Petto o coscia? L'arbitro si fa pollo
Domenico Celi, il primo direttore di gara ad assegnare un rigore al Lecce questa stagione, ha vinto un quintale di galletti, beffardo dono di un tifoso-commercante pugliese
di Paolo Prestisimone
ROMA - Petto o coscia? Eh sì, il signor Domenico Celi (foto), primo arbitro italiano che ha avuto "il coraggio" di dare un rigore al Lecce, domenica scorsa, la domanda se la dovrà fare parecchie volte, un quintale di volte almeno. A lui, difatti - fischietto che al 91' di Lecce-Atalanta sanzionando un 'mani' in area di un bergamasco, ha consentito ai pugliesi di segnare il 2-2 finale - toccherà in regalo un quintale di pollo.
Flavio Castrignanò, commerciante e allenatore del settore giovanile dell'Asd Copertino, aveva infatti promesso (convinto, supponiamo, che non sarebbe mai accaduta un'assurdità del genere): "Al primo arbitro che avrà il coraggio di assegnare al Lecce un calcio di rigore regalerò un quintale di pollo".
Il suo primo rigore del campionato il Lecce lo ha avuto appunto domenica scorsa. "Manterrò la promessa - dice il commerciante - e recapiterò il presente a Celi". Il problema, raccontano i suoi amici, è che all'arbitro il pollo non piace granché. Toccherà che cambi i gusti, e in fretta, prima che il quintale di petto e cosce vada a male. Certo, avesse saputo prima che quel fischio gli avrebbe portato in casa la suddetta quintalata di carne bianca, garantito che il fallo di mano dell'atalantino gli sarebbe sfuggito...
Fonte: Repubblica