da javasup il lun ott 22, 2007 8:22 pm
La D'Amico è una giornalista televisiva che per anni ha presentato programmi di informazione ed intrattenimento calcistico.
Se scrive 10 righe a pagina 15 non ci vedo nulla di male, magari le opinioni espresse possono essere poco condivisibili ma mi pare davvero superficiale denigrarne l'autrice solo perché donna. Eppure in televisione e sui giornali ci sono tanti caproni uomini che esprimono le loro idee e nessuno si sognerebbe mai di farli tacere (visto che in Italia c'è libertà di espressione).
Penso sia molto più scandaloso sorbirci Teo Teocoli alla domenica sportiva visto che non è nè un giornalista nè un conduttore di programmi sportivi.
Quello che invece mi fa riflettere molto sulla totale deficienza di qualche essere umano è l'affermare quale dogma assoluto che una persona di sesso femminile non possa essere competente di calcio.
Inutile che faccia degli esempi sulle persone.
Comunque sarei pronto a scommettere che chi ha affermato che le donne non potranno mai capire nulla di calcio pensa anche che gli uomini che capiscono di danza classica, o fanno i parrucchieri, sono omosessuali.