da aladar il ven gen 30, 2015 2:50 pm
Renzi ha fatto della politica del compromesso un suo pallino. Le riforme fa vedere di volerle fare con le opposizioni (chi ci sta). Secondo me ora ha fatto un capolavoro, pur non amandolo come personaggio. Con Mattarella ha trovato la quadra nel suo partito. Ha proposto un nome, al di la del metodo, che rispondeva al 99% ai requisiti chiesti dal CDX ovvero moderato, cattolico, competente, non alla ricerca di visibilità, intransigente. il CDX si é trovato spiazzato perché si trova con un candidato che in altri condizioni sarebbe stato ok, e per giustificarne il rifiuto parla di metodo sbagliato (infatti tutti i rappresentanti del cdx, al netto di Salveeeneee non fanno questioni di merito su Mattarella). Se il CDX ora si ritira dal patto del Nazareno, le carte vengono sparigliate e non so a chi convenga. Se il percorso di riforma con il CDX si ferma, di sicuro in parlamento determinate cose potranno essere portate avanti con altre forze politiche (dissidenti 5s, m5s stesso, SEL et similia) delle quali potrebbero essere ascoltate le istanze che fino ad ora erano state disattese proprio in virtu delle volonta di Berlusconi (nella fattispecie ad esempio la questione delle preferenze). Se le riforme vengono portate avanti senza il CDX alla fine faranno sciogliere le camere e andare ad elezioni con la nuova legge elettorale (2016). Se cosi succedesse la vittoria di Renzi ( con conseguenti premi di maggioranza) é abbastanza previsibile e allora li si che sarebbero dolori.
Obiettivamente secondo me c'é stata una mal gestione da parte di Berlusconi della cosa. Considerando Mattarella un buon personaggio avrebbe dovuto votarlo convintamente al primo turno, per poi battere cassa nella fase finale delle riforme elettorali e rafforzare la sua immagine di padre della patria senza soffermarsi troppo sul merito. Con tutta questa manfrina rischia di fare come l'asino di Buridano, che alla fine muore di fame...
Se volevo stare muta, facevo la pianista!