saggio71 ha scritto:Per chi conosce bene la realtà della sezione di Bologna è veramente assurdo che i vertici siano deferiti per irregolarità amministrative senza considerare i soldi che sono entrati nelle casse sezionali...preciso che se fossero state rilevate gravi mancanze amministrative, se fossero stati violati gravemente i regolamenti contabili e che soprattutto ci fossero stati danni economici (ammanchi notevoli) a carico dell'Associazione allora sì che bisognerebbe perseguire (sportivamente) i colpevoli...
Non ho ben compreso se veramente Felicani e Rizzoli siano stati deferiti, se fosse confermato ciò va comunque precisato che sono persone,per quello che ho avuto occasione di conoscerli specialmente Mauro Felicani, veramente molto competenti e che rappresentano un patrimonio per la nostra Associazione. Chi ha avuto come osservatore Mauro Felicani è stato veramente fortunato per la competenza e le capacità tecniche di Mauro...
Già solo il deferimento sarebbe sbagliato ed è la dimostrazione di come l'AIA possa essere piena di incomprensioni: mi pare che il ns. Presidente Nicchi abbia ripetuto più vole che dobbiamo aprirci all'esterno, fare marketing, ricercare risorse economiche...e allora perchè deferire i vertici bolognesi? Se hanno sbagliato delle formalità o le procedure adottate non sono state corrette secondo i regolamenti contabili, ma la sostanza è corretta, trovate giusto che queste persone siano punite? ricordo comunque che il deferimento non comporta una sanzione automaticamente
Qualche tempo fa ci fu uno "scandalo" nella gestione del Comitato Regionale del Settore Giovanile Scolastico dell' Emilia Romagna quando l'allora presidente Roberto Pasini e il segretario Terlizzi sono stati inibiti rispettivamente per 2 anni e 18 mesi per un ammanco nelle casse del comitato per circa 200.000 € (è in corso anche un procedimento penale).
Nell'allegato a pagina 9 c'è la sentenza della CAF.
Se la stessa cosa fosse successa nell'AIA (non so dove un presidente di sezione avesse trovato 200.000 €) a cosa sarebe andato incontro il colpevole
Sono d'accordo su ogni parola.
Purtroppo siamo vittime di un regolamento assurdo e di una dirigenza impresentabile. Ho raccontato i fatti, nulla di più, purtroppo...
-- gio mar 04, 2010 10:26 am --
La scelta di Dal Forno e le cose disoneste che Dal Forno ha combinato durante questi due anni, in particolar modo alla fine della scorsa stagione, che hanno poi portato alla riparazione dei danni da parte del C.N. con le proroghe a Baratta, Palazzino ecc.
Partiamo da un presupposto. Io non definirei Dal Forno un disonesto, dato che, a mio parere, è stato semplicemente un designatore scadente che, nei due anni di regno sulla CAN PRO, altro non ha fatto che promuovere elementi che gli erano stati "segnalati" da altri. Certamente non lo si può definire uno scopritore di talenti.
La scelta di Dal Forno (effettuata da Gussoni, non dimentichiamolo) è stata una scelta basata non certo sulla statura tecnica del soggetto ma sulla necessità di avere un fedelissimo sulla poltrona di una commissione importante come quella della CAN-C CAN -PRO. Dopo il breve mandato di Boggi, uomo e tecnico di ben altra caratura, e soprattutto dopo le dimissioni dello stesso in seguito alle vicende sopra esposte (e ben note: pensavo che non si sapessero nell'ambiente le vere motivazioni delle dimissioni di Boggi e Tedeschi ma evidentemente mi sbagliavo) Gussoni aveva necessità di avere il controllo anche della CAN PRO. Non neghiamolo: la scelta di Dal Forno fu una sorpresa per tutti, sia per gli arbitri ed assistenti della categoria che per tutti gli associati. Lo stesso aveva svolto diversi compiti all'interno dell'AIA ma mai di primissimo livello.
Sebbene non siano mai emerse le promozioni di fine stagione del Dal Forno hanno provocato sempre grandissime polemiche nella categoria, perchè molte di queste risultarono cervellotiche, con l'ascesa alla CAN di arbitri ed assistenti comparsi dal nulla e, alla prova dei fatti, eclissatisi nel nulla nel breve di poco tempo alla CAN.
Dato che si parla di Palazzino, analizziamo la sua situazione.
Palazzino arriva alla CAN-C assieme al corregionale Valeri, entrambi dotati di ottime qualità. Palazzino, a mio modestissimo avviso, dotato di talento cristallino, Valeri più costruito ma certamente valido.
Vediamo la parabola di Palazzino. Esordisce tra i primissimi durante la prima stagione, nella seconda si palesa come un arbitro dal brillante futuro, poi esplode calciopoli ed iniziano i guai.
Direte: che c'entra? C'entra, c'entra, purtroppo...
E' necessario fare un lungo giro per comprendere le complesse dinamiche alla base della situazione Palazzino.
Appena scoppia Calciopoli l'AIA, in primis l'allora presidente Lanese, decide di fare pulizia (si farà pure di lui stesso pulizia, ma in quel momento il presidente era ancora il messinese), eliminando dalla CAN Gabriele, Dattilo (che aveva avuto un'ottima stagione), Mazzoleni Mario. Tutti casualmente amici stretti di Massimo De Santis che, inutile negarlo, appariva come il vero capo-clan degli arbitri italiani. Mazzoleni fece un bel po' di confusione ma la dismissione più clamorosa fu quella di Dattilo. Casualmente, poco tempo DOPO (attenzione a questi particolari) Dattilo venne iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere (per la ben nota faccenda delle schede svizzere).
Palazzino è stato, mai negandolo, amico di Massimo De Santis (e che c'è di male? Avrà fatto degli errori, ma non per questo un uomo deve vivere nella solitudine...).
So che è complesso il ragionamento ma vi assicuro che la storia è proprio questa.
Ricordate un altro elemento: all'inizio della stagione post-calciopoli venne sospeso anche Ciampi di Roma, a causa di un'intercettazione telefonica con la quale si scoprì che lo stesso parlava spesso al telefono con De Santis. Per questa gravissima colpa (sic!!!!!!!) lo stesso Ciampi venne sospeso per due mesi (se non ricordo male) e poi messo ai margini della CAN (come oggi, del resto, con mio sommo dispiacere perchè a mio parere si tratta di ottimo arbitro, ma a fine stagione il destino è segnato fin da settembre e sarebbe già stato dismesso se non si fosse dimesso Girardi lo scorso anno).
Idem dicasi per Palazzino.
Il terzo anno arriva dietro a Valeri (e ci può stare, nessuno scandalo).
Il quarto anno arriva dietro a Tozzi (con tutto il rispetto, un abisso tra i due. Tozzi, a fine stagione, rischia a sua volta di salutare la compagnia).
L'anno scorso arriva dietro a Doveri. Io non giudico la qualità dell'arbitro, ciò che dovrebbe sollevare scandalo (ma non lo fa, chissà perchè) è un altro elemento. Si sapeva che Doveri sarebbe stato promosso a fine anno già da metà stagione e non perchè girasse voce. Durante una puntata della DOmenica Sportiva il designatore della CAN Collina disse testuale: "domani vedrò Cosenza - Catanzaro in diretta perchè c'è un arbitro che mi interessa".
Tre riflessioni: è il caso che un designatore dica una fesseria del genere nel corso della trasmissione più seguita dagli sportivi?
Le promozioni le decide il commissario della CAN PRO o quello della CAN?
Come si sarà sentito Palazzino sentendo una dichiarazione del genere?
Inutile dire che a fine stagione si è sollevato un polverone pazzesco a Roma, perchè Palazzino aveva voti nettamente superiori agli altri, avrebbe meritato ampiamente la promozione ma continuava a subire il veto di Dal Forno (dietro input di Gussoni, ovvio: lo stesso dicasi di Baratta, salernitano come Boggi...).
Insomma la spiegazione del sesto anno a Palazzino è da ricercarsi nel fatto che i vertici dell'AIA si sono accorti che qualcosa non quadrava (anzi molto) e non sarei sorpreso se scoprissi, prima o poi, che gli stessi arbitri abbiano sollevato il problema con il presidente Nicchi, eletto da poco tempo.
Sottolineo un altro elemento, per chiarezza ulteriore.
Le norme di funzionamento della CAN PRO prevedono una permanenza massima nella categoria di quattro stagioni con eventuale concessione (per i soliti "motivi particolari") della quinta in deroga. A Palazzino, Baratta e Corletto è stata concessa la SESTA, contro ogni regolamento (lo rispettiamo, presidente NIcchi? Vogliamo vigilare, signori del Comitato Nazionale? Mi spiegate cosa ci state a fare a Roma se non alzate la manina nemmeno per segnalare una violazione del regolamento associativo? Volete lavorare per il bene dell'Associazione oppure volete solo scaldare la comoda poltrona del potere?). Chiaro, lampante che questa idiozia (non per gli arbitri ma per la decisione in se') è da ricercare nel fatto che Dal Forno ha combinato tali e tanti pasticci che non si è trovato altro modo che utilizzare questo espediente per calmare gli animi di qualcuno. Non è un caso che Dal Forno sia stato esautorato già prima di fine stagione (appena eletto Nicchi disse che il designatore della CAN PRO sarebbe stato il deferito e sospeso Braschi, con buona pace della credibilità dei personaggi di potere...).
Che ne sarà di Palazzino a fine anno? Io spero venga finalmente promosso per le notevoli qualità arbitrali di cui è in possesso, ma ho i miei dubbi.
Meglio non parlare, infine, degli assistenti. Ci sarebbe da discuterne per giornate intere ma, si sa, gli assistenti sono da sempre una sorta di merce di scambio, con buona pace dei valori morali, della meritocrazia ed altre amenità del genere, sempre citate e sempre calpestate...