da cammello il mer dic 08, 2021 11:15 am
DELIBERA 43 DEL 02/12/21 - CDN
La CDN ha giudicato l'A.B. Gialluisi (ex omponente C.N.) per:
la violazione degli artt. 40, comma III, lett. B, art 40, comma III, /ett. C, E, F, del Reg. AIA; ad. 3, comma Il, Codice Etico, ad. 6.1., Codice Etico, per avere:
1) partecipato ad una chat di un gruppo WhatsApp criticando gli associati pugliesi accusando/i di essersi svenduti per poche lenticchie, venendo così meno i principi cardine dellad.40, ne//o specifico il principio di colleganza e lealtà che dovrebbe contraddistinguere ogni singolo associato;
Fatti commessi il 15/07/2021
2) A seguito di inserimento di un procedimento disciplinare su//a piattaforma sinfonia e contestualmente a lui pervenuta /a notifica ditale inserimento, contattato il Procuratore sulla propria utenza privata telefonica, dove rimarcava di aver partecipato a/la nomina per tre mandati alla CDN de/lo stesso Procuratore in passato, chiedendo in maniera subdola diverse incformazioni sul proprio procedimento.
Fatti commessi il 16/07/2021
Del dispositivo con cui l'associato vine prosciolto mi piace molto il seguente passaggio:
"D’altra parte, anche i precedenti della giurisprudenza disciplinare hanno, più volte, chiarito che non è vietato — e peraltro non si vede come potrebbe essere altrimenti — esprimere concetti relativi all’Associazione volti alla manifestazione anche di un proprio disappunto verso una determinata situazione..." e "....Ritiene questa Commissione che una considerazione finale possa dar ulteriore spiegazione della soluzione adottata: si è pur sempre nell’ambito di un rapporto associativo, che deve necessariamente essere improntato ad un sistema di collaborazione e di dialogo, sebbene sempre nel rispetto dei ruoli. Ma il rispetto dei ruoli o i ruoli medesimi sono pur sempre all’interno dell’associazione e, come tali, non fanno perdere la cd. “parità” di posizione associativa in termini di dialogo e di contatto tra associati."
Orbene, posto che lascio come sempre ad ognuno la possibilità di farsi la propria idea alcune domande (non retoriche) e riflessioni mi vengono spontanee e mi va di esternarle e (se vorrete) discuterne con tutti.
1) la segnalazione avviene da parte di qualcuno che partecipa ad un gruppo whatsapp con Gialluisi e che, alla luce della sentenza, estrapola il messaggio e lo spaccia come riferito a questioni associative quando in realtà si parlava anche di questioni politico ambientali di dominio pubblico. La domanda è: c'è un modo per sapere chi è che ha fatto la segnalazione?
Poniamo che questa stessa persona abbia fatto in pochi mesi numerose segnalazioni "estrapolando" da profili social, stati whatsapp, chat private delle frasi di associati per poi spacciarle come riferite ad eventi associativi e segnalare alla procura gli associati che vengono sistematicamente prosciolti: in questo caso si potrebbe agire nei confronti di questo segnalatore? Non ritenete che anche lui stia violando i principi di correttezza che dovrebbero permeare i rapporti tra associati?
Probabilmente qualcuno pensa sia doveroso segnalare colleghi se ci sono dubbi sull'offensività di alcune affermazioni, ma io ritengo doveroso anche interrogare "segnalatori" seriali che fanno perdere tempo e risorse all'AIA infondatamente.
Allora dico alla nuova dirigenza che è informata di quanto qui scriviamo: continuate pure a fidarvi di gente che dissemina astio e vi coinvolge con falsità in beghe che nulla hanno a che vedere con l'associazione, continuate pure a fidarvi di chi vi usa per interessi personali, ma se ogni tanto avete un rigurgito di dignità andatevi a controllare la qualità dell'attività svolta non limitandovi alle foto che vengono postate sul sito (ah quel sito indicato come inutile quanto invece sta risultando oberato di propagandismo), andatevi a controllare se sono corrette le note spese di questi segnalatori seriali che girano per vostro conto ed in vostra rappresentanza ( è associativamente corretto che 4 OT prendano un rimborso pieno da 160€ a testa viaggiando con la stessa macchina? riescono ad arrivare tutti in tempo per l'inizio delle gare?) , andatevi a vedere come viene usato il nome dell'AIA.
Purtroppo finchè l'AIA si affiderà a "poveracci" che credono di dare un senso alla propria grigia esistenza facendo cassa in questo modo o "sbirciando" sui profili altrui e creando dissapori con falsità la strada sarà sempre lastricata di tensioni e disamore verso l'associazionismo.