NicoRizzo ha scritto:Ciao Francesca, io da arbitro AIA non posso che consigliarti una "carriera" nella mia associazione: il motivo principale è che saresti, a mio avviso, più tutelata. Il calcio amatoriale, almeno dalle mie parti, è ricco di ignoranza e non è un ambiente da consigliare ad una ragazza. L'AIA, che come hai detto ti consentirebbe una formazione più seria, ti manderà in campo in ambito provinciale e ti troverai sempre a dirigere gare in campi non lontani dal tuo domicilio: i rimborsi dell'OTS (provincia) non sono elevatissimi ma adeguati a coprire i pochi km che ti chiedono di percorrere. Se poi per tua preferenza o scelta anagrafica preferisci dirigere gare di CALCIO A 5, opzione sempre valida e da tenere a mente, potresti avere maggiori ambizioni a livello sportivo. Le gare che dirigerai saranno per lo più del settore giovanile e di squadre maschili, più raramente dirigerai gare di campionati femminili.
In bocca al lupo per la tua nuova avventura!
Ciao Nico e grazie per la risposta! So che il C5 ha regole diversissime da quello a 11 e temo di non riuscire ad impararle bene. Lo avevo considerato nell'eventualità di dovermi trasferire a Roma per lavoro (attendo di saperlo nelle prossime settimane, ma mi sa che resto a Napoli) ma solo nell'ambito del CSI perché so che lì c'è un campionato di C5 femminile amatoriale molto vivace. Pensavo che sarebbe carino dirigerne qualche competizione.
Observer ha scritto:Il problema che vedo, nella sua affiliazione AIA è che alcune sezioni potrebbero ostracizzarla perchè accettano candidati a "numero chiuso".
soprattutto al sud, dove gli arbitri non scarseggiano come al nord.
se ti accettano al corso arbitri, ti consiglio di fare il corso in FIGC in ogni caso per via della preparazione professionale, per le tutele, per la formazione e per la affidabilità di AIA come associazione.
conosco poco altri enti di promozione sportiva, ma sono portato a credere che sia un luogo comune il detto che essi siano ricettacolo di anziani e sgarruppati.
spesso associazioni snelle come il CSI arrivano a soluzioni pratiche prima dell'AIA che è ancora una associazione un poco elefantiaca e burocratizzata.
facci sapere.
Ciao Observer. Non credevo che ci fossero corsi a numero chiuso, anzi pensavo che in ogni sport ci fosse sempre carenza cronica di ufficiali di gara (così è in FIDAL e un po' anche in FIN)! Verificherò se c'è posto, altrimenti per forza di cose sceglierò un EPS secondario. E sì, anche io come te penso che circolino un po' di luoghi comuni infondati sugli altri enti di promozione sportiva.
KATANEZ ha scritto:Alla persona che vorrebbe fare l'arbitro a 32 anni ---io sarei favorevole a tutte le eta ma solo su Figc lasciare perdere tutte le altre federazioni
MI RACCOMANDO SOLO F I G C
Grazie del consiglio Katanez, direi che mi sto convincendo...
kkk ha scritto:A 32 anni, se già non lo sei, mi preoccuperei a diventare mamma considerando ogni sport che ho vissuto come semplice passione senza successo. Se fossi già mamma, mi preoccuperei di trasmettere la mia passione ai figli di tutti gli sport che mi hanno attratta. I figli, supportati e non indirizzati, danno soddisfazioni inenarrabili nei loro successi.
Gentilissimo. Se proprio vuoi saperlo, mi sposo tra poco più di due anni; magari i figli arrivano tra tre o quattro anni. Che dici, ho ancora tempo per provare qualcosa che mi incuriosisce da un bel po' (ma che non ho mai avuto il coraggio o la possibilità di tentare), o sono scaduta come uno yogurt del discount?
Non credere che io non capisca il tuo punto di vista, ma tu non conoscendomi non puoi certo sapere quali siano i miei programmi nel mio breve e medio periodo, né che nonostante la mia "tarda" età, pratico regolarmente ancora alcune discipline dell'atletica leggera.
Cordialità.