Juniores Provinciali VCO

[Ref02_]

https://www.sprintesport.it/giovanili/2 ... ta-527742/

[Observer]

Partendo dal presupposto che anche questo mio rimedio è di per se non efficace in Toto, fino a quando non arriveremo alla radiazione dai ranghi della FIGC delle società che si macchiano di tali comportamenti violenti e vili, non ne usciamo.

Di sicuro, quella multa non la pagheranno.

Voglio vedere se a fronte del mancato pagamento gli bloccheranno la matricola FIGC e fino a che non pagano, non si iscrivono a nessun campionato!

Purtroppo la FIGC non ha strumenti coercitivi per obbligare le società o i tesserati (peggio ancora) a pagare le sanzioni.

Ho letto solo parzialmente l’articolo del giornale che avete postato. A metà mi è montato un crimine che non potete capire.

Solidarietà alla Sezione oggetto di questo gesto vile, è un abbraccio di cuore e sincero al collega.

[saveri55]

l'unico modo per non pagare la multa è far sparire la società e poi riformarne un'altra...altrimenti c'è sempre il pagamento coattivo (se non paghi, non giochi oggi) cosa attuata di frequente

-- sab apr 29, 2023 8:43 am --

[missed_approach]

Partendo dal presupposto che anche questo mio rimedio è di per se non efficace in Toto, fino a quando non arriveremo alla radiazione dai ranghi della FIGC delle società che si macchiano di tali comportamenti violenti e vili, non ne usciamo.

Rifondano con nuova matricola.

La soluzione ci sarebbe, ma è molto costosa in termini di iscrizioni e di consenso:

1) radiazione delle persone comminata alla minima violenza

2) penalizzazione di 15 punti in classifica ad ogni violenza

La prima, non ha nessuna finalità riabilitativa ne ambisce ad essere un deterrente: semplicemente serve ad epurare la feccia,pura repressione.

La seconda invece fa da deterrente, responsabilizzando le Società stesse : "occhio a chi tesseri se non vuoi mandare in fumo la stagione".

Riguardo il settore giovanile, bisognerebbe lavorare esclusivamente sui dirigenti, visto che tutto dipende da loro.
Come abbiamo accettato il tasso alcolemico 0,0 per i neopatentati, dobbiamo mettere la protesta 0,0 per i dirigenti nel settore giovanile considerato che gli arbitri che militano all'OTS sono quasi tutti adolescenti dai 14 ai 17 anni in formazione.
Protesta, automatico.
E giù andare...

Forcaiolo? Boh fate voi ma qui col garantismo e con il buonismo siamo a livelli del Sud America.
Mi pare che ad oggi tutte le ricette siano state un vero buco nell'acqua.
Perchè non provare un po' di regime(sportivo)?

[OldRef]

A mio parere le recenti variazioni delle normative antiviolenza ( viewtopic.php?f=35&t=25790 ) rappresentano un buon passo avanti, ma, carissimi Gravina/Pacifici, il traguardo del "abbiamo fatto tutto il possibile" è ancora assai lontano.

In pratica ora sono raddoppiate le sanzioni minime, ma non si capisce quando sono da applicare le massime (vedi https://www.figc.it/media/95475/codice- ... -figc_.pdf: "La sanzione della inibizione non può superare la durata di cinque anni. Gli organi della giustizia sportiva che applichino tale sanzione nel massimo edittale e valutino l'infrazione commessa di particolare gravità, possono disporre, altresì, la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC"), vediamo di definirlo prima che succeda qualcosa di irreparabile.

Nei casi come questo del piemontese la norma è facilmente aggirabile, a fine anno la società non paga e dichiara l'inattività, per poi chiedere una nuova affiliazione con nuova matricola che puntualmente le verrà concessa. Inoltre i ventenni che hanno picchiato l'Arbitro li rivedremo magari in terza categoria fra quattro anni pronti a reiterare le violenze, in casi come questo i 5 anni + radiazione a mio avviso devono essere automatici appunto per evitare tali situazioni.

Infine potrebbe essere un buon deterrente il pubblicare sui siti AIA e FIGC i casi di condanne penali/civili (se ce ne sono) a carico di chi ha percosso un Arbitro che poi ha ricevuto il totale supporto legale da AIA e FIGC.

[marblearch]

La radiazione non è nemmeno da prendere in considerazione. Nell'ordinamento penale l'ergastolo non si completa mai ( a meno che non sia ostativo). Il pentimento e la riabilitazione sono previsti non solo nei precetti cristiani , ma anche negli ordinamenti giudiziari. Non si vede perché un ragazzo che gravemente sbaglia, dopo 5 anni di astensione dal calcio, non possa tornare a giocare ,magari migliore di prima. Oppure si ipotizza che torna per "reiterare" l'atto di violenza? Come dire che se uno ruba, lo si deve "far fuori" perchè tornerà sicuramente a rubare?

[Georghe84]

L'ho già scritto e lo ripeto. Bastano due mosse, che però deve decidere d'imperio la FIGC:
1) ogni giocatore nel tesserarsi accetta che le sanzioni amministrative per atti di violenza da lui commessi siano a lui direttamente imputabili (e non più alle Società, in prima battuta); dopo di che, se non paga nei tempi prestabiliti, si avvia una azione coattiva (se ha una busta paga); in terza battuta, ci si rivolge alla Società (se il tesserato in questione è nullatenente e non ha una busta paga);
2) ogni società paga a inizio anno una polizza fidejussoria che serve proprio a coprirla nell'eventualità che un proprio tesserato compia atti di violenza e poi non paghi personalmente la sanzione.

[Observer]

Le società a inizio stagione depositano una cifra che viene definita "fondo multe" che poi scala in relazione alle sanzioni che vengono loro comminate.

Il problema per i singoli è che questo meccanismo non è attuabile, perchè generebbe una serie di contenziosi infinita. Prima di tutto, nessuno accetta espressamente tesserandosi a una società di calcio, di farsi mettere le mani in tasca con esazioni coattive, che non sono più previste nemmeno per le squadre.

E' una questione di civiltà giuridica, per pignorare un quinto occorre una sentenza di un magistrato.

Ora, condannare un singolo al pagamento di una somma si può fare e nel passato si fece. Fu una vittoria di Marcello nei confronti della FIGC (mi pare che fosse il 2016/2017).

Non fu applicabile, perchè non esistono meccanismi coercitivi che permettono di pignorare unilateralmente il quinto senza una sentenza della magistratura.

Peggio ancora, fare un ingiuntivo.

Capisco i nostri desideri di giusta rivalsa, ma occorre fare anche i conti con 2000 anni di storia della civiltà giuridica.

Una cosa che secondo me si potrebbe fare, è aumentare a dismisura i fondi multe non a carico della singola categoria (che ne so, Allievi, Juniores, Prima Squadra) ma relativo alla matricola FIGC. Questo da un lato disincentiverebbe il nascere di squadre di calcio fondate sul niente. Ovvero, ti iscrivi a un campionato se hai la liquidità sufficiente per poter far fronte al comportamento dei tuoi tesserati.

E secondo, si potrebbe estendere il concetto di responsabilità oggettiva delle società per il comportamento dei propri tesserati. Ovvero: il mondo del calcio se la prende con la squadra e con un cospicuo fondo multe depositato. E la società se lo ritiene, si rifà in solido con il tesserato o con il sostenitore che porta alla sanzione.

Poco inclusivo, ma questo determinerebbe una diminuzione drammatica del numero di squadre che si iscrivono ai campionati.

E già di immagino il fuggi fuggi verso altre affiliazioni.

[lahir]

La radiazione non è nemmeno da prendere in considerazione. Nell'ordinamento penale l'ergastolo non si completa mai ( a meno che non sia ostativo). Il pentimento e la riabilitazione sono previsti non solo nei precetti cristiani , ma anche negli ordinamenti giudiziari. Non si vede perché un ragazzo che gravemente sbaglia, dopo 5 anni di astensione dal calcio, non possa tornare a giocare ,magari migliore di prima. Oppure si ipotizza che torna per "reiterare" l'atto di violenza? Come dire che se uno ruba, lo si deve "far fuori" perchè tornerà sicuramente a rubare?

Capisco il tuo ragionamento e non è campato per aria, tuttavia, non sono molto d'accordo e secondo me il paragone non è calzante. Con il diritto penale andiamo a toccare la libertà della persona che è un bene preziosissimo e che pertanto deve trovare un briciolo di tutela anche nei casi più gravi (come l'ergastolo).

Con la radiazione non andiamo a toccare la libertà personale del soggetto, ma solo la sua facoltà di scegliere di giocare a calcio. Giocare a calcio non è un diritto.

Se vogliamo tornare ad un parallelo con l'ordinamento penale, esiste per determinati reati l'interdizione perpetua dai pubblici uffici: tu cometti un reato, ti redimi, sei libero ma non potrai mai più ricoprire pubblici uffici (essere dipendente di una PA). Per cui nel nostro caso la FIGC ti dice: puoi pure redimerti, ma io non ti voglio più nei miei ranghi.

Del resto, se pensiamo a noi arbitri, c'è un paradosso: basta saltare una quota associativa per avere il ritiro tessera che di fatto è una radiazione, se invece pesti a sangue un arbitro dopo 5 anni puoi tornare amico come prima.

[marblearch]

La radiazione non è nemmeno da prendere in considerazione. Nell'ordinamento penale l'ergastolo non si completa mai ( a meno che non sia ostativo). Il pentimento e la riabilitazione sono previsti non solo nei precetti cristiani , ma anche negli ordinamenti giudiziari. Non si vede perché un ragazzo che gravemente sbaglia, dopo 5 anni di astensione dal calcio, non possa tornare a giocare ,magari migliore di prima. Oppure si ipotizza che torna per "reiterare" l'atto di violenza? Come dire che se uno ruba, lo si deve "far fuori" perchè tornerà sicuramente a rubare?

Capisco il tuo ragionamento e non è campato per aria, tuttavia, non sono molto d'accordo e secondo me il paragone non è calzante. Con il diritto penale andiamo a toccare la libertà della persona che è un bene preziosissimo e che pertanto deve trovare un briciolo di tutela anche nei casi più gravi (come l'ergastolo).

Con la radiazione non andiamo a toccare la libertà personale del soggetto, ma solo la sua facoltà di scegliere di giocare a calcio. Giocare a calcio non è un diritto.

Se vogliamo tornare ad un parallelo con l'ordinamento penale, esiste per determinati reati l'interdizione perpetua dai pubblici uffici: tu cometti un reato, ti redimi, sei libero ma non potrai mai più ricoprire pubblici uffici (essere dipendente di una PA). Per cui nel nostro caso la FIGC ti dice: puoi pure redimerti, ma io non ti voglio più nei miei ranghi.

Del resto, se pensiamo a noi arbitri, c'è un paradosso: basta saltare una quota associativa per avere il ritiro tessera che di fatto è una radiazione, se invece pesti a sangue un arbitro dopo 5 anni puoi tornare amico come prima.

lahir, dici cose molto giuste, tuttavia, personalmente , non ritengo una buona pratica "umana" la condanna perpetua. E un mio pensiero, ma credo che a volte si sbagli nella vita e che si debba poter pentirsi e pensare di aver sbagliato. Cinque anni, sono più che sufficienti, a mio modo di pensare.