Mi permetto di dissentire dalla maggior parte di voi, non centrate la vera questione. Zappi compreso, il quale evidentemente manca del giusto approccio alla vicenda (che non può che essere esclusivamente giuridico).
Il Bonus è stato pensato per tutelare dei LAVORATORI (andate a leggervi il post di Spadafora del 12 di Giugno, in cui parla di tutela dei "lavoratori sportivi" a più riprese). Non dei liceali, non degli universitari, non un bonus una tantum a sostegno delle spese di persone in difficoltà. Ma un sostegno al REDDITO di lavoratori che non potevano lavorare. Qualcuno di noi può definirsi LAVORATORE, in qualità di arbitro? Qualcuno di noi può definire REDDITO i rimborsi spese che riceviamo?
Ecco, quindi, che una norma scritta male ha portato a delle conseguenze non volute da chi la scritta.
Giusto approfittarne? No, se siamo arbitri, se siamo consapevoli di quello che siamo (prima ancora di quello che facciamo) non avremmo dovuto farlo a priori. E non cambia nulla parlare di "reale bisogno": chi stabilisce un reale bisogno? Ma di cosa stiamo parlando?
Tutti poi ignoriamo che siamo dei VOLONTARI e che il nostro è un HOBBY (come il nostro Presidente non manca mai di ricordare...). Quindi fatemi capire, quando serve per prendersi dei soldi (in maniera abnorme) siamo LAVORATORI e quando invece si tratta di avere maggiori tutele (penso agli AE di C che rischiano di perdere il lavoro a causa dei lunghi raduni infrasettimanali e alle trasferte) ci viene detto di no perchè siamo VOLONTARI e il nostro è un HOBBY? C'è una ipocrisia e una contraddizione, ripeto giuridica alla base, incredibile.
E gente come Zappi in primis si è comportata in maniera irresponsabile (per non parlare delle direttive dall'alto).