La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

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E poi parliamo anche di tutti gli altri sport, dal basket alla pallavolo, dal golf al tennis...

La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda onlyReferee il mar ott 28, 2014 8:54 pm

Roma - Meno privilegi e, soprattutto, meno soldi per il mondo del calcio che paga pegno della spending rewiew in salsa Coni. Il riassetto dei finanziamenti del Comitato olimpico nazionale alle Federazioni comporterà infatti per la Figc una sforbiciata nell’ordine dei 20 milioni l’anno, “tanta roba” se si considera che l’intero contributo dello Stato allo Sport italiano l’anno venturo si ridurrà di 7,602 milioni, appena l’1,84% (da 413,260 a 405,658 mln), che in tempi di crisi non è poco.
Alla Federcalcio andranno quindi circa 42,5 milioni. La svolta di Giovanni Malagò segna un cambio di rotta per lo sport italiano, con il riassetto dei contributi Coni che ridisegna le priorità del settore agonistico, dà un peso a ciascuna federazione in chiave olimpica, anche se - ma c’era da scommetterlo - susciterà polemiche a non finire.
«Un commento? meglio di no...» taglia corto il vicepresidente vicario di via Allegri e presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, mentre Claudio Lotito è più netto: «Il taglio dei contributi al calcio è fuori luogo, non è compatibile con una sana gestione».
«Può sembrare paradossale ma abbiamo fatto il massimo tenendo presente da dove partivamo», ha commentato Malagò al termine del consiglio informale tenutosi al Foro Italico e che ha visto presenti numerosi presidenti delle 45 federazioni sportive, tra gli altri, Petrucci (basket), Binaghi (tennis), Magri (volley), Giomi (atletica), Di Rocco (ciclismo) e Barelli (nuoto), uscito sorridente perché la sua federazione riceverà circa un milione in più.
Ufficialmente le cifre saranno svelate domani da Giunta e Consiglio che approveranno il budget 2015. Il calcio paga pegno ma per Malagò al mondo del pallone è andata anche bene: «È emerso che il calcio avrebbe perso l’80% del contributo riservato dal Coni, ho ritenuto giusto creare una dinamica di atterraggio a questa vicenda creando forchette di minimo e massimo a favore delle federazioni afffinché non ci fossero sperequazioni che avrebbero destabilizzato tutto il contesto».
«La cifra emersa con la fase 2 è di 25 milioni su un totale di 62,5», ha aggiunto Malagò che ha poi però spiegato che la Figc recupererà circa 5 milioni da dinamiche legate al finanziamento dello Stato e alla mutualità. La revisione dei contributi «è una novità solo per chi non l’ha voluta considerare fino adesso - ha sottolineato -. L’impatto poteva essere più grave».
Comunque di stangata si tratta se si pensa che dal 2006 ad oggi i contributi si sono di fatto dimezzati: da 81 di allora ai 42,5 di oggi. «Il calcio fa bene ad essere preoccupato - aveva anticipato nel pomeriggio Malagò - perché ci sono i numeri che sono assolutamente chiari in questo senso. Al tempo stesso il calcio penso che abbia tutti i presupposti per dimostrare che si possa fare in futuro qualcosa di più e di diverso. È un discorso partito poco dopo il mio insediamento e che per un anno era alla portata di tutti, molto chiaro e evidente. Credo che da questo punto di vista ci sia stata un po’ di sottovalutazione».
Forse non è un caso che il new deal dei contributi allo sport sia arrivato nel giorno che al Coni si presenta il progetto «Destinazione Rio», con le Olimpiadi nei pensieri della nuova dirigenza del Coni. Per molti anni lo sport italiano si è retto dal punto di vista finanziario sulla popolarità del calcio, che grazie alla mitica schedina del Totocalcio, ha fatto godere e sopravvivere tutto lo sport italiano di un flusso ingente di finanziamenti tali da garantire sviluppo e promozione anche a discipline poco praticate e con nessuna possibilità di autofinanziamento.
Ed è altrettanto vero che quel gran flusso di milioni che in questi anni è confluito nelle casse della Figc non è certo andato sprecato, servendo piuttosto a finanziare il calcio giovanile e le spese arbitrali. Il calcio, insomma - è il leit motiv dei censori dei tagli - ha fatto da traino agli altri sport, e non gli ha mai sottratto risorse. D’altro canto - sostengono invece i fautori della svolta - è giusto dare più soldi a chi porta medaglie alle Olimpiadi, a chi ha più tesserati perché la gloria a 5 cerchi non si conquista gratis.

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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda lahir il mar ott 28, 2014 10:54 pm

Che assurdità. E tutto per la retorica della bellezza e (presunta e mai provata) superiorità morale degli sport minori. E' lo sport più praticato e seguito del paese, ma si rendono conto che a farne le spese sarà il livello amatoriale? Bah...
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda missed_approach il mar ott 28, 2014 11:22 pm

Secondo me invece è giusto: ci sono tantissimi sport ed è giusta una ripartizione piu equa dei fondi pubblici sennò si fa come i diritti tv,dove 2 spicci vanno al Chievo e tutto a Juve Milan etc.. Noi avremmo tanto da imparare dall'NBA,con le leghe chiuse,con i contratti dei giocatori con la lega e non con la società(che gli paga solo lo stipendio),col draft,con molta piu competizione e spettacolo,con il tetto ingaggi. Lo so utopia,però il calcio deve trovare il modo di autofinanziarsi(stile Juventus stadium) sennò sono dolori..infatti poi quando andiamo in Europa sono schiaffi.
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda onlyReferee il mar ott 28, 2014 11:32 pm

Io la penso come te, missed_approach: è giusto lasciare una fetta più ampia dei finanziamenti anche agli sport minori in modo da garantire a questi maggior sviluppo e visibilità.
Ok che il calcio è più diffuso e gli spettano maggiori finanziamenti ma non esiste solo quello.

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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda asterix84 il mer ott 29, 2014 12:35 pm

gGiustissimo....basta parassiti che vivono solo di finanziamenti senza sapersi procacciare il guadagno....e poi cosa insegna il calcio ai ragazzi? quali sono gli esempi che da? tutti vogliono fare i calciatori perchè vedono i loro idoli avere macchine donne soldi senza fare sacrifici e dove i genitori/allenatori/tifosi non esitano ad insultare o venire alle mani pur di raggiungere una vittoria sporca.....ed allora che si dia spazio agli sport così detti minori dove se vuoi vincere devi fare sacrificio ed allenarti chissà che non cominci a cambiare la mentalità italiana del parassitismo ad ogni costo
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda javasup il mer ott 29, 2014 12:43 pm

Parassita un movimento che smuove il pil nazionale? non esageriamo!
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda aladar il mer ott 29, 2014 1:30 pm

asterix84 ha scritto:gGiustissimo....basta parassiti che vivono solo di finanziamenti senza sapersi procacciare il guadagno....e poi cosa insegna il calcio ai ragazzi? quali sono gli esempi che da? tutti vogliono fare i calciatori perchè vedono i loro idoli avere macchine donne soldi senza fare sacrifici e dove i genitori/allenatori/tifosi non esitano ad insultare o venire alle mani pur di raggiungere una vittoria sporca.....ed allora che si dia spazio agli sport così detti minori dove se vuoi vincere devi fare sacrificio ed allenarti chissà che non cominci a cambiare la mentalità italiana del parassitismo ad ogni costo


I famosi sport minori che fanno una media annua di spettatori pari ad un posticipo di serie B? A volte mi pare che si parli senza alcuna nozione di economia spicciola.
Che il movimento calcio abbia i suoi grandi difetti in termini sociali sono d'accordo, ma non bisogna dimenticare il grande impatto economico che ha, e non solo nei portafogli dei calciatori, quanto in quelli delle economie di scala (fornitori, dipendenti, società di vario tipo e via discorrendo).
I soldi che muove il calcio sono tanti e di questi tanti il CONI non dovrebbe dimenticare che ne riceve parecchi indietro sotto altre forme (perché alla fine gira sempre li, é un circolo economico calcio>>>tasse>>>stato>>>>finanziamenti). Tagliare tout-court non vuol dire favorire altri sport. Il CONI dovrebbe piuttosto occuparsi, se l'indirizzo é quello, di un maggior peso delle attività sportive e delle strutture nelle scuole italiane (dove ricordo che alle elementari l'educazione motoria la puo' insegnare anche una maestra di italiano) con un incremento del monte orario ad esso dedicato e forti investimenti nel settore.
Se volevo stare muta, facevo la pianista!
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda lahir il mer ott 29, 2014 2:02 pm

aladar ha scritto:I famosi sport minori che fanno una media annua di spettatori pari ad un posticipo di serie B? A volte mi pare che si parli senza alcuna nozione di economia spicciola.
Che il movimento calcio abbia i suoi grandi difetti in termini sociali sono d'accordo, ma non bisogna dimenticare il grande impatto economico che ha, e non solo nei portafogli dei calciatori, quanto in quelli delle economie di scala (fornitori, dipendenti, società di vario tipo e via discorrendo).
I soldi che muove il calcio sono tanti e di questi tanti il CONI non dovrebbe dimenticare che ne riceve parecchi indietro sotto altre forme (perché alla fine gira sempre li, é un circolo economico calcio>>>tasse>>>stato>>>>finanziamenti). Tagliare tout-court non vuol dire favorire altri sport. Il CONI dovrebbe piuttosto occuparsi, se l'indirizzo é quello, di un maggior peso delle attività sportive e delle strutture nelle scuole italiane (dove ricordo che alle elementari l'educazione motoria la puo' insegnare anche una maestra di italiano) con un incremento del monte orario ad esso dedicato e forti investimenti nel settore.


10 minuti di applausi per aladar. Ma poi, se il calcio prende soldi sono parassiti, mentre se li prende, che so, la pallanuoto è virtuosa promozione sportiva? Bah...

ps tanto per citare due santissimi sport minori, così belli e puri, ricordo che nell'armadietto di un ciclista o di un atleta di atletica leggera ci sono più sostanze chimiche che in un'industria farmaceutica.

pps a scanso di equivoci io non ho nulla contro gli altri sport, semplicemente non tollero la retorica buonista che sostiene che "quelli sono veri sport, non come il calcio dove 22 miliardari in mutande rincorrono un pallone!".
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda AssistantRef il mer ott 29, 2014 2:37 pm

Ricordo che anche con questa rimodulazione, i contributi a favore del calcio stra-battono (come è logico che sia) quelli nei confronti di tutti gli altri sport:
- calcio 26,83% (più di un quarto del totale)
- atletica leggera 4,87%
- nuoto 4,12%
- sport invernali 3,54%
- scherma 3,13%
- ciclismo 3,28%
- judo/lotta/karate/arti marziali 3,14%

Le altre discipline hanno percentuali ancora inferiori, pur essendo portatrici di tante medaglie ai Giochi Olimpici (basti pensare al tiro o alla ginnastica), come non paragonabili sono i contributi verso altri sport di squadra come pallavolo e basket. Fonte: http://www.coni.it/images/contributi2015.pdf
Mi pare che le proporzioni, tutto sommato, siano equilibrate (prima il calcio attraeva più del 41% del totale dei contributi allo sport).
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Re: La decisione del Coni: taglio di 20 milioni alla FIGC

Messaggioda gadamer il mer ott 29, 2014 2:56 pm

Aladar scrive:
Che il movimento calcio abbia i suoi grandi difetti in termini sociali sono d'accordo, ma non bisogna dimenticare il grande impatto economico che ha, e non solo nei portafogli dei calciatori, quanto in quelli delle economie di scala (fornitori, dipendenti, società di vario tipo e via discorrendo).


Diciamo che è vero. Ma un ragionamento, anche solo da una prospettiva economico-ragionieristica è un pelo più complesso e non si possono accantonare neppure gli aspetti sociali perché questi si concretano in spese per la collettività (esempio: sicurezza, ma ne potremmo trovare altri) e quindi rientrano a pieno titolo nel conto economico del rapporto costi/ricavi.
Riconoscerne quindi l’impatto economico notevole è un riconoscimento d’importanza ma che non si traduce automaticamente in una valutazione positiva. Per paradosso allora molte attività socialmente dannose come le tante criminalità sarebbero da sostenere dal momento che anch’esse creano, direttamente o previ passaggi di ripulitura, posti di lavoro e muovono l’economia. Ripeto: non vuole essere un accostamento pari-pari tra calcio e malavita, ci mancherebbe, ma solo uno spunto per una riflessione non semplicistica.
La domanda da porsi, e la risposta è tutt’altro che agevole, sarebbe questa: il calcio, allo stato attuale, crea più ricchezza di quanta ne distrugge e, se sì, qual è il saldo?

Tagliare tout-court non vuol dire favorire altri sport.


Senz’altro è una possibilità e non un automatismo e dipenderà dalle scelte, ma anche in questo caso io mi porrei una domanda diversa: visto e considerato che la gestione economica di questo sport, almeno ai livelli più elevati, è, salvo qualche eccezione, dissennata, ha senso ridurre i trasferimenti allo sport professionistico (quindi il calcio in primis) che, proprio per il fatto si essere tale, dovrebbe essere quanto meno autosufficiente? Tenderei a rispondere di sì, anche se in tutta sincerità non conosco quanti sono e a chi vanno questi denari pubblici. Questo, non fosse altro perché ciò potrebbe costituire una sorta di costrizione a una gestione economica più consona a criteri imprenditoriali vale a dire (schematizzando) riduzione di costi a parità di entrate.
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