AssistantRef ha scritto:Mi pongo l'interrogativo: cosa fare di diverso?
Diciamo che qualcosa si potrebbe fare, ovviamente non come soluzione definitiva del problema (che pare in effetti non esserci) ma quantomeno per ridurre eventuali situazioni problematiche che possono sorgere. E cioè cercare di avere uno snellimento delle procedure e peranto non far passare anni ed anni per arrivare ad una sentenza che sia definitiva senza alcuna possibilità di appello. Ovviamente non dico che si debba fare tutto in mesi ma al massimo due anni non potrebbero essere un periodo sufficiente? Ora, sappiamo come spesso ci siano tante indagini da condurre, valutazioni da fare ed altro, però la mia sensazione è che si potrebbero (correggimi se sbaglio) differenziare le varie cause per importanza. Cioè dinanzi a situazioni di omicidi come queste, che necessitano di essere trattate in maniera credibile e delicata, impostare una certa priorità e celerità.
Mi rendo ad ogni modo conto di comee questo possa essere difficile, però non si può far stare una persona per 7 anni senza sapere se sia innocente o colpevole, e anzi prima colpevole e poi innocente o il contrario.
Ecco, ci vorrebbe più credibilità, mi limito a dire questo. Perché è possibile ricorrere sempre in appello? Se non vi fosse stato ricorso, non sarebbe stata ribaltata la sentenza. Scontato ma per me inaccettabile.. spero sia chiaro cosa voglio dire.
Cosa ne pensi?