Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Documentiamo qui tutti i casi di aggresioni agli arbitri di cui veniamo a conoscenza, perchè non passino inosservati.

Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda Zoarial il lun mag 27, 2019 9:28 pm

Da Il Corriere dello Sport:
"Daniele Pozzi non è un “ragazzino”, ha 27 anni, per due stagioni ha fatto parte del gruppo CAI (Commissione Arbitri Interregionale), dirigendo ovunque in Italia. Insomma, pur nella giovane età, un arbitro che gli addetti ai lavori definiscono “esperto”. Non gli è servita, però, l’esperienza, l’aver calcato campi in mezza Italia, per sfuggire alla follia (ahinoi, la solita: il fatto che non se ne sia parlato, non significa che il problema sia stato risolto, solo messo sotto il tappeto) di giocatori e tifosi (almeno questo emerge dalle prime ricostruzioni) al termine dello spareggio fra la Polisportiva Giovanni Castello e il Tormarancia, con i primi promossi in Prima Categoria ed i secondi che, evidentemente, non hanno trovato meglio da fare che sfogare la loro rabbia sul direttore di gara. Questo raccontava Pozzi (arbitro della sezione di Roma 1 presieduta da Roberto Bonardo) al Pronto soccorso del San Camillo, dove gli è stata effettuata una TAC, fortunatamente negativa. Volto tumefatto, una tempia gonfia, un labbro spaccato, graffi sul viso: «Pensavo di morire» ha raccontato a chi gli è stato vicino in quei momenti. Prognosi: 10 giorni. Incrociando le dita...

E' una caccia all'uomo
La ricostruzione di quanto successo è ancora confusa. A quanto risulterebbe, a pochi secondi dalla fine della partita, è iniziata la caccia all’uomo, l’arbitro è stato rincorso dentro gli spogliatoi, inseguito da giocatori e - pare - anche qualche tifoso (o dirigente). Raggiunto, sarebbe stato picchiato con violenza, almeno cinque pugni avrebbero raggiunto il bersaglio. Daniele Pozzi è stato raggiunto alla testa, alle tempie (che si è gonfiata), alla bocca (un labbro spaccato). Momenti di paura, attimi di panico. E’ stato aiutato (chi cercava di difenderlo ha preso anche lui un colpo al volto), poi portato al sicuro in uno stanzino del campo Villa dei Massimi. Al San Camillo, Pozzi ha atteso che gli venisse fatta la TAC, che per fortuna è risultata negativa. Gli sono stati dati 10 giorni di prognosi. Ma quando in serata è tornato a casa, il giovane arbitro s’è nuovamente sentito male, è stata nuovamente chiamata l’ambulanza con un medico a bordo che ha prestato le successive cure."
VIDEO:
https://www.corrieredellosport.it/news/ ... /05/27-573
Zoarial
 
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda cammello il mar mag 28, 2019 9:20 am

Merdacce......tutti contro uno si sentono leoni, ma sono solo nullità
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda beppemallons il mar mag 28, 2019 9:48 am

il link nel primo post non funziona, provate questo

https://www.corrieredellosport.it/news/ ... oma_video/

Per la cronaca, la Polisportiva G. Castello si trovava in vantaggio per 1 a 0. Dal video si vede chiaramente giocatori e tifosi del Tormarancio che aggrediscono l'arbitro di fronte agli spogliatoi.
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda arrigo il gio mag 30, 2019 3:07 pm

Il Giudice Sportivo - Esaminati gli atti ufficiali relativi alla gara di cui in epigrafe RILEVA

- Prima dell’inizio della gara e nel corso della stessa sostenitori della società TORMARANCIO accendevano numerosi fumogeni che provocavano disturbo allo svolgimento della stessa.

- In più occasioni, inoltre, i medesimi facevano esplodere alcuni petardi di grossa potenzialità creando spavento tra agli spettatori.

- Infine, tifosi della società TORMARANCIO rivolgevano all’arbitro gravi offese e minacce

- Dai supplementi di referto inviati dal Direttore di gara vengono elencati una serie di atti violenti nei suoi confronti da parte di tesserati e sostenitori della società TORMARANCIO che di seguito vengono riportati.

- L’arbitro, al 28 del primo tempo espelleva il calciatore DI CUFFA Daniele della società TORMARANCIO per grave fallo di gioco nei confronti di un avversario.

- A seguito di tale espulsione entrava indebitamente sul terreno di giuoco il calciatore in panchina CASANICA Massimiliano che avvicinava l’arbitro proferendo al suo indirizzo gravi offese e minacce. Espulso, veniva allontanato dai propri compagni di squadra. Posizionatosi all’esterno del recinto di gioco reiterava altre offese.

- Al 39 del secondo tempo l’arbitro espelleva il calciatore SANTINI Luca per avergli rivolto espressioni offensive ed intimidatorie.

- In conseguenza di detta espulsione, il direttore di gara veniva accerchiato da tesserati della società TORMARANCIO che gli proferivano gravissime minacce. Fra questi identificava i Sigg. DE AMICIS Damiano e DI LUCENTI Luca che lo minacciavano di morte. Persistendo un clima intimidatorio e minaccioso da parte dei tesserati della società TORMARANCIO, per tutelare la propria incolumità, l’arbitro chiedeva l’intervento e la protezione del Vice Capitano RANIERI William senza ottenere risultati.

- Considerati espulsi i predetti e considerata l’assoluta assenza delle condizioni necessarie alla prosecuzione dell’incontro sia sotto l’aspetto regolamentare, la società TORMARANCIO si trovava in campo con un numero di calciatori inferiori rispetto al minimo previsti, sia sotto l’aspetto ambientale l’arbitro decideva di sospendere definitivamente la gara con il punteggio: G.CASTELLO TORMARANCIO 1 al 39 del secondo tempo.

- Assunta tale decisione, l’arbitro tentava di rientrare negli spogliatoi non riuscendovi perché trattenuto e bloccato per un braccio dal calciatore DE AMICIS Damiano della società TORMARANCIO.

- Nel contempo, l’arbitro senza difesa e impedito nel fare rientro nel proprio spogliatoio, veniva raggiunto e colpito da numerosi pugni violenti alla testa e al volto e con un calcio al fianco che gli provocavano tumefazioni alla faccia ed escoriazioni al fianco nonché piccola frattura primo incisivo superiore sinistro. L’arbitro identificava gli aggressori nei calciatori DI LUCENTE Luca, SANTINI Luca, DI CUFFA DANIELE e CASANICA Massimiliano della società TORMARANCIO.

- Il Dirigente della società G. CASTELLO, Claudio MORLUPO, accorreva a protezione dell’arbitro tentando, con forza, di sottrarlo all’aggressione facendolo entrare nello spogliatoio.

- In questo frangente, due sostenitori della società TORMARANCIO, riusciti ad accedere nel recintospogliatoi dapprima lanciavano all’indirizzo dell’arbitro una bottiglia di birra piena e una bottiglietta di acquache, tuttavia, non lo colpivano perché prontamente schivate e successivamente, uno dei predetti, colpivacon due pugni il citato dirigente della società G.CASTELLO, e provocava escoriazioni al Commissario diCampo al quale afferrava con forza il braccio.

- Veniva richiesto l’intervento della Forza Pubblica che, arrivata presso l’impianto sportivo, raccoglieva, tramite i documenti di identificazione, le generalità degli aggressori

- A causa delle ferite riportate l’arbitro, a mezzo autoambulanza veniva trasportato in codice Giallo pressol’ospedale San Camillo Forlanini di Roma dove, a seguito degli accertamenti diagnostici, gli sono statiriscontrati trauma cranico escoriazioni regione zigomatica sinistra, soffusione ecchimotica in regionefrontale, tumefazione dolente in regione temporale dx, piccola frattura primo incisivo superiore sinistro,tumefazione ecchimotica della mucosa labiale superiore, escoriazione del fianco sinistro, lieve iperemia delterzo medio del braccio dx, con prognosi di gg. 10 s.c.- I gravi fatti come sopra riportati meritano un approfondito ulteriore esame della Procura Federale della FIGC alla quale si trasmettono gli atti.

- In virtù degli artt. 11bis, 17 comma 4 lett. b art. 18 comma 1 lett. d) e h) e art. 19 comma 3 del condotta gravemente sleale

DELIBERA

a) Di infliggere alla società TORMARANCIO la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggiodi 0 3 nonchè l’ammenda di euro 1.500,00.

b) La retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza con conseguentepassaggio alla categoria inferiore.

c) obbligo di disputare le gare interne a porte chiuse fino al 30.06.2020

d) Di squalificare il Sig. BINETTI Marco (TORMARANCIO) fino al 30.06.2020 per mancata assistenzadovuta all’arbitro nel corso della violenta aggressione subita dallo stesso (art. 19 comma 5 del condotta gravemente sleale).Sanzione così determinata in considerazione del fatto che benché sia stato inserito nella distinta conincarico di Massaggiatore, lo stesso ricopre la carica di Presidente della Società.

e) Di inibire il Sig. FABBRI Ferruccio, Dirigente Accompagnatore della società TORMARANCIO, fino al31.12.2019 per mancata assistenza dovuta all’arbitro nel corso della violenta aggressione subita dallostesso (art. 19 comma 5 del condotta gravemente sleale)

f) Di squalificare i sottoelencati calciatori della società TORMARANCIO nella misura di seguito indicata: DICUFFA Daniele, CASANICA Massimiliano, SANTINI Luca e DI LUCENTE Luca fino al 30.05.2024 epreclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC,DE AMICIS Damiano fino al 30.05.2020 e RANIERI William fino al 31.12.2019
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda Verdifra il gio mag 30, 2019 9:40 pm

Sanzioni degne di tale nome a Roma, meno col ragazzino di 14 anni.
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda cammello il ven mag 31, 2019 8:49 am

Sentenza sacrosanta...finalmente.
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda RSM_Assistant il ven mag 31, 2019 12:20 pm

arrigo ha scritto:Il Giudice Sportivo - Esaminati gli atti ufficiali relativi alla gara di cui in epigrafe RILEVA

- Prima dell’inizio della gara e nel corso della stessa sostenitori della società TORMARANCIO accendevano numerosi fumogeni che provocavano disturbo allo svolgimento della stessa.

- In più occasioni, inoltre, i medesimi facevano esplodere alcuni petardi di grossa potenzialità creando spavento tra agli spettatori.

- Infine, tifosi della società TORMARANCIO rivolgevano all’arbitro gravi offese e minacce

- Dai supplementi di referto inviati dal Direttore di gara vengono elencati una serie di atti violenti nei suoi confronti da parte di tesserati e sostenitori della società TORMARANCIO che di seguito vengono riportati.

- L’arbitro, al 28 del primo tempo espelleva il calciatore DI CUFFA Daniele della società TORMARANCIO per grave fallo di gioco nei confronti di un avversario.

- A seguito di tale espulsione entrava indebitamente sul terreno di giuoco il calciatore in panchina CASANICA Massimiliano che avvicinava l’arbitro proferendo al suo indirizzo gravi offese e minacce. Espulso, veniva allontanato dai propri compagni di squadra. Posizionatosi all’esterno del recinto di gioco reiterava altre offese.

- Al 39 del secondo tempo l’arbitro espelleva il calciatore SANTINI Luca per avergli rivolto espressioni offensive ed intimidatorie.

- In conseguenza di detta espulsione, il direttore di gara veniva accerchiato da tesserati della società TORMARANCIO che gli proferivano gravissime minacce. Fra questi identificava i Sigg. DE AMICIS Damiano e DI LUCENTI Luca che lo minacciavano di morte. Persistendo un clima intimidatorio e minaccioso da parte dei tesserati della società TORMARANCIO, per tutelare la propria incolumità, l’arbitro chiedeva l’intervento e la protezione del Vice Capitano RANIERI William senza ottenere risultati.

- Considerati espulsi i predetti e considerata l’assoluta assenza delle condizioni necessarie alla prosecuzione dell’incontro sia sotto l’aspetto regolamentare, la società TORMARANCIO si trovava in campo con un numero di calciatori inferiori rispetto al minimo previsti, sia sotto l’aspetto ambientale l’arbitro decideva di sospendere definitivamente la gara con il punteggio: G.CASTELLO TORMARANCIO 1 al 39 del secondo tempo.

- Assunta tale decisione, l’arbitro tentava di rientrare negli spogliatoi non riuscendovi perché trattenuto e bloccato per un braccio dal calciatore DE AMICIS Damiano della società TORMARANCIO.

- Nel contempo, l’arbitro senza difesa e impedito nel fare rientro nel proprio spogliatoio, veniva raggiunto e colpito da numerosi pugni violenti alla testa e al volto e con un calcio al fianco che gli provocavano tumefazioni alla faccia ed escoriazioni al fianco nonché piccola frattura primo incisivo superiore sinistro. L’arbitro identificava gli aggressori nei calciatori DI LUCENTE Luca, SANTINI Luca, DI CUFFA DANIELE e CASANICA Massimiliano della società TORMARANCIO.

- Il Dirigente della società G. CASTELLO, Claudio MORLUPO, accorreva a protezione dell’arbitro tentando, con forza, di sottrarlo all’aggressione facendolo entrare nello spogliatoio.

- In questo frangente, due sostenitori della società TORMARANCIO, riusciti ad accedere nel recintospogliatoi dapprima lanciavano all’indirizzo dell’arbitro una bottiglia di birra piena e una bottiglietta di acquache, tuttavia, non lo colpivano perché prontamente schivate e successivamente, uno dei predetti, colpivacon due pugni il citato dirigente della società G.CASTELLO, e provocava escoriazioni al Commissario diCampo al quale afferrava con forza il braccio.

- Veniva richiesto l’intervento della Forza Pubblica che, arrivata presso l’impianto sportivo, raccoglieva, tramite i documenti di identificazione, le generalità degli aggressori

- A causa delle ferite riportate l’arbitro, a mezzo autoambulanza veniva trasportato in codice Giallo pressol’ospedale San Camillo Forlanini di Roma dove, a seguito degli accertamenti diagnostici, gli sono statiriscontrati trauma cranico escoriazioni regione zigomatica sinistra, soffusione ecchimotica in regionefrontale, tumefazione dolente in regione temporale dx, piccola frattura primo incisivo superiore sinistro,tumefazione ecchimotica della mucosa labiale superiore, escoriazione del fianco sinistro, lieve iperemia delterzo medio del braccio dx, con prognosi di gg. 10 s.c.- I gravi fatti come sopra riportati meritano un approfondito ulteriore esame della Procura Federale della FIGC alla quale si trasmettono gli atti.

- In virtù degli artt. 11bis, 17 comma 4 lett. b art. 18 comma 1 lett. d) e h) e art. 19 comma 3 del condotta gravemente sleale

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a) Di infliggere alla società TORMARANCIO la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggiodi 0 3 nonchè l’ammenda di euro 1.500,00.

b) La retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza con conseguentepassaggio alla categoria inferiore.

c) obbligo di disputare le gare interne a porte chiuse fino al 30.06.2020

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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda cammello il ven mag 31, 2019 3:39 pm

Un consiglio ai giovani colleghi....se la situazione si fa pericolosa cercare di raggiungere subito gli spogliatoi, non capisco perchè il collega si sia andato ad infilare in quell'angolo chiuso in fondo. Da li non esci senza prenderle.
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda fischiofiasco il ven mag 31, 2019 4:27 pm

Non dovrebbe essere difficile identificare molti dei colpevoli anche per le autoritá preposte. Mi domando cosa scatti nella testa della gente: mentre quel poveretto si prendeva calci e pugni si sente urlare dalla tribuna "deficiente, hai rovinato una partita!". L'incolumità della persona equiparata ad un risultato sportivo di bassa categoria (con tutto il rispetto..). Questo schifo di mondo fa paura.
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Re: Arbitro pestato, altra vergogna a Roma: video

Messaggioda beppemallons il mer giu 05, 2019 11:08 am

Intanto la società Tormarancio ha presentato ricorso.
Il Presidente ha postato sulla pagina facebook le seguenti dichiarazioni:
Colpevoli....giustizia e’ fatta ....Santi moralisti tra gente comune tesserati giornali e giornalisti hanno avuto il loro momento di gloria per dire ... “ non si fa questo non è sport”:...vero .... chi può mai contraddire dopo immagini CHIARE ED EVIDENTI....
Non doveva accadere siamo i primi ad essere dispiaciuti rammaricati e saremo i primi a prendere provvedimenti nei confronti dei tesserati e giocatori che risulteranno colpevoli di qualsiasi atto lesivo o anche tentato nei confronti dell arbitro ....
se del caso non iscriveremo neanche la società al campionato di terza categoria ....
ma la morale no... non La accettiamo ....
Se non si comprende e conosce per davvero la realtà di queste categorie dove spesso andando in trasferta si prende e si riceve di tutto facciamo finta che tutto il contorno sia un mondo meraviglioso ..
se non si comprende che si mandano spesso arbitri soli contro tutti e per questo spesso la partita gli appare più cupa e tenebrosa di quanto realmente sia e per questo poi le conseguenti decisioni sono oggetto di frustrazioni o paure ; se non si comprende che se prendiamo sempre per verità assoluta i referti allora saremo sempre colpevoli in partenza.... ahimè non c è VAR non c’è quarto uomo non ci sono guardalinee non ci sono steward ;
Oggi abbiamo una sentenza pesante che possiamo accettare solo dopo che venga ricostruita con puntualità ciò che è accaduto dove ognuno ( compresi sopratutto i ns tesserati ) dovrà raccontare per filo e per segno ogni istante .... ma lo chiediamo anche al signor arbitro ( qualora ci fosse stato un errore nell indicare i tesserati ) a cui comunque porgiamo le ns scuse che non cancella nulla perché noi non cancelliamo ma ripartiamo dagli errori se commessi in qualsiasi categoria dovessimo andare a finire ...IL FATTO rimane grave e tale macchia rimane e rimarrà in maniera indelebile .
In qualità di Presidente sono stato squalificato per due anni “ per non aver difeso L arbitro dall ‘ aggressione “....(ringrazio a tal proposito il Corriere dello sport ed il suo estensore per aver indicato tutti gli squalificati senza però entrare nel merito delle stesse ma d altronde siamo ancora in attesa dei chiarimenti sul referto a suo tempo pubblicato prima del comunicato ).
Solo oggi quindi scopro di non essere un super eroe di non essermi trasformato in Power Ranger per capire attraverso la telepatia che lo stesso non solo avrebbe interrotto la partita ( senza quindi comunicare nulla) ma che addirittura sarebbe uscito dall impianto di gioco senza andare negli spogliatoi.
Ma tant è la responsabilità oggettiva a volte arriva anche oltre la natura umana .
Colpevoli quindi.... giustizia SOMMARIA e’ fatta .
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