2amuele ha scritto:Scene agghiaccianti, siam tutti d’accordo.
Però, così per ragionare, io vi chiedo: quanto è punibile una squadra o un calciatore che agisce così per avvantaggiare non altri ma sé stesso?
Mi spiego: se la partita fosse finita 2-1, risultato consolidato a 5’ dalla fine, nell’ultima giornata al Livorno sarebbe stato sufficiente un pari per la promozione in D; e con un pari il Figline avrebbe dovuto giocare lo spareggio col Tau Altopascio. Ora invece il Livorno è costretto a vincere (dopo il 5-1, in caso di arrivo di tre squadre alla pari la differenza reti premia il Tau Altopascio); e se il Livorno vince, il Figline viene promosso direttamente in D.
Quindi: il Figline ha puntato tutto sulla forza del Livorno e i 20.000 dell’Ardenza; e la vera vittima è il Tau Altopascio, la squadra che a prima vista se n’è avvantaggiata.
Allora io vi chiedo: quanto è punibile una squadra o un calciatore che agisce così per avvantaggiare non altri ma sé stesso (promozione diretta vs spareggio secco?) E quante colpe ha un regolamento che tra triangolare andata e ritorno e calendari definiti prima di partire lo rende possibile?
é contrario a qualunque valore sportivo