UW54 ha scritto:Scusate, ma secondo voi tenta di colpire la palla o l’uomo? In generale, eccezion fatta per trattenute, schiaffi, testate, calcioni e simili, vedete mai il tentativo di un giocatore di colpire l’avversario? Se la palla è giocabile non vedo il senso di starsi ad attaccare al cavillo di tentare di colpire. Keita tentava di colpire la palla e Zapata ha fatto il furbo, e gli è andata pure bene. Basta dire che Banti ha chiamato una OFR per capire quanto chiaro sia stato l’errore.
carlitos1983 ha scritto:Confermo anch'io, keita ha protestato ed anche a lungo, sky ha mostrato un paio di inquadrature dove si vedeva chiaramente.
andre-rm ha scritto:Mi permetto solo di dire che a mio modo di vedere “tentare di colpire” è quando un calciatore vuole colpire l’avversario in modo deliberato e chiaro e non ci riesce solo per caso. Ma in una contesa del pallone e, soprattutto, in uno sport di contatto e di contrasti, ogni contrasto allora può essere visto come tentare di colpire l’avversario.
Qui semplicemente ci troviamo di fronte all’antitesi del concetto stesso di VAR per motivi che non sto qui ad analizzare perché poi mi si prende per prevenuto. L’arbitro crede di aver visto una cosa, cioè un contatto, il VAR gli chiede cosa ha visto, risponde contatto, questo non c’è e quindi viene richiamato. Poi inspiegabilmente si auto conferma.
andre-rm ha scritto:Mi permetto solo di dire che a mio modo di vedere “tentare di colpire” è quando un calciatore vuole colpire l’avversario in modo deliberato e chiaro e non ci riesce solo per caso. Ma in una contesa del pallone e, soprattutto, in uno sport di contatto e di contrasti, ogni contrasto allora può essere visto come tentare di colpire l’avversario.
Qui semplicemente ci troviamo di fronte all’antitesi del concetto stesso di VAR per motivi che non sto qui ad analizzare perché poi mi si prende per prevenuto. L’arbitro crede di aver visto una cosa, cioè un contatto, il VAR gli chiede cosa ha visto, risponde contatto, questo non c’è e quindi viene richiamato. Poi inspiegabilmente si auto conferma.
Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:
• caricare
• saltare addosso
• dare o tentare di dare un calcio
• spingere
• colpire o tentare di colpire (compreso con la testa) • effettuare un tackle o un contrasto
• sgambettare o tentare di sgambettare
10. Quali sono gli atti che determinano il gioco pericoloso e come dovranno essere puniti?
Il gioco pericoloso è determinato da quegli atti che, compiuti senza intenzionalità e con poca accortezza possono, a giudizio dell’arbitro, risultare pericolosi per chi li compie o per gli avversari, come ad esempio: calciare o tentare di calciare il pallone con la gamba tesa e sollevata dal terreno in contrasto con l’avversario; effettuare una “sforbiciata” pericolosa per un avversario, abbassare la testa all’altezza del piede di un avversario che sta calciando il pallone.
Il gioco pericoloso, di norma, è punito soltanto con un calcio di punizione indiretto. Non si rende responsabile di gioco pericoloso il portiere che, per impossessarsi o per respingere il pallone, si lancia fra i piedi di un avversario.
, avrei ritenuto corretta l’assegnazione del calcio di punizione indiretto ed espulsione per DOGSO.Un calcio di punizione indiretto è assegnato se un calciatore:
• ostacola la progressione di un avversario senza che ci sia contatto fisico
Galaxy ha scritto:Per cercare di capire meglio cosa si intende per “tentare di colpire” ho aperto il regolamento e con la ricerca delle parole ho trovato tutte le parti in cui si cita la parola “tentare”.
Nella voce principale di “calcio di punizione diretto” c’è scritto:Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:
• caricare
• saltare addosso
• dare o tentare di dare un calcio
• spingere
• colpire o tentare di colpire (compreso con la testa) • effettuare un tackle o un contrasto
• sgambettare o tentare di sgambettare
Mentre, nella guida pratica aia, troviamo che10. Quali sono gli atti che determinano il gioco pericoloso e come dovranno essere puniti?
Il gioco pericoloso è determinato da quegli atti che, compiuti senza intenzionalità e con poca accortezza possono, a giudizio dell’arbitro, risultare pericolosi per chi li compie o per gli avversari, come ad esempio: calciare o tentare di calciare il pallone con la gamba tesa e sollevata dal terreno in contrasto con l’avversario; effettuare una “sforbiciata” pericolosa per un avversario, abbassare la testa all’altezza del piede di un avversario che sta calciando il pallone.
Il gioco pericoloso, di norma, è punito soltanto con un calcio di punizione indiretto. Non si rende responsabile di gioco pericoloso il portiere che, per impossessarsi o per respingere il pallone, si lancia fra i piedi di un avversario.
Ora tento di dirimere la questione prendendo come esempio tre casistiche: il rigore di Wallace su Strootman, il fallo di Meret su Ronaldo e questa.
La mia interpretazione di quelle righe di regolamento è questa: per dare un calcio ad un avversario si intende effettivamente colpirlo, indipendentemente dal fatto che l’intenzione del difendente fosse di colpire il pallone o meno, mentre per tentare di dare un calcio si intende avere l’effettiva intenzione di colpire l’avversario, a prescindere dal successo o meno della propria azione (per dire, se il famoso calcio di Totti a Balotelli non fosse andato a segno, sarebbe stato ugualmente corretto espellerlo e decretare il calcio di punizione diretto). Pertanto, un intervento di un difendente che mira a prendere il pallone, mancando sia esso sia l’avversario, non va sanzionato ne tatticamente ne disciplinarmente. Il caso di Wallace è proprio questo, quindi in quel caso sarebbe stato corretto ammonire strootman per simulazione e assegnare il calcio di punizione indiretto alla Lazio. Nel secondo caso, invece, ricordando che:, avrei ritenuto corretta l’assegnazione del calcio di punizione indiretto ed espulsione per DOGSO.Un calcio di punizione indiretto è assegnato se un calciatore:
• ostacola la progressione di un avversario senza che ci sia contatto fisico
Nel terzo caso, secondo me si è configurata la casistica che ho citato della guida pratica aia: sarebbe stato corretto un calcio di punizione indiretto e giallo per imprudenza.
A mio avviso in nessuno di questi tre casi si è verificato un tentativo di colpire l’avversario. Un esempio di tentativo di colpire l’avversario un po’ meno estremo di quello di Totti, ad esempio, è quello di Nuytinck in un Udinese-Milan di qualche anno fa, dove la sua intenzione era effettivamente quella di colpire l’avversario e si è effettivamente concretizzato il “tentativo”.
Questa è la mia interpretazione del concetto di “tentare” di colpire, ho cercato di analizzare e interpretare il regolamento, se ritenete che sia sbagliato, sarebbe interessante un confronto.
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