprendo perchè tu dica che io annullerei l'aspetto associativo. Il Presidente di Sezione, non più OT, può anzi dedicarsi a tempo pieno alla gestione associativa.
"Se il tuo modello è mirato ad avere maggiore qualità tecnica, ti posso garantire che senza la materia prima e le giuste competenze di formatori e selezionatori, puoi fare tutte le rivoluzioni organizzative che vuoi, ma arbitri buoni non ne fai comunque"...beh è la "scoperta dell'acqua calda"...ma non capisco che attinenza abbia rispetto al mio discorso di riorganizzazione tecnica territoriale.
Significa, caro Marby, che i presidenti di Sezione son ignorantelli tecnicamente (salvo rari casi) e maneggioni, ma non sono scemi.
Hanno capito benissimo che la mossa sarebbe volta a ridurre lo "stra" potere dei presidenti di Sezione che sono divenuti una scheggia impazzita nella politica associativa AIA.
E solo chi non è "dentro" certe logiche, dissente o si scandalizza. Gli altri che sanno come va l'Associazione, annuiscono, silenti. E tacciono.
Il rinnovo dei quadri sta diventando un mercato delle vacche. Sbucano presidenti da ogni pertugio a pretendere posti. Siamo arrivati alla moltiplicazione dei pani e degli Organi Tecnici.
Non penso che sia colpa del presidente Nicchi. E' un malvezzo presente prima, sarà presente anche dopo.
Ma dividere il lato tecnico dal lato associativo, è il primo passo verso una valutazione pienamente meritocratica degli Arbitri, e un miglioramento focalizzato e diametrale della loro valorizzazione.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)