a parte che non è assolutamente vero che nessuno scherza sugli ebrei
Scusa io non ho detto che nessuno scherza sugli ebrei. Ad esempio l’autoironia di Woody Allen è leggendaria. Ho detto che i comici, quelli in video per intenderci, non scherzano. Ovviamente in generale, aggiungo, perché le eccezioni non mancano e si tratta di cacciatori di notorietà, quale che sia. Quanto ai cartoni (non li conosco e ti devo credere) fa una bella differenza se a parlare in una certa maniera è un disegno animato o una persona fisica con nome e cognome.
Ma non è questo lo snodo centrale che mi pare tu non abbia colto. Non è la battuta di per sé ma il dove, come e da chi viene diffusa. Se in un certo contesto, piuttosto circoscritto, si dice, si fa un accostamento: italiano=mafioso può essere solo un luogo comune, una stupidaggine che può far ridere o provocare risentimento ma che non è punibile. Lo diventa se è diffuso o propagandato.
Se la stessa cosa la dice pubblicamente un tesserato nostro, sono cavoli amari. Rientra nelle fattispecie punibili.
Costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine etnica…
Vedo peraltro che si fa, fai una certa fatica a tenere distinti i due piani: quello della libertà d’espressione in qualità di cittadino e il piano dei vincoli comportamentali che implica l’appartenenza (volontaria ricordiamolo) a una struttura dotata di un suo codice di disciplina.
Balotelli poteva dire quello che ha detto in una tavolata fra amici, non poteva farlo su un social presumendo che il codice inglese sia come il nostro conforme alle direttive internazionali.
Tu ti ostini (e un po’ lo capisco) a giustificare la frase in quanto stereotipo. Però t’invito a riflettere che la lotta contro gli stereotipi è una delle cifre della civiltà.
Aggiungo, e concludo, che la ferita inferta all’umanità dalla persecuzione secolare contro gli ebrei (anche altre etnie ma questa è più vicina a noi) è ancora aperta. Il crimine più assurdo e orrendo che pesa sulla coscienza della modernità è lo sterminio nazista.
Basta e avanza, a mio vedere e consola sapere di essere in vasta e nobile compagnia, per trattare con riguardo estremo ogni riferimento che suoni, sia pure alla lontana, come irrispettoso verso quel popolo. Anche se convengo che spesso il confine fra rispetto e ipocrisia si fa labilissimo.