Arbitri.com

Tra i tanti motivi che portano i giovani a non intraprendere o proseguire la carriera arbitrale, c'é anche quella delle spese e dei rimborsi. Con l'aumento di carburanti, pedaggi autostradali, biglietti di treni e aerei, andare a fare una partita significa stare fuori tutta la domenica (o anche di piú) e mettersi in tasca 20-30 euro pulite. É vero che quando si coltiva una passione, spesso ci si rimette, ma fare beneficienza mi sembra esagerato. Aumemtiamo i rimborsi e magari attireremo piú ragazzi a questa disciplina.

ciao,che i rimborsi siano insufficenti sono d'accordo però penso che qui il 99,9% lo faccia perchè li piace farlo e non per essere in pari o guadagnarci, nessuno obbliga nessuno, come il ragazzo che si sveglia presto la domenica mattina per stare in panchina 90 minuti e farsi chissa quanti km di viaggio.
io oltre a questo faccio anche ciclismo e li si che spendo tanti soldi ed ore di tempo per 0€ e ti posso assicurare che non scappa nessun giovane da li, semplicemente fare l'arbitro non attira quanto giocare in qualsiasi sport.

Condivido. Infatti l'ho detto che la passione non ha prezzo. Ma già oggi gli arbitri sono insufficienti alle necessità e a rimetterci é la qualità a tutti i livelli poiché non c'é materiale umano sul quale fare selezione. Figuriamoci di questo passo fra 20 anni....

Quella dei rimborsi è una questione piu generale, piu da "vertici societari", nel senso che c'è il singolo associato che lo fa per passione, chi fa 4 partite a weekend (perche vengono fuori 800 euro al mese che nel mucchio fan sempre brodo), chi rifiuta gli AA Nazionali perche pagano a 400 giorni e chi fa il conto con la calcolatrice e si incazza.
Di ovvio c'e che se un vertice societario cerca di rimpolpare l'organico, proporre rimborsi adeguati sarebbe la prima mossa, altro che annunci a pagamento su facebook....

Sono convinto che lo 0,21 €/km non sia in fondo nella classifica delle motivazioni all'abbandono, ad esempio è capitato di fare 280 km con 60 € di rimborso, è ovvio che l'attività la si fa per passione (oa) o divertimento (ae/aa), ma, facendo due conti, c'e' da pensare male.

di solito un OA che resta in Associazione lo fa per passione. Ormai la tessera non è più un incentivo di gran richiamo. Le incombenze ci sono comunque (raduno inizio stagione, rto, quote associative, ecc) io penso che un OA che resta in Associazione al termine della carriera in campo lo fa spesse volte per passione.

poi non so altre esperienze, io parlo per la mia!

Obs, per un OA, passione a parte, davvero non mi viene in mente un altro motivo possibile ...