pized85 ha scritto:dodemac ha scritto:Parliamoci chiaro, quando mi visionano la cosa che ci interessa e che voto abbiamo preso, lo so. E normale, e tra di noi qui sul forum possiamo anche dircelo tranquillamente perche e normalissimo.
Posso dire con fierezza che non ho MAI chiesto un voto in vita....non ho mai avuto idea della mia media, non mi faccio certo condizionare dai voti.
Le conoscete le "vie di mezzo"? Essere interessati al voto è una cosa normale, ma nello spogliatoio, durante il colloquio, questo "interesse" deve essere lasciato da parte; non vi serve. In quel momento, quello che serve è ascoltare; ascoltare e comprendere. Ci sarà un momento, in seguito, in cui potrete interessarvi del voto.
mike90 ha scritto:ma se voi non siete d'accrodo con una cosa che vi dice l'osservatore, chiedete spiegazioni oppure lasciate perdere? io penso sia importante confrontarsi anche per loro con noi, per migliorarsi...o no?
Certo che si può chiedere spiegazioni, ci mancherebbe! Si può anche esprimere il proprio punto di vista, spiegare il perchè si è agito in un modo piuttosto che in un altro. Evitate però di entrare in polemica e soprattutto di arrampicarvi sugli specchi per convicere l'OA che avete ragione voi. Non dimenticate mai che la persona che avete davanti, è stata al vostro posto centinaia di volte; sono "giochetti" che conosce bene, per averli sperimentati in prima persona (e molto probabilmente con esiti negativi).
enigma ha scritto:Gli arbitri, se sbagliano una valutazione, molto spesso non succede niente mentre per gli osservatori, se sbagliano, possono rovinare la carriera di un arbitro.
Enigma: non ti "sottovalutare"
. Anche un arbitro, se commette un errore decisivo, nel momento decisivo di una gara decisiva, può
rovinare la stagione di una squadra. Esattamente come l'Osservatore. Ma una sola visionatura negativa, in mezzo a tante visionature eccellenti, non mette in pericolo la "carriera" di nessuno. Se l'errore di un OA è decisivo, significa che anche in altre occasioni l'arbitro non è stato "impeccabile"; così come avviene con le squadre: se sei la squadra più forte, un'arbitraggio
storto non ti preclude niente, ma se non lo sei (o non riesci a dimostrarlo), allora anche un solo errore può essere decisivo.