Telecronista contro l'arbitro donna: "Uno schifo vederla"

[referi]

"Io prego la regia di seguire l'assistente donna... E' una cosa inguardabile. E' uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro ed è una barzelletta della Federazione questa... Eccola, Annalisa Moccia di Nola, una cosa impresentabile per un campo di calcio..."

http://www.tvblog.it/post/1643196/telec ... poli-video

Davvero brutte e vergognose queste affermazioni.

[Drazen]

Il "signore" in questione è Sergio Vessicchio, già noto per altre sue deliranti affermazioni. Se fosse ancora iscritto all'albo dei giornalisti andrebbe radiato.

[BlueLord]

Il "signore" in questione è Sergio Vessicchio, già noto per altre sue deliranti affermazioni. Se fosse ancora iscritto all'albo dei giornalisti andrebbe radiato.

C'è.
http://www.odg.it/elenco-iscritti

Cognome Nome Data Nascita Data iscrizione Ordine Categoria UFPC
VESSICCHIO SERGIO 06/11/1965 29/01/1997 CAMPANIA PUBBLICISTI

In Italia tutti possono fare quel che vogliono, nessuno controlla niente...

[BlueLord]

Aggiornamento.

[RSM_Assistant]

Aggiornamento.

BENISSIMO!! Ora l'ideale sarebbe una querela della collega, la costituzione di parte civile della collega stessa, F.I.G.C., A.I.A. e Ordine dei Giornalisti ed un risarcimento danni stellare per tutte le parti, così non solo il tipo impara la lezione, ma anche eventuali "emulatori" ci penseranno 2 volte prima di sparare castronerie dentro un microfono, di qualsiasi emittente sia.

[Edwin]

Aggiornamento.

chiaramente SOLO perchè è finito su tutti i siti dei principali quotidiani

[BlueLord]

Aggiornamento.

chiaramente SOLO perchè è finito su tutti i siti dei principali quotidiani

Verosimilmente se la notizia non fosse passata sui media, l'avrebbe passata liscia, ed è questo il problema di base del non controllo: non è possibile che chi appartenga ad un ordine sia autorizzato a fare e dire quello che gli pare.
Ma comunque, per fortuna, non è la prima volta che viene sanzionato, a quanto pare: è reduce da una sospensione di 11 mesi, si legge, e ora dovrà rispondere di questa nuova situazione con una recidiva. Credo che sia difficile pensare ad una sospensione minore della precedente, l'augurio sarebbe il ritiro tessera, ma la mia analisi è su questo: a che serve punire qualcuno in maniera così lieve se ha mostrato chiaramente di andare contro i codici e principi professionali e deontologici.
Credo che un grande problema in tanti campi in Italia sia la poca adeguatezza delle sanzioni: perché alla fine chi sbaglia deve essere sempre riabilitato e messo alla pari di chi non ha mai sbagliato nulla? Trovo questo assolutamente ingiusto ove si sia dinanzi ad EVIDENZE MANIFESTE, come nel nostro caso. Questi, semplicemente, non merita di essere un giornalista. Mettetelo in mezzo a una strada, chi se ne frega. Questo il mio pensiero, molto estremo, ma credo che se uno faccia un lavoro, è perché abbia una vocazione dentro. Di persone del genere, possiamo farne a meno.
L'AIA, infine, dovrebbe come sempre farsi sentire ma tace. Se l'ordine dei giornalisti non avesse fatto niente, questo se la sarebbe scampata insomma.
Chiudo con: piena solidarietà ad Annalisa Moccia di Nola.
Vorrei un'Italia migliore, ma oggi giorno è sempre peggio.

[FollettoGigante]

In rete circola voce che il soggetto sia pure stato un arbitro.. ci sono riscontri in merito?

Il soggetto comunque con la sua uscita è riuscito a rovinare una giornata sportiva tutta al femminile tra lo stadium pieno per il big match e la prima coppa del mondo di biathlon... che tristezza!

[BlueLord]

“Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal giornalista Sergio Vessicchio, telecronista per una TV locale della partita Agropoli-Sant’Angelo, nei confronti della nostra associata Annalisa Moccia, solo perché donna.
Ad Annalisa, ed a tutte le nostre associate, va la piena solidarietà mia e di tutto il movimento arbitrale italiano, consapevole dell’importante apporto che quotidianamente danno alla nostra categoria.
Ho segnalato l’episodio al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Autorità politica delegata e le forze di polizia, contestualmente come AIA abbiamo conferito incarico ai legali per agire, in tutte le sedi ritenute opportune, a tutela dell’immagine delle associate donne e dell’intera categoria”.

Così il Presidente dell’AIA, Marcello Nicchi.

[Indice]

Mi auguro che ci siano tutti i presupposti per un'azione penale nei confronti di questo personaggio che ho difficoltà a definire uomo.