Gallialr ha scritto:Ciao a tutti, due anni fa ho ricevuto il ritiro tessera data la mia inattività e dato che non potevo arbitrare causa lavoro…ora però vorrei ritornare ad arbitrare ma il presidente della sezione mi ha detto che dati dei “cambiamenti del regolamento” non è ancora possibile e che devo aspettare almeno fino settembre… qualcuno di voi sa dirmi se posso fare qualcosa? Posso fare un reclamo alla FIGC? Aiuto
A quanto mi ricordavo, il presidente della FIGC (nota bene, non il presidente dell'AIA ma il presidente della FIGC Gravina) può concederti la grazia per il non rinnovo tessera trascorsi 5 anni dalla data del ritiro della tessera federale.
In tale fattispecie, il regolamento AIA c'entra poco, si fa riferimento all'articolo 33 comma 8 dello statuto della FIGC. Quel che si fa in questi casi (based on my experience, of course) è scrivere una lettera indirizzata al presidente della FIGC, avendo la cortesia di mettere in CC il presidente della tua sezione di ultima appartenenza al quale consiglio di rivolgersi prima di mettere in atto il meccanismo, spiegando e motivando per quale motivo si è incorsi nel provvedimento di NRT (mancato pagamento delle quote associative, rifiuti ingiustificati, o quello che è) e chiedendo il ravvedimento. Meglio se ti aiuta un legale a scriverla nel giusto e dovuto modo nei confronti di una figura come il presidente della FIGC, meglio se la trasmetti tramite PEC.
Il problema è che nel tuo caso non sono ancora decorsi i 5 anni dal provvedimento, e per questo secondo me puoi solo aspettare.
Ammetto di non essere a conoscenza di nuove norme recenti, se emanate, in materia.
Spero che questo suggerimento possa esserti utile.
ps: non ti conosco e non so nulla di te, non ti offendere, ma per completezza di informazione va detto che la grazie non si applica per problemi legati all'antidoping anche se dubito che sia il tuo caso. Che io abbia mai saputo, a un Arbitro non è mai stato fatto un test antidoping ... altrimenti con le gioventù sciagurata che ci troviamo ... poveri noi

E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)