L’arbitro deve astenersi dall’iniziare o far proseguire la gara qualora si verifichino
fatti o situazioni che, a suo giudizio, ritenga pregiudizievoli per la incolumità
propria, per quella dei suoi assistenti o dei calciatori, tali da non consentirgli
di dirigerla in piena indipendenza di giudizio. Prima di adottare tali eccezionali
decisioni, l’arbitro - se le circostanze lo consentono - deve porre in essere tutte
le misure disciplinari che sono in suo potere.
Qualora tali circostanze non lo consentano o i provvedimenti assunti non
conseguano il ripristino delle condizioni di normalità, l’arbitro deve sospendere
definitivamente la gara o, se impossibile, continuarne la direzione pro-forma
esclusivamente al fine di evitare il verificarsi di eventi di maggiore gravità.
Tale seconda decisione potrà essere comunicata, nel momento e nei modi più
opportuni, agli assistenti, se ufficiali, e dovrà essere segnalata nel rapporto di
gara, precisando esaurientemente i motivi che la hanno determinata, nonché il
minuto esatto in cui la gara non è stata ritenuta più regolare.
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Risposta