Come ridefinito dalla recente riforma (http://www.repubblica.it/politica/2015/02/24/news/responsabilit_civile_magistrati_scheda-108124905/?ref=nrct-2), la responsabilità civile dei magistrati che sbagliano (nei casi circoscritti, e in senso più ampio rispetto al passato) c'è, anche se vale la forma della richiesta indiretta, ovvero il cittadino danneggiato si rivolge allo Stato, che poi esercita (nei casi previsti) l'azione di rivalsa sul singolo magistrato.
Nel caso dell'omicidio di Perugia, in attesa delle motivazioni della Cassazione, non vedo profili di dolo o colpa grave da parte dei magistrati coinvolti, e non credo possa scattare una richiesta di risarcimento per il solo fatto che in via definitiva si prende una decisione difforme da quanto deciso dai Giudici dei gradi precedenti, o per il solo fatto che la tesi accusatoria dei pubblici ministeri che avevano curato le indagini non porta a delle sentenze di condanna.
In aggiunta, si consideri che polizze assicurative a copertura della responsabilità professionale sono in essere anche tra i magistrati: http://www.associazionemagistrati.it/doc/22/responsabilit-civile-contabile-amministrativa-marsh-spa.htm