Observer ha scritto:nella mia città c'era una pizzeria, che partecipava a questi tornei .... faceva la squadra, che partecipava solo al campionato di terza categoria ... e in estate via di tornei. ed era una festa ... pizzaioli contro rappresentativa delle banche ... contro le squadrette improvvisate.
e cipolle che grigliavano ... e salamelle come se piovessero ... e carbonella che andava da tutti i pizzi!!!!!! per non parlare della birra, ovvio!
ed erano le gare più difficili da dirigere, perchè chissà per quale motivo se in palio c'è il campionato, i calciatori si impegnano ma non fino alla morte.
ma se in palio c'è la coppa di tolla da esporre in pizzeria ... duelli rusticani. e botte da orbi.
io sconsiglio sempre i ragazzi giovani giovani da arbitrare i tornei. arbitrare i tornei insegna come arbitrare da amministratore di condominio ... un po' a te ... un po' a me ... e tutti contenti.
però poi ripenso che uno pochi anni orsono arbitrando così tutta la carriera ci è arrivato alla finale dei mondiali ... per cui ... forse sbaglio io!
però grandi ricordi ... ricordi di passione. quando ero studente ... si usciva a arbitrare tra tornei, giochi della gioventù ... coppa italia ... anche 3 o 4 volte a settimana.
altri tempi ... e forse altri noi! altre passioni ... forse un po' incoscienti (ricordo una trasferta a bordo del mio Garelli Vip4 sotto una pioggia maledetta ... con la mantellina cerata ... a un certo punto si bagna la candela e ciao motorino ... avrò avuto nemmeno 16 anni) ......
Il mio ricordo più bello: amichevole di allenamento del mercoledì pomeriggio, stadio di Rutigliano, Noicattaro-Bari (che all'epoca militava in serie A): era il Bari di Gerson, Joao Paulo, Maiellaro, uno squadrone insomma. Omaggio per il 17enne direttore di gara: una cassetta di uva regina gentilmente offerta dal Noicattaro al sottoscritto ed al suo accompagnatore, tal Giacinto Franceschini, ex arbitro di serie A, mio maestro e carissimo amico.
Altri tempi.