Genitori e figli calciatori

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Genitori e figli calciatori

Messaggioda Rado il Figo il ven feb 07, 2020 6:16 pm

Storia risaputa: non mi va di dare percentuali a caso ma è indubbio trattarsi di fenomeno sempre esistito e non secondario quello dei genitori che intravedono nel loro pargoletto impegnato nell'arte pedatoria un sicure emulo dei vari Messi e CRonaldo (per rimanere ai fenomeni attuali).

Sarà che avanzando nell'età si tende a vedere il "moderno" come "stiamo andando sempre peggio" però mi pare nettamente che sul punto si stia evidentemente degenerando. Lo spunto mi è giunto dalla lettura degli unici due articoli de "L'avvocato del pallone" (o qualcosa del genere, perché poi ho chiesto di non essere più aggiornato, preso dallo sconforto) apparsi nel cellulare mesi fa.

Ammetto che ero anche potenzialmente interessato all'argomento ma se il tenore delle domande poste all'avvocato era quello delle uniche due lette, purtroppo la rubrica si rivela (per me) del tutto inutile (e senza colpa dell'autore).

Nella prima domanda, un padre "importuna" detto avvocato partendo dalla vicenda di un giovane calciatore (non mi ricordo il nome, ma poco importa) che, dopo una manciata di positive gare in serie A, in cui era esordiente assoluto, era riuscito a strappare un ricco contratto. Da qui la domanda su come sia possibile che le società italiane siano pronte a riempire di soldi giocatori sulla scorta di poche prove grazie allo strapotere dei procuratori (e fin qui condivisibile)... mentre esistono atleti come suo figlio che (ovviamente) pur avendo pari doti sta cercando disperatamente da 3 anni di entrare fra i professionisti e deve al momento accontentarsi di restare nel poco remunerativo mondo dei dilettanti. Ho usato il termine "importuna" perché, francamente, non so cosa diamine possa rispondergli un avvocato a tale quesito.

Nella seconda domanda (dopo di che mi son detto "basta così!"), si cominciava anche bene, perché una madre chiedeva conto sulla correttezza della procedura usata dalla squadra dove giocava il figlio, la quale se ne era "liberato" usando la "rinuncia al tesseramento". Dopo l'immancabile paragone ad assi stranoti ("com'è possibile che il Milan paghi così tanto Ibra mentre mio figlio rimane senza squadra, e dire che tutti gli osservatori lo hanno paragonato proprio allo svedese?"), l'amorevole genitrice si dice disperata per il contraccolpo psicologico patito dal figlio. E fin qui potrebbe anche andarmi bene, non fosse che questo, non avendo voglia né di studiare né di lavorare (come ammette la madre), se ne sta tutto il giorno seduto in poltrona a giocare alla playstation colla mamma che... lo asseconda pure, perché sta convincendo il marito a trasferirsi in un'altra città dove il pupetto possa trovare un'altra squadra che lo valorizzi come deve!! :shock:
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Re: Genitori e figli calciatori

Messaggioda javasup il ven feb 07, 2020 6:29 pm

Ci vogliono lo psicologo ed il consulente familiare, non l'avvocato.
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Re: Genitori e figli calciatori

Messaggioda MrSoul il ven feb 07, 2020 6:29 pm

:lol: :lol: :lol:

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