Il ritorno del Pescara in serie A

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Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda bracco75 il dom mag 20, 2012 7:35 pm

So che non è una notizia da prima pagina, ma una come tante ce ne sono a fine stagione, quando ci sono promozioni e retrocessioni. Ma permettetemi di sottolineare il ritorno in A del Pescara e del suo tecnico Zeman, una persona seria ed un maestro di sport, emarginato dai Moggi e compagni per le scomode verità che ha sempre detto, sul calcio, sulle farmacie, sui soldi. Non sono pescarese, nè abruzzese, ma abbraccio i biancazzurri ed il loro tecnico ed esulto con loro per il ritorno in A dopo quasi 20 anni.
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda Luca Marelli il dom mag 20, 2012 8:37 pm

Mi associo, sottolineando il fatto che anche oggi il Pescara ha offerto uno spettacolo straordinario. Organizzazione, ritmo, schemi, velocità, difesa: insomma, tutto ciò che serve per rendere il calcio un gioco piacevole da vedere. La dimostrazione che Zeman è un allenatore eccezionale punito per aver anticipato i tempi ed aver dichiarato apertamente il proprio rancore verso un mondo che faceva vomitare per tanti motivi.
Unica nota stonata la pessima giornata di Tommasi, mai visto così in difficoltà nonostante una gara mai sopra le righe: capita, si rifarà...
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda ale il dom mag 20, 2012 9:14 pm

Complimenti a Zeman per l'eccellente lavoro svolto questa stagione, promozione meritatissima per una squadra che ha sempre saputo giocare molto bene e divertire. Ha anche saputo mettere in luce giovani davvero bravi, su tutti Verratti, Insigne e Immobile.. speriamo che continui così anche l'anno prossimo.
Approfitto per fare i complimenti anche al Torino, che dopo tre anni ritrova la massima serie.
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda mucco il mar mag 29, 2012 1:37 am

Luca Marelli ha scritto:Organizzazione, ritmo, schemi, velocità, difesa: insomma, tutto ciò che serve per rendere il calcio un gioco piacevole da vedere. La dimostrazione che Zeman è un allenatore eccezionale punito per aver anticipato i tempi ed aver dichiarato apertamente il proprio rancore verso un mondo che faceva vomitare per tanti motivi.


Qui non sono per nulla d'accordo. Zeman, per altri versi una persona molto corretta, un grande uomo di sport, e un allenatore unico nel suo genere, non è capace di far difendere le sue squadre e il Pescara, come tutte le altre squadre da lui allenate, lo dimostra. Rimane un genio (secondo me) del gioco d'attacco. Ma non ha anticipato i tempi... non vedo nessuno che cerca di imitare il suo gioco volto alla ricerca della vittoria per 4-3. Perché è un gioco che nella massima serie spesso non paga.

Zeman, bontà sua, prova molto rancore ma non per un mondo che faceva vomitare per tanti motivi. Altrimenti lo sentiremmo oggi, tutti i giorni, a parlare del calcioscommesse. Zeman prova rancore solo ed esclusivamente per la società Juventus. E questo totalmente per motivi personali, il "mondo che faceva vomitare" non c'entra nulla nel suo caso.

Zeman viene in Italia grazie anche alla Juventus, quando suo zio Vycpalek, buon amico di Boniperti e che da allenatore aveva già vinto con la Juventus, grazie alla sua fama gli trovò un posto al Palermo, sua vecchia società. Zeman è uno ambizioso, ha in testa di ripetere la carriera dello zio. Vuole la Juve. Si fa la sua gavetta, proprio come lo zio, tra vari club siciliani, e dimostra tutto il suo valore (e i suoi difetti, specialmente in difesa) al Foggia, con il quale fa un grande ciclo. E' l'anno giusto, il 1994. La Juve è a un punto morto, e lui è la scelta giusta per diventare grandi di nuovo: giovane, vincente, con lo zio alle spalle, ha tutto per farcela.

Ma alla Juventus cambiano i piani. L'amico di Vycpalek Boniperti, manager della Juve fino a quel punto, si ritira e al suo posto sale una nuova classe dirigente - la Triade. Questi, che si dimostreranno dei criminali (si può dire? O devono andare in galera per esserlo, Luca?) ma specialmente in Moggi possedevano un'arguzia tecnica indiscutibile, giudicano Zeman inadatto - a mio parere giustamente, le difese bucate non hanno mai vinto nulla - e gli preferiscono un altro giovane, Lippi. L'onta delle onte per Zeman. Qui il boemo comincia a odiare tutto ciò che sarà Triade.

Zeman si trova un posto nella bella Lazio di Cragnotti. E' partita la sfida. Lui è il nipote di Vycpalek, sarà sicuramente in grado di dimostrare come la Juventus si fosse sbagliata! E infatti la sua Lazio gioca bene, fa risultati, fa punti. Ma non vince. Vince la Juve, per quattro lunghi anni in cui conquista tre scudetti su quattro e una Champions' League, arrivando in altre due finali e dimostrando di essere una delle squadre più forti, se non la più forte, al mondo. Tra l'altro, in essa gioca il primo Del Piero, uno che nel '98 se non si fosse infortunato forse avrebbe vinto Champions', Mondiale (Italia unica squadra a resistere 120' contro la Francia campione, senza di lui al 100%) e Pallone d'Oro. Una squadra fortissima. E qui, all'apice della sconfitta professionale, Zeman si lascia andare al livore. Accusa la Juventus di doping.

Partono i processi, mentre la Juventus continua a fare buoni piazzamenti. Le squadre di Zeman vincono dopo essere state lasciate da Zeman (Lazio, Roma), e la Juve riprende a vincere come nulla fosse. I processi si risolvono in un nulla di fatto. E Zeman? Passano gli anni, ma per lui rimane lo smacco professionale, e il livore conseguente. Completamente infondato.

Fine della piccola storia di un uomo, potete verificare il tutto ovviamente. E' strano come la razionalità di molte persone si annebbi quando si tocca il calcio - qui c'è un uomo che da anni e anni diffama una società che ha pagato tutto quello che doveva pagare, ma siccome attacca la Juventus la passa liscia ed è anche considerato un esempio di rettitudine per il solo fatto di "essere stato il primo" a puntare l'indice. Nonostante le sentenze abbiano poi detto il contrario di quello che dice lui.
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda Luca Marelli il mar mag 29, 2012 9:21 am

Boh, mucco, secondo me hai capito pochino del messaggio.
In primo luogo vorrei farti notare che Zeman ed il Pescara, nelle ultime 6 giornate, ha subito 3 gol (di cui 2 a Grosseto negli ultimi minuti dopo aver dilagato) e che il Pescara, ad inizio campionato, era pronosticata tra il decimo ed il dodicesimo posto.
Quando scrivo che "Zeman ha anticipato i tempi" non mi riferivo al gioco od ai moduli utilizzati ma alle inchieste giudiziarie. Calciopoli è stato ed è un casino inenarrabile per la confusione creata dai magistrati (che avrebbero potuto lavorare meglio) ma (almeno qui) non neghiamo la realtà. Calciopoli c'è stata e si avvertiva, all'interno della CAN si annusava che ben più di qualcosa non quadrava. Della storia personale di Zeman mi interessa poco o nulla, a me interessa quello che offre e, indubbiamente, è uno dei pochi allenatori che riescono ad incidere sulle squadre che dirige. Il Pescara di quest'anno è stato eccezionale, ha vinto il campionato di B con pieno merito davanti a squadre come Torino e Sampdoria (spianando entrambe nelle ultime giornate) che hanno investito infinitamente di più per tornare in serie A. Prende tanti gol? Pazienza, il fine del gioco che tanto amiamo è quello di segnare un gol in più degli avversari o, se preferisci, di subirne uno in meno. Non è un caso che la stessa Inter abbia per lungo tempo pensato a Zeman per il prossimo anno,rinunciandovi solo dopo aver pescato nella Primavera Stramaccioni, allenatore giovane, intelligenti e (soprattutto) a basso costo.
Che poi gli juventini non lo possano vedere è un altro discorso ma, onestamente, è un argomento che non mi appassiona.
Sulle sentenze: bah, vorrei ricordare che il processo per doping si è concluso con la prescrizione, che la giustizia sportiva ha pesantemente punito la Juventus e che a Napoli di tutto si può parlare tranne che di assoluzione.
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda bracco75 il mar mag 29, 2012 11:25 am

Zeman è un allenatore, ma soprattutto un uomo, vero. Non per niente dovunque è stato, che abbia vinto o perso, i tifosi lo adorano. Basta vedere l'entusiasmo che c'è a Roma - sponda giallorossa - pesando ad un possibile (e sempre più probabile) ritorno del boemo...
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda asterix84 il mar mag 29, 2012 11:36 am

un uomo che esprime sempre le sue idee (a volte sbagliate) senza paura di ritorsioni. Un plauso ad un UOMO in un mondo (quello del calcio) in cui spadroneggiano malavitosi-truffatori-delinquenti e pagliacci
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda mucco il mar mag 29, 2012 1:00 pm

Sì Luca, ho già scritto che Zeman è un ottimo allenatore e riesce a lavorare bene specialmente con i giovani. Poi la filosofia di gioco può essere condivisibile o meno, ma è un dato certo che a) è molto divertente; b) non ha mai vinto nulla. Il messaggio che ho scritto è per mostrare che l'odio che prova non era assolutamente legato alle vicende di Calciopoli ma a una pura diatriba personale, quella peraltro ingiustificata.

Luca Marelli ha scritto:Calciopoli c'è stata e si avvertiva, all'interno della CAN si annusava che ben più di qualcosa non quadrava.


Ti spiacerebbe raccontare la tua esperienza, se ti è possibile? Sono molto curioso di sapere come veniva vissuta la cosa nell'AIA in quegli anni. Cosa percepivate dall'esterno, dall'OT, cosa pensavate, eccetera.
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda advocat82 il mar mag 29, 2012 2:04 pm

b) non ha mai vinto nulla.


Bhè quest'anno ha vinto il campionato di serie B con una squadra partita per il 10/12esimo posto. Ogni volta sento e risento sempre la stessa canzone: Zeman non ha mai vinto niente. Bene, doveva vincere qualcosa con il Foggia? Salernitana? quel Napoli? quella Roma?
Con la Lazio arriva secondo, una squadra non certo il top, sfiorando uno scudetto. Alcune volte si leggono frasi da puri tifosi...
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Re: Il ritorno del Pescara in serie A

Messaggioda robt il mar mag 29, 2012 2:59 pm

Gli allenatori e i giocatori non si valutano per quello che hanno vinto.
Gli unici allenatori buoni sarebbero:
capello trapattoni lippi allegri mourinho, tutti gli altri scarsi.

Se valutiamo i giocatori per quello che hanno vinto allora cito Fiori Valerio del Milan Gottardi Guerino della Lazio, Rampulla Michelangelo della Juve.

Zeman ha trasformato una buona squadra da salvezza tranquilla in una macchina da gol.
E lo fece con il foggia, con la lazio che ancora non era quella stellare e con la roma (servidei, petruzzi, frau, paulo sergio delvecchio tra gli altri) è arrivata quasi al tpo
Invece fortunatamente nel calcio contano altre cose (i vincenti tra italia e europa sono 4 l'anno allora).
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